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risali negli anni

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1 Novembre 2018

I due capitoli centrali di un libro fortunato che ho scritto un po’ di anni fa erano dedicati alla scrittura “che si espande” e alla scrittura “che si contrae”. Non era solo una di quelle ricerche di simmetria che tutti inseguiamo quando creiamo l’architettura di un libro; erano i due poli tra i quali un copywriter di questi tempi dovrebbe sempre muoversi (e allenarsi): avere abbastanza fiato da tenere alta la tensione dei testi lunghi, saper colpire o illuminare con […]

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25 Luglio 2007

In questo web dove la multimedialità trionfa, dove sempre più vediamo e ascoltiamo, tubiamo e ci deliziamo, mi diverto a seguire le tracce del testo. Così sottili, a volte, così sottotraccia, eppure così indispensabili. Come il filo di una collana, che non lo vedi, ma senza la sua tenuta invisibile, le perle rotolerebbero via in tutte le direzioni, fino a sparire. Senza tag, niente folksonomy. Senza commenti testuali, cosa sarebbero Flickr e Delicious? Cosa i podcast, senza gli abstract e […]

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11 Febbraio 2007

In quell’ideale millefoglie che è la scrittura sul web i piccoli testi o abstract che appaiono in home page o nelle prime pagine della sezione di un sito hanno la funzione della ciliegina o del fiocchetto di panna sulla torta. Ti devono far venire la voglia di passarci il dito, mangiarteli subito e poi tagliarti una generosa fetta. Sono testi brevi, ma importantissimi, cui non si dedica mai abbastanza attenzione. Io ci metto a volte molto tempo e quando navigo […]

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6 Gennaio 2007

Ho visto nella mia vita almeno quattro grandi mostre su Paul Klee, la prima a nove anni l’ultima ieri, e ho visto centinaia di sue opere in molti musei. Ma ogni volta è un incontro magico, che mi apre la mente e gli occhi. Se da piccola fu la rivelazione che l’arte poteva contenere non solo la realtà visibile ma anche quella invisibile e persino inventare una nuova realtà trascinandomi dritta dritta lì dentro, ieri ho riflettuto soprattutto sulla natura […]

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4 Ottobre 2006

Nei pochi blog dedicati al copywriting sul web, in questi giorni si fa un gran parlare di titoli, microcontent fondamentale sulla rete e fuori. Sulla loro importanza, c’è poco da discutere. E’ in assoluto la prima cosa che vediamo in un testo, e ha la capacità di lasciarci indifferenti, respingerci o spingerci alla lettura. Ciò di cui si discute è invece: come scrivere titoli compelling, magnetic, great, magic? Le ricette sono moltissime e i quesiti spesso hanno la sostanza della […]

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23 Settembre 2006

I nomi dei siti sono tra i microcontent più importanti. Più ti colpiscono, più sono memorable, meglio è. Oggi Gianluigi Beccaria, nella sua rubrica sul Tuttolibri della Stampa, ne cita uno: “L’invenzione, il guizzo e il coraggio dell’invenzione verbale non li trovi soltanto tra gli scrittori, quelli che hanno dimestichezza con le parole e sanno maneggiare la lingua. Li trovi (sempre meno) anche nel comune parlante. Ho letto qualche tempo fa su un settimanale un bellissimo indirizzo elettronico di un […]

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18 Settembre 2006

L’ondata così tumultuosa di audio sul web ci fa ripensare anche le parole scritte, il loro ruolo, le loro diverse funzioni. Tra queste, c’è sicuramente un nuovo microcontent: l’annuncio e la descrizione del contenuto dei podcast, cioè la necessaria cornice di parole scritte alle parole parlate. Comunicazione breve, ma quanto mai persuasiva, visto che deve convincere ad ascoltare un lungo file audio o a scaricarlo. Quindi abstract, introduzioni, ma anche utilissime note, che seguono passo passo la voce, in modo […]

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13 Aprile 2006

Prima i giornalisti scrivevano i titoli per i lettori e per i caporedattori, ora li scrivono anche per Google. Ma Google non ama i giochi di parole, il senso dell’umorismo, le metafore, le allusioni. Va piuttosto dritto al sodo. Tutto questo, secondo un articolo del New York Times di qualche giorno fa – The boring headline is written for Google – si starebbe ripercuotendo sullo stile dei titoli di giornali online, sempre più brevi (40 battute max), sempre più secchi e […]

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