Gli ultimi libri
Al diavolo il calendario editoriale! Era previsto un altro post, più tecnico sulla scrittura (ma arriva, arriva), invece la lettura di un piccolo libro in un viaggio in treno ha imposto un cambiamento di programma. Troppa la voglia di buttare giù e filtrare, in primo luogo per me, le impressioni e le considerazioni sui “dodici discorsi sulla traduzione” raccolti in L’arte di esitare. Come gli scrittori che ricevono il premio Nobel, anche le traduttrici (nel libro su 12 sono ben […]
Da quattro anni a questa parte per me giugno è il “mese Zanichelli”, cioè quello che precede i corsi ai redattori e agli autori della casa editrice che pubblica i miei libri dal 2014. Scavallati i primi due anni, in cui l’asticella mi sembrava sempre disperatamente troppo alta per le mie competenze e le mie forze, poi ci ho preso gusto e oggi vivo il mese di giugno come una specie di operosissima vacanza. “Vacanza” dal mio tran tran di […]
Per uno di quei curiosi contatti che possono avvenire solo in rete, sono reduce da uno strano esperimento. Solo in parte nuovo per me, mi ha confermato alcune cose della mia attitudine verso scrittura che sotto sotto già sapevo. Quando scrivo amo avere vincoli e limiti, che siano le battute, il tempo, il medium, o un brief stringentissimo. E’ come un gioco di società con mille regole da osservare e ricordare. Ma raramente avevo lavorato sull’editing di un testo tradotto, […]
Nel mondo globale i nomi dei prodotti passano con disinvoltura mille confini, a volte con esiti disastrosi, a volte divertenti. Un produttore tedesco di zaini, li chiama bodybags, come i sacchi che avvolgono i cadaveri. Una famosa azienda di omogeneizzati, Gerber, non vende in Francia perché in francese gerber significa vomitare. Il modello Volkswagen Jetta in Italia ricorda lo jettatore. In Irlanda l’arancio è bandito perché l’Ordine Orange è una fazione di oltranzisti protestanti. I cattolici non comprerebbero facilmente un […]
“Il traduttore è un messaggero e un mediatore: fa comprendere persone così differenti che lasciate sole sarebbero condannate all’incomunicabilità. Vive in bilico su una frontiera e coltiva da sempre la curiosità e la tolleranza perché ha dedicato la sua vita a chi è straniero, diverso, altro da sé”. Da un’intervista a Ilide Carmignani, traduttrice di grandi scrittori spagnoli contemporanei.
Ho appena letto il commento al post precedente… una bella traduzione dei versi di Roberto Carlos non la so fare, perché io non so il portoghese. Però è una lingua che amo. Due anni fa, cominciai a leggere il blog della Pizia perché fui conquistata da una sua frase: “ah, che lingua il portoghese … un velluto di un rosso intenso che scivola via da un fianco”. “Sì, è proprio così” pensai, evocando insieme suoni e colori. Per me il […]