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13 Ottobre 2014

Dieci cose che non bisogna vergognarsi di dire (o di scrivere) in italiano «Credo che hai torto» (invece di «Credo che tu abbia torto»). Perché il congiuntivo è sacro, ma non alla seconda persona singolare. E perché chi crede davvero in qualcosa deve usare l’indicativo. «Io e Antonio» (invece di «Io ed Antonio»). Perché la “d” eufonica si scrive solo quando si pronuncia. «A me mi». (invece di «a me» o «mi»). Perché a Roma lo dicono senza problemi. E […]

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5 Settembre 2014

Che oggi esistano tanti rispettabilissimi italiani, da usare secondo la circostanza e anche lo strumento di comunicazione, sono prima di tutto i linguisti a insegnarcelo. E per fortuna anche con alcuni godibilissimi libri. Oltre ai prolifici e divertenti Della Valle e Patota (il loro ultimo libro ci mette alla prova con 1000 quiz!), segnalo soprattutto Val più la pratica di Andrea De Benedetti e il più recente Si dice? Non si dice? Dipende di Silverio Novelli. Da un articolo di […]

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2 Marzo 2014

Solo qualche post fa accennavo a quante situazioni comunicative diverse ci troviamo ad affrontare rispetto al passato, anche vicinissimo, e a come è difficile sintonizzarsi ogni volta su un registro diverso. Non ci sono più solo il linguaggio formale e quello informale, ma anche il formale email (comunicazione al fornitore), il formale relazionale email (comunicazione al cliente), l’istituzionale social (l’azienda su twitter e facebook), l’sms tra amici e l’sms aziendale (quando la compagnia mi avverte che la polizza sta per […]

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14 Gennaio 2014

Stamattina ho ricevuto l’email di una dirigente della pubblica amministrazione con la quale ho lavorato nei mesi scorsi. Mi chiedeva come regolarsi nel chiamare un nuovo ruolo che ne riuniva due precedenti, uno di Direttore e l’altro di Direttrice, ricoperti entrambi da due signore, ma con storie e sensibilità molto diverse. Una col maschile intendeva sottolineare la sua funzione, l’altra la sua storia femminista. Mi sono ricordata di quanto ha dichiarato di recente a questo proposito Nicoletta Maraschio, presidente dell’Accademia […]

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6 Maggio 2012

Il mio 1000mo tweet è su un dilemma. Meglio “nella cloud” o “nel cloud”? #Nova24 usa la prima definiz. Google più la seconda. twitta stamattina Roberto Battaglia. Ho sorriso, perché mi sono ricordata delle tante disquisizioni sul genere dell’email. Una vita fa. Sono d’accordo con Nova24: femminile! La Crusca docet: La questione del genere dei nomi stranieri che entrano nella nostra comunicazione corrente segue una regola apparentemente semplice: attribuire il genere che ha la parola corrispondente in italiano, per cui, ad esempio […]

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6 Dicembre 2011

Ho passato un buon numero di anni convinta che “se” non volesse l’accento sulla “e” quando seguito da “stesso” (così avevo imparato a scuola). Da quando ho capito come stanno realmente le cose,  mi regolo a seconda dei contesti: pur sapendo che è corretto, anzi correttissimo, ho deciso di non metterlo in questo blog, né in ciò che scrivo per i miei clienti. Se mi guardo intorno, noto che non si usa quasi più, tranne che nei libri i cui […]

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17 Luglio 2011

Tra i primi libri che ho comprato da leggere sull’iPad c’è una grammatica, uscita da poco: Viva la grammatica! di Valeria della Valle e Stefano Patota. La formula è quella del fortunato Viva il congiuntivo! ma questo libro mi sembra anche migliore, per la varietà degli argomenti, che si unisce alla competenza e alla verve degli autori. A pagina 32 trovo finalmente ben spiegata una cosa sulla quale la scuola ha fatto disastri per generazioni, e cioè che la punteggiatura non serve per riprendere […]

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1 Giugno 2011

Sai cosa non sa fare la maggioranza delle persone che si definiscono Social Media Expert? NON SANNO SCRIVERE. Il numero di “esperti” che non sa scrivere una semplice frase è imbarazzante. Indovina: se hai a disposizione circa 3 secondi per mandare un messaggio ad un nuovo cliente, cosa utilizzi? Non i follower su Twitter. Non i fan su Facebook. Non i check-in su Foursquare. NO. Quello che serve è saper SCRIVERE BENE, fine della storia. Saper scrivere bene significa essere […]

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27 Marzo 2011

La collana Feltrinelli Kids si definisce “saggistica narrata”: ogni libro racconta ai bambini un tema da grandi, a volte parecchio complicato. Io finora conoscevo lo splendido Le parole magiche di Donatella Bisutti, manuale di scrittura poetica per piccoli che ha molto da insegnare anche ai grandi. Ora esce Benvenuti a Grammaland di Massimo Birattari. Sottotitolo: come entrare nel tunnel dell’orrore della grammatica e uscirne vivi (e contenti). È proprio quello che succede ai due protagonisti, Clara e Luca, fratelli tra […]

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21 Febbraio 2011

“Ma cominciare una frase con la congiunzione ‘e’ dopo il punto fermo è sbagliato?” Non so quante volte mi sono sentita ripetere in aula questa frase. Confesso che all’inizio non capivo, perché io la ‘e’ all’inizio della frase la uso senza problemi e dei divieti scolastici non mi ricordo più da tanto tempo. Sto solo attenta a non esagerare, ma lo faccio con molte cose che mi scappano sul foglio con troppa facilità, quali i due punti, i superlativi assoluti, […]

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5 Dicembre 2010

Per chi, come me, dopo tanti anni ancora combatte con la tastiera per via degli accenti (soprattutto la È!) c’è ora il programma Accenti. Mentre si scrive, sistema gli accenti e gli apostrofi giusti in italiano, francese e spagnolo, gestisce il simbolo dell’euro e la d eufonica, rileva gli errori di ortografia in cinque lingue e può essere impostato su esigenze diverse. La versione base è gratuita, quella più ricca e professionale ha un costo comunque molto contenuto.

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13 Maggio 2010

Ho studiato bene la grammatica solo alle scuole elementari, quando la maestra già in terza ci fece comprare un piccolo quaderno da dedicare solo a questa materia. Il mio era frivolissimo, rosa cipria, e sembrava un diario personale più che un quaderno di regole ed esempi. Quel formato mi obbligava a scriverci dentro con gran cura e precisione. L’età dell’oro della grammatica è finita lì. Il resto della mia formazione scolastica si è svolto dal sessantotto al settantasette, periodo in […]

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19 Aprile 2010

Volevo leggerlo per benino, capitolo dopo capitolo, e poi ho rinunciato. Ora starete pensando che il libro in questione è brutto e noioso e invece è esattamente il contrario. Solo che è un libro da pilucco gustoso, non tanto da lettura sequenziale. Del suo autore, il redattore editoriale e traduttore Massimo Birattari, avevo già letto È più facile scrivere bene che scrivere male, tra i pochissimi libri sulla lingua italiana che tutti dovrebbero leggere, dagli insegnanti ai manager. Italiano, corso […]

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15 Giugno 2009

“Piena di imperfezioni, non le si può chiedere troppo, ma è meno spigolosa di come la si dipinge e di come, in un certo senso, la gente vorrebbe che fosse. Al contrario, ha un’indole relativamente mite e un’intima – e apprezzabile – vocazione al dubbio.” Non è la descrizione di una ragazza scontrosa, ma quella della grammatica nel primo capitolo di Val più la pratica di Andrea De Benedetti, che mi sono letta in questi giorni. Sottotitolo: Piccola grammatica immorale […]

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14 Febbraio 2006

Per fortuna esistono ancora le librerie che hanno anche i libri di qualche anno fa e non solo gli ultimi usciti. Una di queste è la Feltrinelli di piazza Duomo a Milano. Ti infili nel pertugio tra griffe e panini, scendi e ti immergi in quel sottosuolo che sembra non avere fine tanto è grande. Nel reparto linguistica, moltissimi i titoli introvabili a Roma. Sfoglio, apro, chiudo, finché una copertina colorata mi fa l’occhiolino. “Grammatica creativa”… uhmm, l’aggettivo “creativo” mi […]

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19 Luglio 2004

“Oggi la pressione dell’oralità si fa sentire sullo scrivere assai più che in passato. Oltre che del congiuntivo, penso al decadere del futuro, sostituito dal presente indicativo quando altri indicatori temporali, in specie avverbi, o “cronodeittici”, indicano che l’evento si svolgerà nel futuro: “domani vengo”, “quest’estate vado in Sicilia”. Indice di influenza del parlato è anche l’uso dell’imperfetto, che non indica più soltanto duratività, iteratività, contemporaneità degli eventi descritti nel passato, ma ricopre una estesa gamma di usi modali e […]

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11 Settembre 2003

La grammatica non è mai stata il mio forte. Ho sempre scritto decentemente perché ho sempre letto molto, ma fino a poco tempo fa se qualcuno – di punto in bianco – mi avesse chiesto una precisa regola di grammatica, non avrei saputo cosa rispondere. Ho cominciato a starci attenta col Mestiere di Scrivere. La paura di essere presa in castagna (è successo più volte) mi ha fatto comprare parecchie grammatiche. Le preferite sono la Garzantina l’Italiano e La grammatica […]

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