Gli ultimi libri
Quello che si muove o sta fermo oltre i muri della mia casa ha stravolto anche la mia routine, il mio lavoro e il piano editoriale di questo blog. Sto attaccata al pc e al telefono come tutti, e come tutti mi rendo conto di quante cose online vengono benissimo, qualche volta pure meglio che de visu. Parecchie cose, ma non tutte e certe volte mi sorprendo a pensare con nostalgia al mio andare avanti e indietro in un’aula, cogliendo […]
Da quattro anni a questa parte per me giugno è il “mese Zanichelli”, cioè quello che precede i corsi ai redattori e agli autori della casa editrice che pubblica i miei libri dal 2014. Scavallati i primi due anni, in cui l’asticella mi sembrava sempre disperatamente troppo alta per le mie competenze e le mie forze, poi ci ho preso gusto e oggi vivo il mese di giugno come una specie di operosissima vacanza. “Vacanza” dal mio tran tran di […]
“In writing, you must kill your darlings”: la citazione è famosissima, spesso attribuita a Stephen King. In realtà King cita a sua volta William Faulkner, che diede questo consiglio a un giovane scrittore. I darling sono parole, costrutti sintattici, espressioni cui ricorriamo spesso, fin troppo. Perché ci piacciono, tanto da esserne quasi innamorati e da non volerci separare da loro per nessun motivo. Invece, zac!, dovremmo, farli fuori tutti, come suggeriscono i grandi scrittori. Così non ci adagiamo, non diventiamo […]
Sono stata arcicontenta di rispondere alle domande di Marzia Tomasin su come sono nati i miei libri e come li ho scritti. Primo, perché non me lo ha mai chiesto nessuno e invece è una componente fondamentale della mia professione. Secondo, perché è stata una chiacchierata vera e anche un po’ lunghetta, non l’elenco di domande cui rispondi per email. Terzo, perché ho scoperto il suo splendido sito Per Iscritto, fatto di interviste lunghe e accuratissime a scrittori e professionisti […]
Qualche giorno fa la subversive copyeditor Carol Saller ha postato su Twitter un sondaggio per chiedere ai colleghi se e quanto usano ancora i simboli di correzione a mano quando correggono le bozze di un testo. Ho risposto anche io: “spesso” e ho visto che siamo la maggioranza. Carol Saller è una che di editing e correzioni se ne intende davvero: ha scritto un libretto delizioso, The Subversive Copyeditor ed è tra gli editor di una delle guide di stile […]
Lo tenevo lì, questo tweet della Guida di stile dell’Economist, pronto per un post che ho rimandato di giorno in giorno e poi di settimana in settimana. È stato un periodo densissimo di lavoro, in cui mi sono dovuta concentrare sul fare lasciando da parte il leggere, navigare e riflettere, dai quali nascono sempre i post di questo blog. Poi una piccola vacanza in cui ho scelto di disconnettermi completamente, come faccio ogni tanto. Ma sia le attività professionali – tante […]
Elimina le parole che dicono poco o niente (una specie di, una sorta di, in realtà, sostanzialmente). Elimina le parole che ripetono quanto appena detto da altre parole (vari e diversi). Elimina le parole implicite in altre parole (una terribile tragedia). Sostituisci una frase con una sola parola (nel caso in cui diventa se). Volgi le espressioni negative in positivo (non sono incluse diventa sono escluse). Joseph M. Williams, Style, riportato da Roy Peter Clark in How to write short
Mi sono lasciata alcuni siti da guardare, anzi da studiare, per le calme giornate agostane. Uno di questi è il sito di The Writer, “language consultancy” londinese che scrive e insegna a scrivere in aziende piccole e grandi di tutto il mondo. Il sito è quasi interamente testuale, salvo alcune minute e deliziose illustrazioni. D’altra parte loro scrivono, e con grande successo, quindi mi aspetto testi di qualità. Lo sono, e questo non mi sorprende. Mi sorprende invece l’uso del […]
Per tutto il 2012 ho tenuto attaccato sul muro di fronte al mio pc il pezzo di Massimo Gramellini A svegliarci saranno i sogni. Per il 2013 il mio viatico penso sarà il lungo pezzo di Beppe Severgnini sulla Lettura del Corriere della Sera: Elogio della precisione. Già, la precisione. Una virtù che gli editor non dovrebbero mai smettere di coltivare. Quando diventa disciplina aiuta in ogni campo della vita. Copio solo questo brano e vi invito alla lettura integrale dell’articolo: […]
Due anni fa il Guardian chiese ad alcuni scrittori contemporanei di stendere il proprio personale decalogo di regole di scrittura sulla scia di quello più famoso pubblicato da Elmore Leonard sul New York Times. Ora Brain Pickings li va ripubblicando nella versione “curated” di Maria Popova. L’ultimo decalogo è della scrittrice canadese Margaret Atwood. Le regole sono tutte intelligenti e brillanti, ma la n° 8 mi è particolarmente piaciuta: Non potrai mai leggere un tuo libro con quel senso di […]
Per lungo tempo mi sono ripetuta e amavo dire in giro – un po’ come un vezzo – che al lavoro di editor sono arrivata per caso, perché il mio sogno era fare tutt’altro. Poi arriva il giorno che ormai hai abbastanza anni da guardarti indietro e capisci che ben poche cose nella vita succedono per caso. Quel giorno il mio mestiere, in cui tutto deve stare al suo posto, mi apparve come un destino e la realizzazione della mia […]
Oggi, finendo la revisione di un documento, mi stupivo di quanti cambiamenti avevo ancora fatto in quella che credevo ormai un’ultimissima versione. La verità è che ho stampato il documento ormai impaginato e l’ho riletto ad alta voce. Lo spazio reale in cui le parole dovranno vivere per il lettore rivela sempre qualcosa che il foglio word sul quale hai scritto ti ha tenuto nascosto fino a quel momento Una colonna di testo stretta impone una sintassi un po’ più […]
Di solito segnalo ma non riproduco per intero i post altrui e per la lettura rimando sempre alla fonte. Faccio un’eccezione per l’ultimo di Nuovo e utile, Scrittura, rilettura e cucina dei carciofi. Non aggiungo nemmeno una parola a quanto scritto in maniera così efficace da Annamaria Testa: Capita spesso che ragazze e ragazzi mi facciano vedere i loro scritti. Perfino a quelli che vogliono fare pubblicità chiedo di mostrarmi almeno un testo lungo: da un titolo pubblicitario, per quanto […]
Social reading: mi piace pensare non sia solo quello delle frasi più sottolineate dagli altri lettori sull’ebook, ma anche quello più sottile delle suggestioni, dei ricordi e dei collegamenti che ognuno di noi fa quando legge le parole di qualcun altro. Suggestioni che possono tornarti anche attraverso tradizionalissime strade, come l’email. Il mio breve post di stamattina ha ricordato a Luca Iori – lettore di questo blog – un brano di Primo Levi tratto da L’altrui mestiere, una raccolta di articoli […]
Impelagata nel più impegnativo autoediting della mia vita, godo i frutti di aver messo il testo nel cassetto per tre mesi – il minimo suggerito da Zadie Smith. Non c’è solo il vantaggio di attivare la propria via dorsale e leggere come se fosse la prima volta. C’è il distacco emotivo: quello che ti fa dimenticare tutta la fatica che ci hai messo, e ti permette di distaccarti con leggerezza e senza alcun rimpianto da parole, periodi, interi periodi. Sforbici […]
La lettura di Imagine, How creativity works mi ha fatto bene. Abborderò al più presto gli altri due libri del trentunenne newyorkese: Proust era un neuroscienziato e Come decidiamo. Uno dei temi che mi hanno toccata più da vicino è quello della “distanza” dal testo da rivedere, dal problema da risolvere, dal vuoto da riempire. I due geniali autori di Made to stick l’avevano chiamato “la maledizione della conoscenza”, Lehrer lo chiama “outsider problem”. Riusciamo a vedere una soluzione solo quando […]
Il Sole 24 Ore di domenica dedicava un’intera pagina ai refusi, quegli “errori di stampa” che una volta marchiavano per sempre un libro ma verso i quali pare esserci sempre più tolleranza, almeno da quando si è rotto il “patto tra libro come oggetto fisico e testo”, come scrive Massimo Gatta nell’articolo La perfezione perduta del libro. Eppure il salto che facciamo e il fastidio che proviamo di fonte all’errore è sempre lo stesso. Nei testi di un’azienda o di […]
“È l’orecchio, non l’occhio, l’editor finale.” Lo afferma Don Murray, docente premio Pulitzer di scrittura giornalistica in un bellissimo libro di cui ho scritto tempo fa sul Mestiere. Ed è anche la citazione di apertura dell’ultimo post di Ann Wylie, Write for the ear, dedicato all’editing fatto leggendo ad alta voce. Ci sono molte cose di cui l’orecchio riesce subito ad accorgersi: errori che sono sfuggiti all’occhio, per esempio le concordanze, di genere e di numero rigidità dello stile, mentre […]
Il sito del New York Times pubblica oggi un lungo articolo dedicato alla cura editoriale del giornale: The Reader’s Lament. I lettori segnalano errori e inesattezze per email e su Twitter, e si imbestialiscono per i refusi. Soprattutto da quando l’edizione online si paga. I redattori che devono pubblicare velocemente su più piattaforme rischiano di essere più distratti, e i lettori hanno tanti più canali per farsi sentire. Però, assicura il NYT, tutti i testi sono riletti almeno due volte […]
Tra le cose che volevo fare da tempo c’era seguire il webinar gratuito dedicato alla revisione su News University di Poynter.org. È un delizioso ripasso di cose che già sapevo, ma ci ho trovato anche alcune perle che vi passo. Dalla sezione Quotes: “Amo i fiori del ripensamento.” —Bernard Malamud “Ho fatto anche 20 or 30 bozze di un racconto. Mai meno di 10 o 12.” —Raymond Carver “Quando sotto i miei occhi vedo un paragrafo restringersi come una fetta di bacon nel tegame, […]