Gli ultimi libri
Che Il Post, il giornale online fondato e diretto da Luca Sofri, stia facendo uno splendido lavoro in questo momento di emergenza lo hanno scritto in tanti. Se vuoi essere sicura di trovare opinioni ragionate, fatti documentati e controllati, spiegazioni chiare di temi complicatissimi, titolazioni sobrie e precise ma originali, vai lì. Il bello è che non sono mai seriosi, anzi la newsletter che arriva nel tardo pomeriggio mantiene il tono un po’ monello di sempre. Se a inizio anno […]
Buffa giornata oggi, in cui mi trovo a fare un’operazione opposta su due testi diversi. Nella revisione di un lungo contratto devo assicurarmi non solo di aver usato sempre le stesse parole per dire le stesse cose, ma anche le stesse strutture sintattiche e lo stesso ordine per lo stesso tipo di informazioni. La ripetizione che rassicura, chiarisce, orienta. Nella stesura dei testi per un sito web devo invece dare fondo a tutte le mie capacità di variazione. Si tratta […]
Ah, e io che pure stamattina ho cancellato il pronome dimostrativo stesso nella revisione di un contratto assicurativo! Una cosa tipo: “Per poter avviare la pratica di liquidazione del sinistro è necessario inviare alla Compagnia entro 30 giorni la documentazione completa relativa allo stesso”. Ho tolto il primo sinistro e l’ho piazzato alla fine, al posto di stesso. In questo caso è abbastanza ovvio che la liquidazione si riferisce al sinistro. Ci sono però molti altri casi in cui questo non si può fare […]
Be’, proprio una legge non è. Sono io che la chiamo scherzosamente così. Prima solo tra me e me, poi anche nelle aule in cui insegno la scrittura professionale. La legge della vicinanza chiede che le cose concettualmente e funzionalmente vicine lo siano anche fisicamente. Sembra l’ovvio, ma la legge è violata di continuo e la leggibilità peggiora. Per esempio, è bene tenere tenere insieme soggetto, verbo e complemento, senza separarli con incisi chilometrici. La povera mente che legge è messa […]
La risposta all’antico dilemma è sempre “dipende”. Quelli di Brandchannel sono convinti che la ripetizione funziona, almeno per quanto riguarda le notizie (e ne sfornano molte decine alla settimana). Le pagine sono sempre identiche: dieci titoli, cortissimi, il nome del brand in grassetto, una parola chiave che linka all’approfondimento, quasi sempre un verbo. Funziona, sono d’accordo con loro. Lo schema è sempre lo stesso, non devi far altro che scorrere i grassetti per vedere se c’è qualcosa che ti interessa: […]
Ora che ho finito di leggerlo, confermo: Il parlar figurato di Bice Mortara Garavelli è un gioiellino. Raro incontrare libri così: breve (poco più di 160 pagine), denso (decine di figure retoriche, tutte esemplificate), leggero (non perché si legga facilmente o velocemente, anzi, ma ha un ritmo felice ed espressioni fulminanti). Dubito che d’ora in poi conoscerò a menadito le figure retoriche. Se devo definirle non vado molto oltre metafora, allegoria, climax, anafora, epifora, metonimia e sineddoche, ma mi sono […]
Tra le frasi sottolineate ed evidenziate a margine nella mia copia di The subversive editing ce n’è una fondamentale: Repetition can be necessary for emphasis or organization, or it can just be annoying. Enfasi e organizzazione. Organizzazione, cioè ordine e struttura. Invece, in moltissime aziende e amministrazioni il retaggio scolastico dell’orrore della ripetizione si fa sentire in ogni tipo di testo, anche quelli in cui la ripetizione è tra i più importanti strumenti di comprensione e orientamento. L’arte della variatio […]
La questione delle ripetizioni e dei sinonimi è delle più spinose. Non conosco nemmeno una regola che possa veramente definirsi tale, per cui ogni volta decido in maniera diversa. Anzi, in genere decide il mio orecchio: evito la ripetizione se mi dà fastidio mentre rileggo. Trovare delle buone alternative non è sempre immediato e capisco che i giornalisti, soprattutto quelli che lavorano online, hanno davvero poco tempo per trovare una soluzione elegante al famoso problema di non ripetere la stessa […]
Il “territorio delle parole” è il titolo un po’ misterioso del quinto articolo dedicato da Roy Peter Clark alla cassetta degli attrezzi dello scrittore. L’argomento è di quelli particolarmente sentiti da tutti noi: la ripetizione. Quella specie di incubo di quando scrivevamo i temi a scuola. L’altro era la lunghezza. Due falsi problemi che hanno funestato generazioni di poveri studenti e mai che uno dei miei professori abbia provato ad affrontarli. Né in modo serio, né ironico (che poi è serissimo). Per […]