I due capitoli centrali di un libro fortunato che ho scritto un po’ di anni fa erano dedicati alla scrittura “che si espande” e alla scrittura “che si contrae”. Non era solo una di quelle ricerche di simmetria che tutti inseguiamo quando creiamo l’architettura di un libro; erano i due poli tra i quali un copywriter di questi tempi dovrebbe sempre muoversi (e allenarsi): avere abbastanza fiato da tenere alta la tensione dei testi lunghi, saper colpire o illuminare con la forza esplicativa o evocativa dei testi brevi, intrecciare al meglio queste due dimensioni all’interno dello stesso testo, che sia un libro da leggere o un’app da usare.
I testi lunghi mi sfidano, quelli brevi mi divertono. Tutti i testi sono cambiati (anche i nostri libri sono ben diversi da quelli di qualche anno fa), ma i testi brevi sono cambiati più di tutti e si sono moltiplicati. Quelli che servono più per fare che per sapere gli anglosassoni li chiamano microcopy (noi li possiamo tranquillamente chiamare microtesti) e negli ambienti digitali sono spesso i più importanti di tutti: se non funzionano loro, va a gambe all’aria tutto il resto.
Sono tutti quei testi che ci chiedono di fare qualcosa, ci accompagnano mentre la facciamo e alla fine sono lì a rassicurarci o a ringraziarci. Era dedicato a loro il mio intervento all’ultimo Play Copy, il bellissimo evento che organizza ogni anno Pennamontata. Era da tempo che volevo pubblicare le slide; ora che il blog di Shopify ha pubblicato una mia intervista sui microtesti più importanti, le call to action, ho messo insieme le due cose in questo post. Non date retta però alla brava Giada Centofanti che mi ha fatto un sacco di domande: non sono affatto (magari!) la regina dei microcopy, solo una divertita praticante.
i tuoi articoli sono preziosi, come i tuoi consigli: concisi, diretti, concreti e sorridenti. Dietro la tastiera immagini una persona soddisfatta e allegra che si diverte ad aiutarti. Grazie.
Ciao, Luisa. Sempre puntuale, per questo è un piacere leggerti 🌸
Fantastica, ovviamente.
Ti ho seguito con grande interesse a PopCopy, e ho letto alcuni tuoi libri, molto interessanti.
Qui toglierei il “Ti”, e per farlo sinteticissimo:
“Invieremo gli aggiornamenti all’indirizzo che ci hai indicato”. (o “T”i o “ci”)
Fantastica, ovviamente.
Ti ho seguito con grande interesse a PopCopy, e ho letto alcuni tuoi libri, molto interessanti.
Qui toglierei il “Ti”, e per farlo sinteticissimo:
“Invieremo gli aggiornamenti all’indirizzo che ci hai indicato”. (o “T”i o “ci”)