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Pare impossibile, ma le 10 buzzword più usate nei comunicati stampa negli ultimi quattro anni sono ancora queste, più o meno in tutti i settori di mercato. Risulta da una ricerca appena svolta sull’archivio dei comunicato stampa di PRWeb. L’autore ha preso spunto dalla messa online dell’archivio completo dei comunicati stampa del MoMA, dalla fondazione nel 1929. Battuti a macchina e dai fogli ingialliti, i primi comunicati sono esemplari per semplicità, concretezza ed eleganza. Ecco come si apre il primo: […]
Più leggiamo e scriviamo sulla fine, o il cambiamento profondo, del comunicato stampa tradizionale, più comunicati stampa ti mandano. Io ne ricevo una quantità incredibile, da case editrici grandi e piccole, da associazioni culturali, biblioteche, eccetera. Ben raramente sono non dico fatti bene, ma almeno leggibili. Quando lo sono, li metto da parte come preziosi reperti. Ma una cosa così non mi capitava da tempo: Nemmeno uno spazietto, una parolina in bold, e l’occhio scappa via.
Che il classico comunicato stampa sia ormai, se non morto, di certo agonizzante e inefficace, è opinione diffusa. Che il Web.2 e i social media lo potrebbero far resuscitare più bello e potente che pria, pure. Come: secondo il modello del Social Media Press Release.
Ha ancora senso il comunicato stampa? La domanda attraversa da mesi i blog e i siti di comunicatori e PR. David Meermann Scott risponde di sì, ma invita a bypassare i media per arrivare direttamente ai clienti. E insegna come in un ebook scaricabile gratuitamente: The new rules of PR. How to create a press release strategy for reaching buyers directly. Molto ben fatto, anche dal punto di vista grafico.