Gli ultimi libri
Che la sintassi possa essere grammaticalmente impeccabile e al tempo stesso maledettamente complicata lo sappiamo per esperienza diretta. Accade quando, leggendo, dobbiamo rallentare e ci chiediamo dove mai stiamo andando. Che è buona cosa non scrivere periodi chilometrici pure lo sappiamo (a meno di essere molto ma molto brave o avere un’ottima ragione per farlo). Tutti i manuali di scrittura efficace ce lo raccomandano fin dalle prime pagine. Quel che non sempre ricordiamo o di cui non ci rendiamo conto […]
Ricorderò l’estate 2020 per molti motivi. Ho rivisto la Cappella Sistina con poche altre decine di persone e gli arazzi di Raffaello praticamente da sola. Ho cominciato a leggere Murakami Haruki e mi sono innamorata di Emmanuel Carrère. Ho definitivamente abbandonato le corsette al parco per le corsie della piscina. Soprattutto, mi sono fatta accompagnare da un libro straordinario, che ho messo subito nel mio scaffale ideale dei libri “decisivi”. Di libri, articoli, prediche sull’utilità di approfondire l’etimologia delle parole […]
Un paio di settimane fa ho fatto una bellissima esperienza in un Comune : ho condotto un laboratorio di scrittura per migliorare le risposte alle segnalazioni che i cittadini inviano attraverso un’app. Migliorare voleva dire dare risposte chiare, elaborare lo stesso tono di voce da parte di tutti gli uffici, far sentire ai cittadini che l’amministrazione risponde con cura e attenzione, apprezzare le proposte ma “rimettere a posto” con garbo e autorevolezza chi protesta con maleducazione, spesso a torto. Per […]
Bisogna pur dirlo una buona volta, e lo dico. La parola “ingaggio” e il verbo “ingaggiare”, che rappresentano uno degli obiettivi e quindi dei risultati più ambiti per tutte le Risorse Umane, anzi Human Resources, non è solo orribile. È fuorviante, perché significa altro. È provinciale, perché ricorre a un calco dall’inglese di cui non c’è alcun bisogno dato che le parole per dirlo, e dirlo meglio, in italiano le abbiamo eccome. Io sono tutt’altro che una purista. Non terrei […]
Acribia, ammaliare, anelare, brama, brioso, diletto, dovizioso, esuberante, facondia, fugace, minuzia, nitore, opulenza, parvenza, rigoglio, sarabanda, scialare, scorrazzare, serotino, sfavillare, smagliante, sprone, sviscerare, vagheggiare, velleità, vivido, voluttà… Sono solo alcune delle 3.126 parole sempre meno usate che il vocabolario Zingarelli 2020 contrassegna con un fiorellino e che la Zanichelli porta in tour con l’hashtag #paroledasalvare in alcune città italiane, nell’ordine Milano, Torino, Bologna, Firenze, Bari e Palermo. Nell’Area Z, “zona a lessico limitato”, un’installazione a forma di gigantesco Zingarelli aperto […]
Tengo laboratori di scrittura ormai da tanti anni, nelle realtà più diverse. Nei periodi di maggiore intensità capita che mi senta stanca, qualche volta mi viene il dubbio che stia dicendo cose magari un po’ scontate. Succede soprattutto perché io convivo quotidianamente con quei concetti e me li sono rigirati nella mente mille volte. Per fortuna c’è la realtà viva e vissuta del rapporto con le persone, sempre diverse, a ricordarmi che ogni testo e ogni regola, indicazione, suggerimento, prende […]
Su questo blog ci sono già 19 post dedicati agli aggettivi, ed ecco il ventesimo. Se sento il bisogno di tornarci su di tanto in tanto è perché non finisco di meravigliarmi di quanto nella scrittura di marketing ricorriamo agli aggettivi come scorciatoia per magnificare quanto comunichiamo, presentiamo, vendiamo. Viene spontaneo a tutti – anche a me, ovviamente – come la prima soluzione a portata di mano, ma ahimè la prima frase, le prime parole che vengono in mente quasi […]
Lo spazio che lo Zingarelli dedica alla parola “avvertenza” è poco, appena dieci righe, se paragonato all’onnipresenza di questa parola nei testi che ci passano ogni giorno sotto gli occhi: metro, bus, treno, contratti, termini e condizioni, istruzioni per il montaggio, elettrodomestici, bugiardini dei medicinali, uffici pubblici, siti web. La prima definizione è “cautela, prudenza”, seguono “ammonimento, avviso, consiglio”, per chiudere con “istruzione”. Cose soft, insomma. Niente che alluda in modo diretto al pericolo o all’insidia che invece spesso si […]
Un libro è un libro. Anche in questi tempi di testi-frammento. Soprattutto in questi tempi di testi-frammento. Anzi, proprio lì ti aspetti una struttura chiara, rigorosa, un’architettura percorribile in tutte le direzioni, ampia, con tanti punti di ingresso, ma in cui non ti perdi mai, anche dopo aver fatto su e giù, girato in lungo e in largo. Se poi questo libro è organizzato palesemente come un’architettura, allora è proprio il massimo. Quello che mi sono goduta in questi giorni, […]
“Ognuno parla come vuole, ma per poter scegliere è necessario che le alternative vengano divulgate” è la frase più bella e condivisibile che ho letto sul Dizionario delle Alternative agli Anglicismi, un sito brand new (ooops… nuovo nuovo o nuovo di zecca) che Antonio Zoppetti dedica alle parole straniere di cui sembra che non possiamo più fare a meno. Anche se non ci siamo mai incontrati, seguo Antonio da molti anni, da quando sul web eravamo in quattro gatti e […]
Le questioni di punteggiatura mi hanno sempre presa molto e credo di avere letto tutti i libri dedicati a questo tema usciti in Italia negli ultimi vent’anni. Con sempre più gusto, perché con la pratica e l’esperienza ho abbandonato parecchie (sciocche) regolette della mia gioventù per avventurarmi con più baldanza sul terreno delle libertà. Stranamente, cimentarmi sempre più spesso con testi brevi non ha ristretto la gamma delle scelte, ma l’ha ampliata. Oggi, riesco a usare il punto e virgola […]
Questi ultimi due mesi dell’anno ho scritto tantissimo, un’immersione totale in un sito grande, dedicato a complementi di architettura molto belli e lussuosi. All’inizio ero un po’ spaventata, in particolare dai testi seo: più di cento pagine, non proprio ultracorte, in cui raccontare i prodotti da vari punti di vista, unendo la precisione tecnica del funzionamento all’evocazione della comodità e della bellezza in diversi contesti d’uso e di vita. Brief del cliente e indicazioni degli esperti seo molto precisi, ma […]
“Nel pronunziare o nel sentir pronunziare una lingua straniera, ci piacciono più di tutti quei suoni che non sono propri della nostra.” Lo scriveva Giacomo Leopardi nello Zibaldone e io mi ci riconosco in pieno. A me le parole di altre lingue piacciono, anche quando sono invadenti o un po’ ridicole, qualche volta persino quando sono bruttine. Questo non vuol dire che io le usi con facilità, anzi scelgo quasi sempre di non usarle a favore di una parola italiana, […]
Uno dei miei ultimi post era dedicato alla sintassi, un tema cui mi sono dedicata molto negli ultimi anni, forse perché le sue grandi potenzialità espressive sono state per me una scoperta tardiva. Ci lavoro molto soprattutto in fase di editing e revisione, quando il margine di manovra sui contenuti e il lessico non è ampio, mentre anche un piccolo spostamento o ribaltamento tra le frasi di un periodo può fare miracoli di fluidità e di ritmo. Quando invece comincio […]
Martedì ho fatto il mio quinto Digital Update. Sette ore intensive in cui incontro – e si incontrano – per la prima volta quindici persone diverse per esperienze, aspirazioni, obiettivi, età. Era la cosa che mi faceva più paura quando Alessandra Farabegoli mi ha proposto di far parte del DU (ormai lo chiamo così). Io sono abituata a lavorare dentro le aziende, su problemi precisi, con un gruppo di persone che condividono cultura e linguaggio, su testi che ho modo […]
Il titolo è essenziale, Language design, ma il libro di Yvonne Bindi è un tripudio di racconti, consigli, esperienze di lavoro e di vita determinate dalle conseguenze delle parole, dalla loro scelta, dalla loro collocazione in contesti quotidiani quali un bar sul mare, un aeroporto, un sito web. Si esce dalla lettura con un un senso di consapevolezza e di responsabilità forte rispetto alle piccole entità che nascono dalle infinite combinazioni di 26 lettere e determinano ciò che siamo e […]
L’Economist è molto affezionato a George Orwell e al suo saggio sulla scrittura Politics and the English language, tanto da farne il nume tutelare della sua celeberrima guida di stile. Così, a gennaio 2016 i copyeditor del settimanale hanno ricordato l’anniversario della morte dello scrittore con una serie di tweet che riportavano le sue sei regole per scrivere bene. “Non scrivere mai una parola lunga se puoi scriverne una più corta” è più attuale che mai: la buona scrittura sintetica […]
Mi era piaciuto molto La manomissione delle parole, saggio di Gianrico Carofiglio sul linguaggio e i nostri maltrattamenti. Ora lo scrittore, politico e magistrato torna sui temi che gli sono più cari con un altro saggio, pubblicato da Laterza: Con parole precise, breviario di scrittura civile (arrivate in fondo perché c’è una breve clip di presentazione dell’autore). Chi ha già letto La manomissione ritroverà molte cose note, così come chi si interessa – per lavoro o per passione – alla […]
La prima volta che ho incontrato l’espressione “verbo debole” è stato in quel magistrale documento che è A Plain English Handbook, con cui la Security and Exchange Commission degli Stati Uniti (la loro Consob, per intenderci) spiegano gli investitori come scrivere i documenti di trasparenza. Tra i problemi più comuni i verbi deboli sono al terzo posto, dopo i periodi lunghi e la forma passiva. Da quando ho imparato a riconoscerli, di verbi deboli ne ho incontrati tantissimi. Ieri mi […]
Sintassi più semplice, lessico più ricco era il titolo di un mio post di un po’ di tempo fa e un consiglio con cui spesso concludo i miei laboratori di scrittura nelle aziende. È praticone e casareccio, lo so – e in questo mi assomiglia – ma credo compendi bene la chiave di una semplificazione intelligente e quindi di una maggiore leggibilità dei testi. Ieri l’ho in qualche modo ritrovato in un articolo di Roberto Casati sulla Domenica del Sole […]