Gli ultimi libri
Il mio tempo “a maggese” sta scorrendo operoso, ma con quella tranquillità di fondo che dà gusto sia al lavoro preparato con un bell’anticipo rispetto agli impegni autunnali sia allo studio, finalizzato al lavoro o del tutto divergente (ma quante convergenze emergono strada facendo!) Sto quindi leggendo un sacco, cosa che non sempre riesco a fare come vorrei nei periodi densi e pieni di laboratori di scrittura e di scadenze. Da molti anni ormai segnalo qui o su Instagram solo […]
Se essere chiari è raccomandabile sempre, oggi è obbligatorio, soprattutto per i giornalisti, i divulgatori, i comunicatori pubblici alle prese con i temi complessi della pandemia e dei suoi mille impatti sulle nostre vite. Per questo Roy Peter Clark — grandissimo docente di scrittura — la definisce “chiarezza civile” e propone una checklist ai lettori di Poynter.org, il sito di riferimento per i giornalisti di tutto il mondo. Semplice, praticabile, dritta al punto, si compone di 20 domande, che ho […]
Parole gemelle Nella tag cloud che si va costruendo sotto i miei occhi man mano che taggo i post di questo blog (sono a metà dell’opera), ci sono parole che mi sorprendono per le loro dimensioni rispetto ad altre. Una è la parola “lettura”, che è sì gemella di “scrittura”, ma mai avrei pensato di averle dedicato così tanti post. Questo è un altro. Eppure, tutti i miei libri si aprono con un capitolo sulla lettura, fin dal librino rosa […]
Leggere è un andare, dicevamo solo un post fa. Se leggiamo una storia, ci spinge la curiosità per quanto sta per avvenire, se cerchiamo una risposta o un’informazione, non ci fermiamo finché non la troviamo. Ostacoli, frenate, disorientamenti non ci piacciono in ogni caso. Come ho già scritto in questo blog, bisognerebbe tornare indietro solo per riassaporare una parola, una frase o un paragrafo che ci sono piaciuti moltissimo. A volte è l’ambiguità a farci perdere: Un problema particolare legato […]
La prima volta che ho incontrato l’espressione “verbo debole” è stato in quel magistrale documento che è A Plain English Handbook, con cui la Security and Exchange Commission degli Stati Uniti (la loro Consob, per intenderci) spiegano gli investitori come scrivere i documenti di trasparenza. Tra i problemi più comuni i verbi deboli sono al terzo posto, dopo i periodi lunghi e la forma passiva. Da quando ho imparato a riconoscerli, di verbi deboli ne ho incontrati tantissimi. Ieri mi […]
In questo faticoso e torrido luglio, in cui non sono proprio riuscita a postare, mi sono occupata di testi del tutto nuovi per me: i libri scolastici. Libri in cui comprensibilità, chiarezza e memorabilità sono tutto. La qualità di un libro di testo è fatta di moltissime cose, alcune palesi o facilmente intuibili, altre davvero molto sottili. Scoprirle e indagarle è stato interessantissimo (e comunque non è finita qui!), così come capire la complessità, i rischi, le innumerevoli scelte che […]
Lungo tutto il suo librone The Sense of Style, Steven Pinker ci invita a pensare alla scrittura come a una conversazione in cui l’autore sceglie le parole per suscitare visioni nella mente del lettore. Se invece di imparare regole fisse, che spesso è necessario infrangere, quando scriviamo pensiamo piuttosto a intavolare questa conversazione, molte buone scelte e comportamenti vengono da sé. Per esempio la scelta di parole concrete e vivide, tanto più quando ci occupiamo di temi alti e astratti. Tra le […]
Ah, e io che pure stamattina ho cancellato il pronome dimostrativo stesso nella revisione di un contratto assicurativo! Una cosa tipo: “Per poter avviare la pratica di liquidazione del sinistro è necessario inviare alla Compagnia entro 30 giorni la documentazione completa relativa allo stesso”. Ho tolto il primo sinistro e l’ho piazzato alla fine, al posto di stesso. In questo caso è abbastanza ovvio che la liquidazione si riferisce al sinistro. Ci sono però molti altri casi in cui questo non si può fare […]
Sono sommersa di impegni in questi giorni e non riesco proprio a postare, anche se i temi interessati si accumulano. Però ho scritto un articolo sulla scrittura digitale per il portale Treccani all’interno del dossier Chiaro o oscuro? Due modi di comunicare, pubblicato stamattina. Oltre al mio, vi trovate altri quattro articoli sul linguaggio in settori importanti per la nostra vita: la politica, l’amministrazione, la salute, e tutte le sfaccettature degli anglicismi nella lingua italiana. Buona lettura 🙂
I labirinti sintattici possono essere affascinanti se l’autrice li ha costruiti con un preciso obiettivo in mente. Diverso il caso della scrittura informativa e di servizio, dove la strada dovrebbe essere spianata. Invece spesso è il povero lettore a dover trovare la sua in un periodo lungo e contorto. Un tipico esempio è la frase finale di un periodo introdotta dal malefico aggettivo previo (se non lo avete ancora fatto, mettetelo subito subito nella black list). Previo si usa per indicare una cosa […]
Nel volume Tirature ’13, edito dalla Fondazione Mondadori, c’è una mia intervista: Ritorno alla scrittura della limpidezza. E a questo proposito, è arrivato stamattina fresco fresco il decalogo di Annamaria Testa su come sopravvivere a un’intervista.
Vi ho già raccontato di Brandwashed, l’ultimo libro del guru del marketing Martin Lindstrom. Se vi interessa un assaggio, leggete la lunga intervista che ha rilasciato a brandchannel.com. In fondo ci trovate anche le 10 nuove linee guida etiche per le aziende nell’età dei social media. La 10 mi piace moltissimo e mi accingo ad applicarla in un paio di lavori testuali che ho di fronte: Non nascondete o complicate le condizioni o i termini legali in fondo agli annunci, […]
Nel controllare la fonte di una citazione mi sono appena imbattuta in un testo che ha più di cento anni, ma mi è sembrato parlasse anche alla sensibilità di noi copy ed editor dell’era digitale. È la prefazione di Guy de Maupassant al suo romanzo Pierre e Jean, pubblicato nel 1888. Si possono tradurre e indicare le cose più sottili applicando questo verso di Boileau: Mostra il potere di una parola messa al posto giusto. Non c’è affatto bisogno di […]
Per un fatto generazionale ho fatto in tempo a vivere i miei primi anni in azienda in tempi di vere vacche grasse. Il mio gruppo era ancora a partecipazione statale con le sue tante ombre e pochissime luci. Tempi che non ho mai rimpianto, se non per un cosa: c’erano i soldi per lavorare con aziende di comunicazione davvero top a livello mondiale e, se volevi, imparavi da loro come in un master. Per alcuni anni il mio master è […]
Ieri, dopo aver scritto di indici di leggibilità e carichi cognitivi, cercavo una citazione che in poche righe sintetizzasse tutto questo. L’ho trovata in un libro cui mi fa sempre bene tornare, L’altrui mestiere di Primo Levi, una raccolta di articoli che scrisse per La Stampa, con la prefazione di Italo Calvino. Articoli brevi sulla scrittura, il suo mestiere di chimico, i legami tra i due, la sua quotidianità e la sua casa. Sono così veri e così limpidi da […]
L’obiezione principale all’adozione dei principi di base del Plain Language (il linguaggio semplice e chiaro), nelle amministrazioni pubbliche come nelle aziende, è la perdita di precisione perché gran parte dei costrutti sintattici e del lessico derivano dal linguaggio legale, considerato sempre il massimo della garanzia in fatto di accuratezza. Eppure proprio un professore di diritto, Alfredo Fioritto, nel suo Manuale di stile dei documenti amministrativi è chiarissimo al riguardo: “In qualunque tipo di testo giuridico, atto amministrativo, legge, contratto o […]
Sai cosa non sa fare la maggioranza delle persone che si definiscono Social Media Expert? NON SANNO SCRIVERE. Il numero di “esperti” che non sa scrivere una semplice frase è imbarazzante. Indovina: se hai a disposizione circa 3 secondi per mandare un messaggio ad un nuovo cliente, cosa utilizzi? Non i follower su Twitter. Non i fan su Facebook. Non i check-in su Foursquare. NO. Quello che serve è saper SCRIVERE BENE, fine della storia. Saper scrivere bene significa essere […]
La scorsa settimana Internazionale ha tradotto un articolo di New Scientist dal titolo La scienza del racconto, che fa il punto di un bel po’ di ricerche sull’impatto delle storie sul nostro cervello e la nostra psiche. Insomma, perché cerchiamo avidamente le storie e perché ci fanno sentire così bene. Tutte le storie: quelle vere e quelle inventate, quelle lette e quelle ascoltate o viste, quelle verosimili e quelle inverosimili. La carica emotiva che ci fa identificare con un personaggio […]
Se nell’ultima settimana non ho postato, non è solo per il gran lavoro e per essere stata spesso blindata in aula, ma anche perché grandi stimoli non ne ho avuti. Ho tanti libri interessanti a mo’ di torre sulla mia scrivania e, quanto alle navigazioni, solo ieri sera sono riuscita a spulciare il mio Google Reader. Tra le cose rimaste dal repulisti c’era il libro interattivo realizzato dallo staff di Google Chrome 20 Things I Learned about Browsers & the […]
Attraverso il blog Writing Matters ho scoperto lo stupefacente Toolkit for making written material clear and effective di Medicare e Medicaid, cioè i due programmi di assistenza sanitaria pubblica degli Stati Uniti. Non ho usato alla leggera l’iperbolico aggettivo. Il Toolkit è in realtà una vera cattedrale editoriale che copre tutti gli aspetti della comunicazione scritta al pubblico dei due servizi, cioè milioni di persone, in gran parte povere, malate, anziane, poco alfabetizzate. Dà indicazioni su come scrivere brochure, lettere, […]