Tra i primi libri che ho comprato da leggere sull’iPad c’è una grammatica, uscita da poco: Viva la grammatica! di Valeria della Valle e Stefano Patota.
La formula è quella del fortunato Viva il congiuntivo! ma questo libro mi sembra anche migliore, per la varietà degli argomenti, che si unisce alla competenza e alla verve degli autori.
A pagina 32 trovo finalmente ben spiegata una cosa sulla quale la scuola ha fatto disastri per generazioni, e cioè che la punteggiatura non serve per riprendere fiato:
“Il punto, la virgola e gli altri segni di interpunzione non producono una pausa, ma segnalano una pausa prodotta dal significato del testo; i segni di interpunzione non separano le parole e le frasi, ma al contrario, le collegano: “agganciano”, per così dire, due parole, due frasi o due periodi fra i quali esiste già una pausa determinata dal significato.”
[…] rilevante. E non serve semplicemente per riprendere fiato leggendo, come credono in molti. È qualcos’altro, come sottolinea Luisa Carrada: il punto, la virgola e gli altri segni di interpunzione non producono una pausa, […]
[…] Ben chiaro. Non intendo dire che la punteggiatura serva per riprendere fiato. No, decisamente no. Luisa Carrada scrive a proposito sul suo meraviglioso blog. La punteggiatura serve a dare significato al testo. […]
[…] un secondo pensiero. Tutta e solo una questione di punteggiatura? Sì e no: prima viene la forma del pensiero, esattamente così come l’ha formulato, nel modo speciale che appartiene solo a lui, chi scrive e […]
[…] Una virgola non è un sospiro […]
[…] Una virgola non è un sospiro […]