Gli ultimi libri
L’autrice di questo blog per lavoro frequenta soprattutto le aziende e negli ultimi anni ha seguito il percorso di molte di loro verso un linguaggio sempre meno burocratico e istituzionale e sempre più vicino a quello quotidiano delle persone, dei clienti. Percorso molto meno facile di quanto sembra, irto di ostacoli e pieno di trappole. Parlare come si mangia – quando si mangia bene e da persone educate – è piuttosto impegnativo. Lo è anche per i politici e Parla […]
Pubblicità e propaganda: somiglianze, differenze, aree grigie. È il titolo di una bellissima presentazione, fresca fresca, di Annamaria Testa. Per chiarirci tutti un po’ meglio le idee.
Vi ricordate della proposta lanciata un paio di settimane fa da Annamaria Testa e Giovanna Cosenza? Scrivere una propria lista di valori per una sinistra e una destra moderne. La partecipazione e la qualità delle proposte sono andate ben oltre le aspettative e le nostre due amiche comunicatrici hanno cominciato a riordinare e analizzare il tutto. Tanto per cominciare, ecco le tag cloud: Il resto sono altre 29 pagine con le liste belle editate e ordinate. Ma, come ci avverte […]
Ai comunicatori le elezioni in Gran Bretagna continuano a offrire un buon numero di spunti interessanti. Nella sua ultima Alertbox, Jakob Nielsen mette a confronto le newsletter di conservatori e laburisti, mentre Internazionale di questa settimana ci propone una tabella che riassume le posizioni dei tre candidati sui temi più scottanti. La disposizione del testo da sinistra a destra invece che dall’alto verso il basso è particolarmente indicata quando si devono fare confronti: tra il prima e il dopo o […]
Tempo di elezioni in Gran Bretagna. Ieri i due partiti in lizza hanno pubblicato i loro manifesti e il Guardian dedica loro un dossier che vale veramente la pena di approfondire per capire cosa può fare oggi online un grande quotidiano, dal punto di vista dei contenuti e soprattutto della forma. Il confronto è serrato, a partire dalla copertina: Tale of two covers. Una è definita “soviet chic”, l’altra “austero libro dei salmi”. Ma la parte che ho trovato più […]
Mi ero comprata Storytelling, la fabbrica delle storie di Christian Salmon (Fazi 2008) un po’ alla leggera, attirata soprattutto dal titolo e dallo sconto del 20% che Feltrinelli praticava su tutti i libri lo scorso weekend. Me lo sono portato dietro a Venezia e ieri me lo sono aperto sul treno del ritorno. Ero stanca morta dopo aver parlato ininterrottamente per svariate ore, ma il libro mi ha sorpresa e incollata alle 180 pagine fino alla stazione Tiburtina. Il libro […]
Ore 10.30 Leggo sul sito di Repubblica i risultati del nuovo sondaggio IPR Marketing: la popolarità di Berlusconi sale al 60%, schizzano verso l’alto anche Maroni, Carfagna e Gelmini. Ore 13.00 Sono in motorino e mi fermo a leggere i manifesti del PD ancora umidi di colla: Salva la scuola. Salva l’Italia. Io non appartengo a quel 60% entusiasta del premier, ma così – ferma in mezzo alla strada, con su ancora il casco – quel tono drammatico, da cassandra, […]
Questa campagna elettorale così veloce e convulsa offre un materiale interessantissimo a chi si occupa di comunicazione. Un esempio, tra i tanti, sono le analisi sui video promozional-casarecci che ci sta proponendo in questi giorni Giovanna Cosenza sul suo blog. Io non sono una studiosa come lei, ma certe volte mi sono sorpresa a pensare che vorrei poter non lavorare per le prossime due settimane solo per immergermi nel mare di parole, voci e immagini che ci circonda. Poi, quando riesco […]
Sarà perché sto finendo di leggere L’arte di avere sempre l’ultima parola di Jay Heinrichs, divertente libro sulla retorica, e quindi mi viene istintivo cercare le “figure” in tutto quello che leggo e ascolto. Sarà anche perché Roma è invasa in questi giorni di enormi faccioni dei candidati a sindaco, tutti uguali, tutti che ti guardano fisso negli occhi come se ti dovessero ipnotizzare, con sorrisini che non sai se sono più falsi o imbarazzati. Sarà per entrambe queste cose, […]
Vi ricordate l’intervista a Piera Giacconi sulle fiabe in azienda? Piera prosegue le sue ricerche e un suo bellissimo articolo è appena uscito sul numero di febbraio della rivista dell’AIF, l’Associazione Italiana Formatori. La nostra cantastorie questa volta punta in alto e sostiene che ad aver bisogno delle antiche fiabe sono soprattutto gli ospiti del settimo piano delle aziende, lì dove si progettano le strategie e si prendono le decisioni difficili. “Dopo la qualità totale e la qualità della vita, […]
“La rapidità dello stile e del pensiero vuol dire soprattutto agilità, mobilità, disinvoltura; tutte qualità che s’accordano con una scrittura pronta alle divagazioni, a saltare da un argomento all’altro, a perdere il filo cento volte e a ritrovarlo dopo cento giravolte.” Mi viene sempre in mente questa frase delle Lezioni americane di Calvino quando il succedersi di parole, suoni, idee, curiosità e suggestioni mi fanno fare sul web cento giravolte nel giro di pochissimi minuti. Volevo aggiungere un post scriptum […]
Sul Foglio di ieri, a pag. 2, In Italia nessuno sa dove andare, però tutti vogliono andare “oltre”, un articolo impietoso e divertente sull’oltrismo, quel vizio dilagante nel linguaggio dei nostri politici, equamente diviso tra destra e sinistra, che invita a sorvolare sulle incertezze, le contraddizioni, le titubanze del momento, la mancanza di rotta, le guerre intestine, per procedere verso nuovi e imprecisati orizzonti. Oltre, appunto. L’oltre che apparentemente salva. Facce, capre, cavoli, tutto. Oltre Fiuggi. Oltre il Polo, verso il partito unico […]
Ieri ero molto occupata, preoccupata e incasinata. Quindi i miei pensieri sulla frase infelice del nostro premier sono andati e venuti, sopraffatti da altro. Oggi l’articolo sul Corriere di Edmondo Berselli, Il peso delle parole, mi ci ha riportato l’attenzione. Sinceramente non credo che quella frase rappresentasse il pensiero di Romano Prodi, ma l’ingenuità è sconcertante. Ma come può, oggi, il nostro primo ministro pronunciare con leggerezza un aggettivo come “impazzito”? Sapendo che tempo due minuti rimbalza su tutti i siti – tutti uguali – dei […]
Sul sito Incontriamoci il programma dell’Unione in una sintesi di sole 4 pagine: Un mondo migliore, Crescita e lavoro, La famiglia al centro, Uno stato al servizio del cittadino. Ognuna con pochi titoli chiari: Mezzogiorno: fare da sé, ma non da soli Diventare leader mondiali nel turismo e un breve paragrafo di spiegazione. Segue il “programmone”, ma scaricabile anche per singoli capitoli. Solo una cosa mi ha fatto sorridere: non si parla di “alta velocità”, ma di “alta capacità” ferroviaria.
Ma come ha fatto l’Unione a elaborare e pubblicare sul web un programma elettorale di 281 pagine, senza pensare che quella pesantezza e quella prolissità sarebbero diventate all’istante un’arma in mano all’avversario? Il quale avversario ha elaborato e pubblicato un programma leggero leggero di sole 22 pagine, dalla sintassi elementare ma studiatissima: Sei anni fa, quando nel corso del 2000 abbiamo scritto il primo programma della Casa delle Libertà, il mondo era molto diverso da quello in cui ora viviamo. […]
I faccioni dei politici sorridono sui muri della capitale. E i romani ci scrivono sopra: I no global al governo? No, grazie. Mejo de voi! (Via due Ponti) Un’idea diversa. Avercela! (Viale Giulio Cesare)
Del libro di Luca Ricolfi Perché siamo antipatici? La sinistra e il complesso dei migliori avevo già sentito parlare per bocca dello stesso autore in una intervista tv di qualche tempo fa. Non ci avevo più pensato finché un amico non me lo ha voluto prestare per forza “perché è un libro interessantissimo sul linguaggio”. Vero. Il libro non si occupa minimamente delle proposte politiche di destra e sinistra, né del loro valore, ma del “modo” e del linguaggio in […]
A Roma siamo in piena campagna per le prossime elezioni regionali. I muri sono pieni di manifesti, uno sull’altro. A parte le campagne dei due candidati a presidente della Regione, entrambe molto professionali, il resto è una fiera di facce dai sorrisi forzati e inquietanti e di slogan senza senso. Eccone un piccolo campione: “La tua energia. La mia voglia di fare.” “Io ci credo!” “La tua fiducia al centro del mio impegno.” “I tuoi diritti. Il mio dovere.”
Un bel po’ di anni fa, in un paesino del casertano, mi colpirono molto alcuni manifesti elettorali di candidati del luogo che, sotto la foto, riportavano esattamente questo testo: “Vota e scrivi così” e a seguire il nome dell’aspirante onorevole. Mi venne da ridere e trovai la cosa piuttosto offensiva verso i cittadini. Il messaggio era chiaro: “E’ inutile che ci stai tanto a pensare. Non devi scegliere in maniera ponderata. La cosa più importante è che non ti sbagli […]