Gli ultimi libri
Io sono certa che nulla più soffocherà la mia rima, il silenzio l’ho tenuto chiuso per anni nella gola come una trappola da sacrificio, è quindi venuto il momento di cantare una esequie al passato. Alda Merini Questa breve poesia di Alda Merini mi è subito sembrata una vera celebrazione per il passaggio dell’anno. Me l’ha offerta il blog di Nicoletta Cinotti, una psicoterapeuta che ho conosciuto questa estate in un ritiro di mindfulness. Non conoscevo però il suo blog e […]
siamo alla vigilia di Natale e con la legge di stabilità non hai fatto un bel regalo ai freelance. Ma additandoli ormai ufficialmente come la parte dei lavoratori più trascurata, tartassata e sfigata non hai fatto un bel regalo a questo Paese, anzi gli hai tolto qualcosa di importante e vitale per il futuro. Tantissimi freelance sono persone come me, persone che rischiando si sono inventate un lavoro, hanno avuto successo, hanno seguito una vocazione e spesso hanno realizzato un sogno. Persone che […]
L’ONU ha proclamato il 21 giugno, che coincide con il solstizio d’estate, Giornata Mondiale dello Yoga. Sono veramente felice che questa disciplina che ha 5.000 anni sia finalmente riconosciuta nel suo straordinario valore educativo e di trasformazione. Negli ultimi dieci anni la pratica dello yoga mi ha pian piano resa quella che sono oggi e continua a forgiare giorno per giorno il mio modo di scrivere, di leggere, di insegnare e di comunicare. Ma non vorrete mica aspettare il prossimo […]
“Everything is content. And very often the core of that content, that user experience, is writing. Sometimes is literally the experience – in the case of a blog post, e-book, white paper, Twitter post, or website text. And sometimes it’s the basis of a visual experience – like that video or that SlideShare or PowerPoint presentation that began its life as a script, or that infographic that likely knits together data and text.” Ann Handley, Everybody writes Sempre più video, […]
Parecchi anni fa comprai un libro tedesco nato da un’idea del famoso settimanale Die Zeit. In italiano il titolo suona più o meno I 100 quadri del museo della Zeit. Studiavo il tedesco da poco ed ero sempre alla ricerca di libri che fossero alla mia portata; in questo, ognuno dei cento capitoletti era di circa due o tre pagine e l’arte il mio principale oggetto di studio all’epoca. L’idea era geniale e sarebbe stata ripresa più e più volte […]
Non capita tutti i giorni di incontrare un mago, anzi a me non era mai capitato, almeno fino a un paio di settimane fa quando ho partecipato come docente a un evento formativo per la direzione risorse umane in una grande banca italiana. Il mago in questione – docente anche lui, anzi magic experience designer – era piuttosto diverso dal mio immaginario: un ragazzo in jeans, simpatico e alla mano. Il suo nome è Ferdinando Buscema e il suo mestiere quello […]
Nei musei di solito non patisco troppo il divieto di fotografare, ma domenica mattina alla Fondation Beleyer di Basilea avrei davvero voluto fermare qualche immagine, qualche istante. Non della pur splendida mostra di Gustave Courbet, ma del luogo straordinario in cui mi trovavo. Eppure da fuori non vedi molto: solo un basso padiglione in pietra, con un grande vetrata, uno specchio d’acqua davanti, in un sobborgo residenziale di Basilea, ai limiti della campagna. Solo quando ci sei dentro capisci la […]
L’ultimo scorcio dell’anno è sempre il più denso e nelle prossime due settimane sarò quasi sempre in giro. Meno tempo per i post (ma poi chissà!), più tempo per i libri, perché niente come il treno mi predispone alla lettura. Intanto, però, ho risposto ad alcune domande di Serena Spitalieri, che ringrazio, sul blog di Marketing Arena.
L’Economist non è solo il migliore settimanale economico del mondo e il meglio scritto, ma ormai anche una vera scuola di scrittura digitale. Dopo essersi cimentati, solo qualche settimana fa, con il long form journalism di From papyrus to pixels ora passano alla miniedizione giornaliera per smartphone The Economist Espresso. Esce la mattina presto con sette articolini, di cui uno gratuito a scelta. È un minitutto perfetto: mini titoli, mini articoli, mini frasi. Da leggere al volo mentre si beve […]
Ogni tanto, negli ultimi anni, mi è stato chiesto di scrivere la prefazione di un libro. Il primo è stato quello di una famosa blogger, sono seguiti un manuale di scrittura per bambini e l’edizione italiana di un bestseller mondiale sulle presentazioni. Qualche mese fa mi è stato chiesto di “prefare” (sì, si dice proprio così) un libro sulla comunicazione tecnica. Ho accettato volentieri perché la comunicazione tecnica è la Cenerentola della comunicazione, ma una Cenerentola importantissima, che ha un gran bisogno […]
Su questo blog non faccio mai promozione, se non per i libri che mi sono piaciuti, ma oggi mi sento di fare un’eccezione per due iniziative che conosco bene. La prima, anzi, la conosco benissimo perché insegno al masterCom dell’Università di San Marino e dell’Università IUAV di Venezia dal 2001, forse la mia più lunga esperienza professionale. Dura due anni, è comodo anche per chi lavora perché si frequenta nei fine settimana, è uno dei meno costosi e anche uno […]
Si (stra)parla tanto di storytelling, di transmedialità, di crossmedialità. Be’, ieri sera ho assistito a uno storytelling avvincente realizzato con mezzi che più semplici non si può: solo voci, ma voci vere. La mia amica Alessia Rapone, che si occupa di comunicazione interna in una grande azienda, ha la passione della radio e dei documentari. Abita in un palazzo romano sulla via Prenestina, con tanti piani e tantissimi appartamenti. Un giorno ha deciso di raccontarne la storia e le storie […]
In The Sense of Style Steven Pinker non dice cose nuovissime – io ho avuto soprattutto conferme di intuizioni e pratiche cui negli anni ero arrivata da sola –, ma da scienziato del linguaggio ti spiega molto bene perché devi scrivere in un modo e non in un altro e ti mostra moltissimi esempi. Il quarto capitolo è dedicato alla sintassi, “il codice che traduce una rete di relazioni concettuali nella nostra testa in un prima-e-dopo sulle nostre bocche o […]
Non ho ancora visto Il giovane favoloso di Mario Martone, ma intanto ho sbirciato nella dimensione più familiare e informale di Giacomo Leopardi attraverso la lettura di Comunque anche Leopardi diceva le parolacce, libretto brillante e illuminante di Giuseppe Antonelli. Il docente universitario di linguistica italiana è anche il conduttore della trasmissione di Radio3 La lingua batte, nonché grande appassionato ed esperto di canzoni. Lo si vede, e soprattutto lo si sente, dal bel ritmo di questo libro, che passa con […]
Qualche giorno fa ho preso un segnalibro in un libreria romana, attirata dalla scritta: Meditazione del segnalibro Questo potrebbe essere il momento giusto per prenderti una pausa. Chiudi il libro, chiudi gli occhi e recita mentalmente questi versi: Inspirando, sento l’aria che entra espirando, lascio andare le tensioni. Inspirando, calmo il mio corpo espirando, sorrido. Apri gli occhi e riprendi le tue attività. Giro e leggo: zeninthecity.org Il sito di riferimento sulla meditazione, lo yoga e la mindfulness per chi […]
Tutto parte dalla frase, ma è buffo che l’attenzione maniacale alla frase, alla sua lunghezza, al suo ritmo, all’ordine delle parole, ti arrivi solo dopo molti anni. Un ritorno alle origini dopo aver girato intorno al testo in lungo e in largo. “Scrivere frasi brevi” è una sorta di imperativo per le scritture professionali. Lo leggi in tutti i manuali, lo certifica l’indice di leggibilità: più le frasi sono brevi, più il testo è leggibile. In più, ora ci sono […]
Dieci cose che non bisogna vergognarsi di dire (o di scrivere) in italiano «Credo che hai torto» (invece di «Credo che tu abbia torto»). Perché il congiuntivo è sacro, ma non alla seconda persona singolare. E perché chi crede davvero in qualcosa deve usare l’indicativo. «Io e Antonio» (invece di «Io ed Antonio»). Perché la “d” eufonica si scrive solo quando si pronuncia. «A me mi». (invece di «a me» o «mi»). Perché a Roma lo dicono senza problemi. E […]
Il breve saggio dell’Economist sul futuro del libro From papyrus to pixels si presenta come un vecchio Penguin stropicciato, ma basta aprirlo per scoprire che, come recita il sottotitolo, “the digital transformation has only just begun”. Potete continuare a sfogliarlo proprio come un Penguin stropicciato, con i bordi ingialliti, le foto in bianco e nero e persino le macchie lasciate dal caffè. O scrollarlo come un ebook digitale, arricchito con grafici e video. O chiudere gli occhi e ascoltarlo soltanto. […]
Le parole scritte come ponte tra due visioni, quella dell’autore e quella del lettore, scrive Pinker. Mi sono improvvisamente ricordata che la prima parte di Minuti scritti di Annamaria Testa si intitola appunto Sguardo e ho riaperto il denso libretto. Ecco cosa mi sono trovata subito davanti: “La cosa da ricordare è questa: ogni parola si porta dietro una o più immagini, che riassumono molto di ciò che sapete dei suoi significati. Perfino le parole astratte, quelle che non rimandano […]
Lungo tutto il suo librone The Sense of Style, Steven Pinker ci invita a pensare alla scrittura come a una conversazione in cui l’autore sceglie le parole per suscitare visioni nella mente del lettore. Se invece di imparare regole fisse, che spesso è necessario infrangere, quando scriviamo pensiamo piuttosto a intavolare questa conversazione, molte buone scelte e comportamenti vengono da sé. Per esempio la scelta di parole concrete e vivide, tanto più quando ci occupiamo di temi alti e astratti. Tra le […]