Gli ultimi libri
Su Repubblica di ieri c’era un articolo molto carino, in cui Stefano Bartezzaghi mette in guardia nei confronti del “brevismo” – la dittatura della rapidità per inseguire risultati immediati – dai mercati finanziari alle ristrutturazioni di impresa, fino alla scrittura: Per fare l’esempio più a portata di mano, la tecnologia della scrittura ha accelerato tutte le fasi di redazione, trasmissione, pubblicazione di un testo, a costo di una miniaturizzazione degli strumenti che rende facilissima la produzione di errori e difficilissima […]
Fra i motivi per preferire il libro all’ebook, gli appunti a margine arrivano normalmente per secondi, subito dopo l’odore della rilegatura. In realtà ora annotare libri elettronici si può anche ma siamo molto lontani da quello che Roland Barthes chiamava “il piacere di costellare (étoiler) il testo”. La procedura è tuttora troppo farraginosa e tocca agire con tastiere progettate da qualcuno che odia la scrittura più di quanto ne diffidasse il dio Thamus di Platone. Il grado zero della chiosa è la sottolineatura semplice, a mano […]
L’inserto Domenica di Repubblica di ieri dedica una doppia pagina alla mostra Lists: To-dos, Illustrated Inventories, Collected Thoughts, and Other Artists’ Enumerations in corso alla Morgan Library di New York. Liste quotidiane, pratiche, amorose, testuali, illustrate di artisti e scrittori. Molte le potete vedere su Brain Pickings, dove la curator Maria Popova ha dedicato alla mostra uno dei suoi bellissimi post. La lista è uno dei generi testuali più antichi, percorre tutta la storia dell’uomo e tutte le arti. Basta pensare la poesia: da Esiodo a […]
L’elmo di don Chisciotte. Contro la mitologia della creatività di Stefano Bartezzaghi è un librino un po’ dispersivo, lo ammette anche il suo autore. Ha parti noiosette, dove ho saltarellato, e altre più felici, soprattutto verso la fine, dove il libro decisamente prende quota. La tesi non è certo nuova, anzi ormai ampiamente condivisa: la creatività si coltiva, non arriva all’improvviso dalla musa ispiratrice. I tanti esempi invece sono freschi e Bartezzaghi sa intrattenere: stamattina, in un treno pieno di […]
Partendo dal titolo di Repubblica di domenica scorsa, “Mafia, nove anni a dell’Utri”, Stefano Bartezzaghi si sofferma oggi sullo stesso giornale sull’uso della virgola e i due punti: Perché la virgola? E perché non i due punti, questo vecchio e glorioso arnese della razionalità occidentale?I due punti nei titoli (titoli di giornali o titoli di libri) vengono usati poco. Meno rara, almeno di recente, la virgola. Il problema è che nei titoli i due punti si intendono solo come apertura […]
La Repubblica sta per lanciare il suo Almanacco dei Libri, che uscirà da dopodomani tutti i sabati. Una bella concorrenza allo storico Tuttolibri della Stampa. Per questo, ieri la pagina della cultura ospitava una lunga intervista a Daniel Pennac, che in realtà non diceva qualcosa di molto diverso da quanto abbiamo tutti letto nel suo libretto Come un romanzosui diritti del lettore. Oggi la stessa pagina è più interessante e originale, con l’articolo Quel gesto chiamato leggere a firma di […]
In Diario minimo, Umberto Eco si era già divertito a concentrare in pillole i classici della letteratura: I Promessi Sposi: “una storia apparentemente popolare, a livello stilisticamente e narrativamente ‘basso’, di due fidanzati poveri che non riescono a sposarsi per le mene di un non so qual signorotto locale; alla fine si sposano e tutti sono contenti”. Don Chisciotte: “la storia di un gentiluomo spagnolo e del suo servo che vanno per il mondo inseguendo fantasie cavalleresche.” Orail classico in […]