Ad anni di distanza ormai da Content Critical e The Web Style Guide, Gerry McGovern torna in libreria con un nuovo libro, Web Killer Content.
A parte quel killer, che in inglese non ha solo valenze negative ma che a me dà fastidio lo stesso per la faciloneria che annuncia, le anticipazioni che ho letto mi hanno finora fatto desistere dall’acquisto.
Lo cito per dovere di cronaca, perché McGovern è un guru notissimo e le sue pilloline vengono pubblicate anche da un quotidiano di tutto rispetto come El País.
Quello che più mi ha depressa è l’eterno giochino delle simmetrie e dei numeri magici, così caro a una certa marketing literature anglosassone (non tutta, per fortuna nostra). Giochino che funziona, se proposto una volta tanto.
Ora è la volta delle 6 C. Quali? Eccole servite:
1. Who Cares?
2. Is it Compelling?
3. Is it Clear?
4. Is it Complete?
5. Is it Concise?
6. Is it Correct?
Sono perplessa: chiunque lavori sul branding online di un’azienda, sa quale lavoro complesso si fa sulla ricerca della voce, sulla varietà degli stili, sulle scelte lessicali, sui livelli paratestuali. Si lavora di lima, di cesello, di occhio e di orecchio.
posso dire una cosa?la maggior parte di ciò che gli americani ci vendono come carne fresca è abbastanza tranquillamente reperibile in Cicerone o altri teorici della retorica classica. Perché gliela paghiamo oro? e perché dobbiamao imparare dagli americani quelllo chec un buon insegnante di lettere classiche dovrebbe saper insegnare al liceo?
a te, Luisa, un po’ di nervoso ogni tanto non viene?