Qualche anno fa andava di moda la Sindrome di Stendhal, quel malessere fatto di mancamenti di fronte alla grandiosità e alla bellezza delle opere d’arte del passato. Così perfette e così inarrivabili per noi moderni da farci perdere i sensi.
Ho provato qualcosa di simile, o almeno ho misurato la mia piccolezza, qualche giorno fa, quando in uno di quegli struggenti pomeriggi che solo Roma sa regalarti, sono andata per la prima volta nella mia vita ai Mercati Traianei, in pieno centro storico, di fronte al Foro Romano.
L’occasione era una mostra unica: 60 sculture di Igor Mitoraj, artista contemporaneo di origine polacca che, contrariamente a quanto hanno fatto gli scultori dal 1900 in poi, si è appunto misurato con un modello inarrivabile: l’antichità classica. Nei soggetti, nei materiali, nelle dimensioni.
Solo uno dei più grandi centri commerciali dell’antichità poteva ospitare le gigantesche teste di bronzo, gli angeli alati ma acefali, le coppie di busti di marmo bianco, i frammenti di piedi e mani di giganti dimenticati.
Ma passeggiando nelle botteghe, nelle gallerie, affacciandosi sulle terrazze e inerpicandosi per le scale, avvicinandosi alle superfici di marmo e terracotta, quell’antico diventava nostro contemporaneo, quasi un pezzo riconoscibile di noi stessi e del nostro mondo a pezzi: la schiena perfetta della dea ha un tatuaggio, sul braccio dell’eroe si apre un cassetto pieno di antichi segreti, la testa di bronzo mostra le orbite vuote abbandonata sulla Via Biberatica, la coppia di coniugi non riesce a guardarsi perché una benda stretta avvolge occhi e volti, dietro l’edicola con le sue colonne c’è un graffito di parole misteriose, una poesia sulla spalla di terracotta, le ali pesanti trascinano verso il basso il moderno Icaro e con lui mille altri frammenti di architettura e umanità.
E’ tutto lì, fino al 19 settembre, poi la modernità degli antichi e l’antichità dei moderni si separeranno di nuovo.
scusami, ho scritto una richiesta nei commenti al post sui fazzoletti picassiani. non è che per caso hai avuto modo di leggerla e rispondermii?
grazie
anna
credi che tutti quei messaggi anonimi siano credibili? sei sempre tu che scrivi tutti quei messaggi(bloccando tutti i cookies) e cambiando ogni volta i nomi. vuoi avere consenso popolare? ha contagiato anche te la voglia di apparire ed avere “successo”?. Guarda che si vede benissimo che sei sempre tu a scrivere quei messaggi, tanto per la cronaca…
concordo su tutto.
(per evitare equivoci) concordo sul “pezzo” sui mercati traianei e mitoraj
Ho visto anch’io questa mostra qualche anno fa, nei giardini di palazzo Pitti, bellissima