Oggi ho comprato su una bancarella un libro ormai introvabile di Raffaele Crovi sulla scrittura creativa, Parole incrociate (Piemme 1995).
Crovi è stato un pioniere dei corsi di scrittura creativa in Italia, a partire da quelli famosissimi del Teatro Verdi di Milano, cui ha lavorato tanto anche Giuseppe Pontiggia.
Traggo dal libro una citazione, che vale oggi specialmente per noi blogger malati di narcisismo:
Nel vostro apprendistato di scrittori fidatevi dell’autobiografia: i ricordi, le confessioni, le annotazioni diaristiche, se organizzati con sincerità, precisione e concisione, aiutano a ricostruire la memoria personale, come una scena storica, gli avvenimenti individuali come episodi di favole esemplari, i sentimenti delle persone conosciute come modelli di psicologia e gli imprevisti della vita quotidiana come meccanismi romanzeschi. Scrivendo un’autobiografia o costruendo un diario bisogna tenere, tuttavia, presente che ogni storia è un dialogo tra una creatura e altre creature, tra sé e gli altri: solo se si evitano il solipsismo e la recita narcisistica, si può trasformare la nostra storia in una “commedia umana”.
se solo si riuscisse a comprendere la maschera che ogn’uno indossa, se si percepissero i tratti del carattere di chi ci sta di fronte, se almeno si potesse sapere una parte di verità.
ma infondo è bella la mentira, perchè genera domande e libere interpret-azioni.
da oggi ho una giustificazione in più per questo vizio 🙂