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risali negli anni

16 Settembre 2004

Parole-fungo

In questi giorni ho il cappello dell’editor ben calato sulla testa per parecchie ore al giorno. Leggo e rileggo documenti per renderli più chiari, fluidi e comprensibili. Documenti lunghissimi, che qualcuno dovrà scorrere rapidamente e, soprattutto, valutare.
E’ un lavoro che mi piace, perché imparo – a spese altrui- ciò che non si deve fare.

E’ curioso: si fa tanta fatica per spiegare ai colleghi che certe parole è meglio non usarle e in effetti alcune cose col tempo vengono capite e acquisite, ma… poi spuntano come funghi delle altre orribili e inutili parole che bisogna di nuovo eliminare come erbaccia. Le trovi dappertutto e non capisci da dove vengono e soprattutto perché riscuotano tanta fortuna. Ci vorrebbe un filologo della letteratura burocratico-aziendale.

Ecco gli ultimi fortunatissimi “funghi”:

Disegnare: non sono più solo i fiori a essere disegnati da un bambino su un grande foglio di carta, ma i sistemi informativi, i progetti, le strategie, le intranet, la nuova scuola della Ministra Moratti… il verbo inglese to design, che “designa” l’atto di progettare viene applicato ormai a tutto. Eppure ci sono progettare, creare, ideare, concepire….

Attore: dopo i soggetti (possibilmente “coinvolti”) è ora la volta degli “attori”; amministrazioni, aziende, manager, cittadini diventano attori, naturalmente con la maschera e senza nomi.

Consolidare: si consolidano i bilanci, ma anche le competenze, il know-how, le offerte, la cultura. Tutto quello che sembra volatile lo vogliamo “consolidato” e durevole, per non farlo scappare via.

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16 risposte a “Parole-fungo”

  1. Hai ragione, e penso che ormai anche il vecchio provvedere, che faceva tanto arrabbiare il buon Cesare Marchi (“…gli Italiani: un popolo di provveditori…”), appare del tutto superato di fronte ai nuovi “funghi”…

    Ciao, Clelia

  2. Out of topic, scusa:
    I tuoi consigli arrivano ovunque: qui alla SSIS sede di Foggia, nel corso di Informatica per l’insegnamento, durante la lezione riguardante siti web e materiali didattici per le scuole… il nostro docente ci propone di visitare il Mestiere di Scrivere! In particolare la sezione “scrivere per il web”… Dentro di me sorridevo e pensavo: – Caspita, io lo conosco a memoria quel sito! –

  3. A noi che studiamo Economia vengono a dire che tutte queste parole fanno parte di un linguaggio “tecnico” e che saranno solo alcuni dei nostri “ferri del mestiere”. Quindi: Avanti! Imparate ad esprimervi così! E’ la maniera corretta!
    Tuttavia, io che ho frequentato il Liceo Classico, ho sempre inorridito.
    Ti confesserò che vengo sul tuo Blog proprio per questo: per avere la conferma che si può studiare Economia anche esprimendosi in modo comprensibile!

  4. E ce n’è ancora: non vi siete accorti che – soprattutto quando i discorsi sono di area Risorse Umane – gli Attori diventano tutti Protagonisti?
    Un po’ come quando, qualche anno fa, per i parcheggiatori, chiunque fosse al volante di un’automobile diventava Dottore.
    Marina

  5. parole fungo nei miei boschi:
    accessibilità/usabilità (in alternativa e a sproposito)
    gestione (qualunque cosa dai servizi al rifornimento della macchinetta)
    pianificazione
    allocazione….
    no parliamo poi degli acronimi inventati e a esclusivo uso aziendale (con i settori tecnico e marketing che litigano fra loro)

  6. Reingegnerizzare è un must, poi asset bisogna usarlo sempre.
    Il Customer poi nei discorsi deve entrarci sempre: customer based, customer oriented, customer tetention, customer satifisfaction: una nuovola che copre in genere l’aumento delle tariffe, anzi pricing che è meglio.
    Più che un Editor ci vorrebbe un Terminator….

  7. bando comunale per affitti delle case popolari: vince chi arriva in fondo alla frase…

    “Il Comune di xxxx, in data 20 novembre 2003, provvederà alla pubblicazione del bando di concorso per l’anno 2003 per l’aggiornamento della graduatoria degli aspiranti all’assegnazione in locazione semplice di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica”

  8. dalla relazione (scritta in una lingua che credo sia esperanto – si, sono ragionevolmente sicura si tratti di esperanto, perché italiano no!) di uno dei nostri laureati: “abbiamo fatto uso dei chemicals”.
    no comment
    (come direbbe snoopy: ho la mente rutilante di commenti sarcastici – ma me ne astengo)
    chubby huggs

  9. scusate l’ot, ma non posso resistere… sempre dalla relazione di prima (da notare: relazione sull’attività fin qui svolta, richiestaci dal cliente nella persona di un manager di alto livello di un gruppo multinazionale) dopo l’uso dei chemicals la relazione prosegue con un “circa la gestione del cantiere, abbiamo agito come da nostra prassi.” Punto. Questo è tutto. Il cliente chiede: cosa avete fatto, e noi gli si dovrebbe rispondere così… ma si può…
    Non sarà un fungo, magari sarà un lichene, però mi pareva sufficientemente orribile da meritare di essere citato.

    Chubby

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