Per fortuna esistono ancora le librerie che hanno anche i libri di qualche anno fa e non solo gli ultimi usciti. Una di queste è la Feltrinelli di piazza Duomo a Milano. Ti infili nel pertugio tra griffe e panini, scendi e ti immergi in quel sottosuolo che sembra non avere fine tanto è grande.
Nel reparto linguistica, moltissimi i titoli introvabili a Roma. Sfoglio, apro, chiudo, finché una copertina colorata mi fa l’occhiolino.
“Grammatica creativa”… uhmm, l’aggettivo “creativo” mi rende sempre un po’ sospettosa.
Ma mi siedo e comincio a leggere. L’introduzione dei tre autori, insegnanti di italiano nei licei, mi prende come l’incipit di un romanzo. E di romanzi e poesie è piena la grammatica:
Grammatica creativa. Creativa, perché gli autori hanno cercato di calare dal sogno alla realtà itinerari tanto meditati quanto imprevedibili, arricchiti dalle voci dei grandi maestri della scrittura (da Dante alla Yourcenar), che si svolgessero per incantesimi di lettura. L’incanto della lettura com sorpresa, moltiplicabile a sua volta in filigrana, con la collaborazione dell’occhio del lettore, in una rete infinita di sorprese.
Mi domando solo perché nelle decine di pagine web dedicate alle “risorse” per chi scrive, nelle infinite bibliografie, negli scaffali delle librerie della capitale, non mi sono mai imbattuta in questo bel libro del 1998.
Grammatica creativa
Leila Corsi, Aldo Pecoraro, Elena Virgili
Sansoni, 1998
grazie per i suggerimenti inseriti nel vs/tuo blog?
ciao da Reed
Bobo scrive:Mamma mia Jules ma come fai ad esrese sempre osec immediata????Strepitosa!!!!!!Bracciate di applausi al cloro per la tua celerita e bracciate di saluti al cloro tutti per te!!!