In apparenza sembra una rubrica, con le linguette in ordine alfabetico, solo che ad ogni lettera non trovate un glossario, né un elenco di indirizzi, ma la storia di uno dei personaggi del romanzo.
Parlare di “personaggi” in questo caso non è del tutto appropriato perché quei nomi sono qualche volta nomi reali e qualche volta alias che uno dei personaggi si è scelto per muoversi più liberamente nella rete. Hanno un blog, chattano, scrivono, si specchiano in uno schermo del computer. Sono ragazzine, signore, poliziotti, uomini di mezza età… ma tutti hanno una cosa in comune: vivono su internet gran parte della loro vita, si nascondono, giocano, provano un’altra identità, si inseguono. Qualche volta – raramente – si incontrano anche nella vita reale, ma non si riconoscono. Alcuni incontri finiscono in amicizia e amori, altri con una morte violenta.
Un gran carosello virtuale (ma reale) che si può leggere di pagina in pagina, o di nome in nome, perché si può mollare a metà un capitolo inseguendo un personaggio da un’altra parte del libro.
Il bello è che alcune lettere dell’alfabeto mancano, per esempio la Z. Ma l’autore di questo singolare romanzo quei buchi li ha lasciati per noi. Per continuare il racconto di Laura immaginaria (Palomar, 10 euro), moltiplicando personaggi e autori.
Del resto i numi tutelari di Antonio Zoppetti sono Calvino e Queneau, la scrittura aperta e combinatoria e gli esercizi di stile le sue passioni. Il libro prende; ha molti momenti felici e qualche ingenuità, ma la struttura è bella e originale. Soprattutto coraggiosa, perché aperta e coinvolgente in un mondo popolato di blogger narcisi e di navigatori fifoni, che si fanno audaci quando sono nascosti, ma che spesso hanno solo paura di vivere davvero.
corro a comprarlo! scusa l’intrusione. posso chiederti di partecipare, se ti va, al gioco catena delle cinque strane abitudini? scrivi un post e passa il gioco ad altri 5 blogger a caso. Io non amo queste cose, ma sono blogger da poco ho dieciso di approfitterne per conoscere nuovi blogger. Se ti ho distrubato chiedo scusa.
bello
ma sei Luisa che era a Viareggio a DonnaWeb? Se no scusami…
Se si un abbraccio da Letizia