Gli ultimi libri
Un post di Beba Manno sul suo Taccuino di traduzione mi ha ricordato il capitolo conclusivo di uno dei volumi dedicati alla punteggiatura pubblicati ormai qualche anno fa da Rizzoli per Holdenlab. Il tema di entrambi è “la punteggiatura che non c’è”. Josh Greenman, su Slate, vorrebbe avere il “punto sarcastico”, che sarebbe per il linguaggio ciò che è il chiaroscuro per il disegno, il colore per la televisione, le sopracciglia per l’espressione. Una questione di finesse. Nel libro invece […]
“Suppongo che il dubbio iniziale che paralizza chi sta per iniziare a scrivere sia sintomo di un’altra paura: quella di sapere se saremo comunque in grado di farlo. Ma solo scrivendo – concedendo a noi stessi questa sfrenata libertà – si capisce qual è davvero la nostra voce e il nostro respiro.” La citazione è tratta da una lunga intervista di Luca Lorenzetti a Melania Mazzucco. L’autore di Scritturacreativa.com l’ha inviata insieme alla sua newsletter il giorno di Natale. Una […]
Sono sempre stata allergica alle missioni aziendali, anche quando andavano molto di moda. Sono qualche volta stata costretta a scriverne, ma sempre con la sensazione di agitare aria fritta sulla pagina. Magari l’amministratore delegato era contento di brandire mission (e vision) sulle prime slide di ogni presentazione, ma io quande le vedevo mi mortificavo da sola. Non perché pensi che un’azienda non debba averla, ma perché sono convinta sia più utile conoscerla, elaborarla e poi fare in modo che informi […]
Gli scrittori professionali in rete non sono molti. Almeno quelli che si spendono, scrivono, condividono. Quei pochi li seguo tutti, attraverso i loro siti, blog, newsletter, anche per capire come se la passano e cosa pensano persone che fanno il mio stesso mestiere in realtà e paesi molto diversi dal mio. Ho letto nei loro scritti, forse per la prima volta, una certa dose di ottimismo. Rachel McAlpine, neozelandese, ha raccontato in una mailing list di aver lavorato moltissimo nell’anno […]
Partendo dal titolo di Repubblica di domenica scorsa, “Mafia, nove anni a dell’Utri”, Stefano Bartezzaghi si sofferma oggi sullo stesso giornale sull’uso della virgola e i due punti: Perché la virgola? E perché non i due punti, questo vecchio e glorioso arnese della razionalità occidentale?I due punti nei titoli (titoli di giornali o titoli di libri) vengono usati poco. Meno rara, almeno di recente, la virgola. Il problema è che nei titoli i due punti si intendono solo come apertura […]
Stamattina a Napoli pioveva, era giorno di festa, ma di prima mattina al Museo di Capodimonte c’era già una fila ordinata e paziente in attesa di vedere una mostra costosa, fatta di sole 18 opere. Caravaggio, ultimo tempo, quei pochissimi anni consumati in fuga tra Napoli, la Sicilia, Malta, la spiaggia di Porto Ercole. Non era il Caravaggio chiaro o possente degli anni romani, popolato di gioventù sacra e profana, di gesti decisi, di liuti e vasi di fiori. Era […]
In apparenza sembra una rubrica, con le linguette in ordine alfabetico, solo che ad ogni lettera non trovate un glossario, né un elenco di indirizzi, ma la storia di uno dei personaggi del romanzo. Parlare di “personaggi” in questo caso non è del tutto appropriato perché quei nomi sono qualche volta nomi reali e qualche volta alias che uno dei personaggi si è scelto per muoversi più liberamente nella rete. Hanno un blog, chattano, scrivono, si specchiano in uno schermo […]
Da quando la mia paura di volare si è volatilizzata, riesco a leggere e persino a studiare libri tosti nell’attesa in aeroporto e anche in volo. Così nei giorni passati ho finalmente finito due libri che mi trascinavo dietro da tempo. Due libri apparentemente lontani ma stranamente convergenti nel mio stato d’animo attuale. Due titoli un po’ faciloni, di quelli che normalmente mi respingono. Il primo: Come trovare il lavoro che piace di Caterina Mengotti (Edizioni Sonda, 10,50 euro). A […]
Lo so, non sta affatto bene andarsene così, senza avvertire che avrei disertato il blog per qualche giorno. Ma mercoledì mattina il tempo è volato e il mio taxi era sotto casa prima che riuscissi a scrivere almeno “ciao, a sabato”. E così io, dopo quasi trent’anni, per la seconda volta nel giro di meno di un anno sono volata verso l’isola cui appartengo per metà. Ho ritrovato una lingua familiare che non capisco. Sapori di mirto e miele che […]
Roy Peter Clark – senior editor al Poynter Institute – è arrivato oltre la metà dei suoi 50 attrezzi per lo scrittore, pezzi bellissimi e ricchi di spunti. Quello di questa settimana, dedicato alla scorrevolezza e alla facilità nello scrivere, segna una cerniera tra gli attrezzi veri e propri e le abitudini e gli atteggiamenti dello scrittore. Scrivere con facilità significa lasciarsi dietro le spalle quel famoso blocco da pagina bianca di cui tutti abbiamo sofferto e ogni tanto soffriamo […]
… mi trascino negli appunti da mesi la risposta del direttore del Manifesto Riccardo Barenghi a una bella lettera che chiedeva “Ma come scrivete al Manifesto?”. Prima o poi la perderò, è più sicura sulle pagine di questo blog. Dunque, il lettore chiedeva una maggiore attenzione a ricercare una forma e uno stile di comunicazione che tenesse maggiormente in considerazione l’obiettivo di un giornale: comunicare, far arrivare il messaggio a più persone possibili con la capacità di trattare anche temi […]
Proprio sulla scia del pezzo di Mantellini, ho riflettuto ancora una volta a cosa è questo blog “per me”. Nel mio primo post, un anno e mezzo fa, scrivevo che aprivo un blog perché: il MdS lo aggiorno ogni mese e mezzo o due con articoli molto progettati e meditati e quindi mi manca uno strumento di comunicazione più veloce e soprattutto più frequente sono curiosa di vedere come cambia (se cambia) la mia scrittura su uno strumento di pubblicazione […]
In questi giorni due importanti istituzioni culturali hanno fatto la festa alla loro lingua. Il British Council ha stilato la classifica delle 70 parole più amate della lingua inglese. Il Goethe Institut ha reso noti i risultati del concorso “la più bella parola tedesca” durante una cerimonia trasmessa da una delle principali reti televisive della Germania. La classifica del British Council, che si basa sui giudizi di oltre 40.000 persone appartenenti a 102 paesi non anglofoni, vede al primo posto […]
Un maestro indù mostrò un giorno ai discepoli un foglio di carta con un puntino nero nel mezzo. “Che cosa vedete?”, chiese. Ed essi: “Un punto nero!”. “Come? Nessuno di voi è stato capace di vedere il grande spazio bianco tutt’attorno?” Questa storiella mi è rivenuta in mente leggendo un breve testo scritto dal copy Mauro Mongarli sulla rivista Pythagoras. Il Biancotesto inizia così: “Ci sono momenti nei quali se leggo una rivista vengo preso dal punto di vista del […]
In questi giorni sto rileggendo alcuni capitoli del bel libro di Annamaria Testa Farsi capire. L’autrice cita l’inizio di un testo rivolto a cittadini extracomunitari che devono fare richiesta di un documento. Testo che parte così: “L’istante…”, dove l’istante non è il momento, l’attimo fuggente, ma il poverino che deve fare la domanda, cioè presentare la sua istanza. Non ci capirà nulla, oppure si illuderà di ottenere il documento in un istante. Che ci vuole a rileggere un testo, magari […]
La Repubblica sta per lanciare il suo Almanacco dei Libri, che uscirà da dopodomani tutti i sabati. Una bella concorrenza allo storico Tuttolibri della Stampa. Per questo, ieri la pagina della cultura ospitava una lunga intervista a Daniel Pennac, che in realtà non diceva qualcosa di molto diverso da quanto abbiamo tutti letto nel suo libretto Come un romanzosui diritti del lettore. Oggi la stessa pagina è più interessante e originale, con l’articolo Quel gesto chiamato leggere a firma di […]
< L’arte rinascimentale italiana e la fotografia, Giotto e Parigi, il Louvre e i boulevard pieni di gente, i fregi del Partenone e le corse moderne dei cavalli, un drappeggio bianco su carta azzurra che sembra un disegno di Leonardo e la tela vera e dura di un bronzetto di ballerina, una scuola di ballo dal formato orizzontale di un cassone fiorentino del ‘400. Degas faceva incontrare tutte queste cose dipingendo tutù delicati come ali di farfalla, gruppi di ballerine […]
Fermate il web: voglio scendere. E’ il titolo dell’articolo di Jeremy Rifkin che l’Espresso pubblica questa settimana. Un pezzo lucido e semplice, che pone una questione serissima: siamo connessi con tutto e con tutti, abbiamo a disposizione una quantità enorme di informazioni, possiamo fare parecchie cose alla volta, ma paradossalmente tutto questo mette in pericolo alcune nostre capacità cognitive ed emotive proprio ora che ci sarebbero più utili. Il mondo interconnesso non crea nuovi pericoli solo per i nostri corpi […]
Venerdì pomeriggio ho tenuto un intervento al congresso Il silenzio e la parola. La luce. organizzato da NetOne, rete internazionale di comunicatori e operatori dei media “per un mondo unito”. Ho avuto moltissimi spunti di riflessione su internet e il mio lavoro da una prospettiva un po’ diversa dal mio solito punto di vista molto professionale e funzionale, e soprattutto ho dato un volto e una voce a Giancarlo Livraghi, presente con una lunga intervista filmata su un tema che gli è caro: […]
Un bel libro che sto leggendo in questi giorni mi ha insegnato una parola che non conoscevo: resilienza. Per lo Zingarelli è “la capacità di un materiale di resistere a urti improvvisi senza spezzarsi”. Per gli esseri umani è il sistema immunitario dell’anima, la capacità di affrontare gli eventi negativi e improvvisi della vita senza lasciarsi abbattere, anzi chiamando a raccolta tutte le proprie risorse per superare indenni, qualche volta migliori, il dolore, il lutto e l’abbandono. “La persona resiliente […]