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risali negli anni

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20 Febbraio 2014

A fine gennaio su Slate è apparso l’articolo Will we use commas in the future? Maybe è la laconica e pilatesca risposta del sottotitolo. “I social media massacrano la lingua!”. “Macché, anzi ora scriviamo molto di più!” Comunque la si pensi, è un fatto che le questioni linguistiche sembrano appassionare più che mai. Le testate online come Slate ne tirano fuori una almeno ogni due mesi: questa della virgola che sparisce o quella del punto altezzoso e scoraggiante. I libri […]

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1 Febbraio 2014

Quando leggi i live tweet che hanno scritto mentre tu parlavi, superato il primo momento di apprensione (cioè l’incubo di leggere “la Carrada sta dicendo un sacco di banalità!”), la cosa davvero interessante è vedere cosa è rimasto delle tue parole in quell’ideale colino che sono le 140 battute di un tweet. Ti accorgi quali sono state non solo le informazioni più apprezzate, ma soprattutto le parole, le frasi, le immagini che chi ti ascoltava ha scelto tra tante. Ieri […]

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8 Dicembre 2013

Se un paio di giorni fa avevo letto solo titolo, sottotitolo e note dell’articolo di New Republic The Period is Pissed, oggi me lo sono letto tutto e la lettura ha innescato una serie di considerazioni sull’uso della punteggiatura nella scrittura in rete. L’autore Ben Crair parte dall’idea che il punto, al di là della sua funzione grammaticale di pausa, sia sempre più usato per dare al proprio messaggio anche una sfumatura emotiva di distacco, freddezza, voglia di troncare e […]

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4 Aprile 2013

Per Roberto Cotroneo, che seguo su Twitter (@robertocotroneo) da alcuni mesi, “il social network è la vecchia bustina di minerva, lo scontrino del supermercato o della farmacia su cui scrivere delle cose”. Quelle cose sono quasi sempre emozioni, immagini, tracce di suoni, piccole illuminazioni quotidiane. Nel suo nuovo libro, Tweet di un discorso amoroso, il ritmo può farsi a volte più disteso nel racconto di un sogno, dell’ultimo incontro con una grande scrittrice o dell’anima di un pianista. Dei tweet […]

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17 Marzo 2013

Qualche giorno fa Poynter.org, il sito di riferimento per i giornalisti online di tutto il mondo, si è occupato di Twitter da un punto di vista un po’ diverso, che a me sta molto a cuore, cioè di come i tweet possano migliorare linguaggio e scrittura. L’articolo prende le mosse da una tavola rotonda di qualche giorno fa e la redattrice di Poynter.org ne ha ricavato 5 ways that social media writing and language. Li condivido e quindi li traduco molto ma […]

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6 Gennaio 2013

Lo stile di un’organizzazione, il suo tono di voce, sono una cosa sfuggente, che scaturisce da tante diverse scelte testuali e visive. Una volta era più facile: quando si parlava all’esterno ci si metteva in ghingheri e si assumeva lo “stile istituzionale”. Ora, per fortuna, non lo vuole più nessuno. Anzi, sa di muffa, di antico, di vecchie cose tirate giù dalla soffitta. Ha resistito a lungo, e tuttora resiste, ma i social media lo hanno ormai mandato in pensione. […]

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25 Ottobre 2012

Ieri è stata una bella giornata. Sono stata alle Ravenna Future Lessons, dove ho tenuto il mio intervento su Nuove scritture professionali: cosa portare con sé dall’era Gutenberg?, ma soprattutto sono stata a contatto con un pezzo di Italia viva, piena di progetti e di grande energia. Tra pochi giorni sarà tutto online, video e slide, compresi i miei. Vi avvertirò, perché ci sono cose e persone che non vi dovete perdere. Stamattina c’è stata una coda che mi ha […]

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7 Luglio 2012

Nell’ultimo post segnalavo la guida alla scrittura sui social media dei Centers for Disease Control and Prevention. Ho pensato che cose così belle, messe a disposizione di tutti, si fanno solo all’estero. E invece mi sbagliavo, perché l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM), insieme a Quintadicopertina, di guide ne ha fatte ben due: Relazioni, guida ai social media e Narrazioni, guida al digital storytelling. Insieme, costituiscono l’inizio (speriamo!) della collana Non profit ai tempi del web 2.0. Siamo quindi ben oltre la […]

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3 Gennaio 2012

“Regola 3 del twitting come piace a me: si twitta in italiano corrente, senza abbreviazioni, per imparare a dire l’essenziale.” Poco fa ho ritwittato di slancio questo tweet di Mario Adinolfi per rendermi conto, appena premevo il pulsante, che io spesso non twitto affatto in italiano corrente, ma in inglese. Buffo, non ci avevo mai pensato prima. È che se i post sono ragionati, i tweet sono sempre di impulso. Twitto mentre navigo e in genere se i 140 caratteri […]

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13 Giugno 2011

Alla domanda se Twitter sia testo o conversazione, posta una decina di giorni fa sul sito del Nieman Journalism Lab, la risposta più lucida e ricca di spunti per continuare a rifletterci è arrivata da Maria Popova: Twitter è tutti e due e nessuno dei due. È un nuovo medium di orientamento nelle conversazioni e una piattaforma di scoperta per i testi e le conversazioni che contano davvero. Lei ne sa qualcosa. È la “curatrice” di Brain Pickings, un sito che ogni domenica […]

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6 Giugno 2011

Twitter è testo o conversazione? si chiedeva qualche giorno fa un interessantissimo articolo del Nieman Journalism Lab. Il dibattito impazza e la piattaforma dei cinguettíi viene letta secondo due poli estremi: o strumento di contatto e presenza frivolo e leggero o come la nuova frontiera del giornalismo, capace di affossare per sempre la dimensione narrativa dell’articolo come lo conosciamo. In realtà, scrive l’autrice Megan Garber, Twitter sfugge alle tradizionali classificazioni, anzi ci offre l’opportunità di riflettere e confrontarci con nuove […]

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15 Febbraio 2010

Mi sono iscritta a Twitter nei primi giorni di settembre, al ritorno dalle vacanze. Giorni in cui ciondolavo e ogni scusa era buona per non rimettersi al lavoro. Per mesi ho twittato pochissimo: non sapevo bene cosa farci e soprattutto non mi veniva proprio in mente di segnalare qualcosa, nemmeno un mio post. Scarsissima autrice, sono stata però attenta spettatrice. Così credo di avere almeno un po’ annusato cosa mi piace e cosa no e quando con il nuovo anno […]

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4 Settembre 2009

A Roma si muore di caldo, di lavorare non avevo più voglia. Non so ancora bene che ci farò, ma ora sono anche io una creatura cinguettante. (139 battute, spazi inclusi)

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