L’attaccamento dei francesi alla loro lingua è noto, con esiti anche buffi, come sanno tutti coloro che navigano sui siti d’oltralpe.
Difficile trovarvi i termini inglesi che tutti noi siamo ormai abituati a utilizzare. Non sapevo però che il Journal Officiel (la loro Gazzetta Ufficiale) pubblica periodicamente le linee guida linguistiche emanate dalla Commission Générale de Terminologie et de Néologie.
Le ultime riguardano:
- la parola coach, che si consiglia di sostituire con entraîneur (per lo sport), mentor (per l’azienda), tuteur (per l’università), moniteur de santé (in medicina)
- il prefisso e- (“porteur de difficultés de tous ordres”… mamma mia!), che si consiglia di sostituire con il prefisso télé- o l’espressione en ligne.
Tra la nostra mania anglofila e la loro mania purista pare proprio non esserci una sana via di mezzo.
leggo per la prima volta questo blog.. spero di poter assorbire più che posso per migliorare la mia scrittura :o)
C’è posto per me?
Un saluto
*Marco*
Ah i Francesi, che chiamano il Computer Ordinateur, grande popolo.
Un giretto in Spagna mi ha fatto pensare che in realtà siamo solo noi italiani a non essere attaccati alla nostra lingua: gli spagnoli chiamano il computer Ordinador e il fast food Comida rapida, che non fa ridere di meno delle manie puriste francesi.
Per lavoro ho dovuto tradurre in spagnolo tre siti italiani di un’azienda di servizi informatici. Come si diceva sopra, loro traducono TUTTE le parole tecniche e non sempre la traduzione mi è risultata semplice. Mi sono accorta che utilizzando parole straniere evitiamo di dover cercare sinonimi italiani dei vocaboli tecnici. Tutto è superabile, non è solo una questione di attaccamento alla lingua e alla cultura, ma di voglia di cercare.
ilaria
Più in generale mi piace l’uso in alcune lingue slave in cui i termini stranieri sono translitterati, per cui ad esempio “service” diventa “servis”. Arnaldo