Sono sempre imbarazzata quando qualcuno mi fa questa domanda. Mica mi posso mettere a dire con disinvoltura “Sono una business writer”, oppure “Sono una scrittrice di impresa”, magari nel mezzo di una cena con persone che non conosco.
Farei ridere, oppure nessuno ci capirebbe niente. Sorriderebbero, imbarazzati anche loro. E tutto finirebbe lì.
Così rispondo “Mi occupo di comunicazione in un’azienda” e poi mi lancio in lunghissime spiegazioni.
Così, poco fa, sono stata veramente soddisfatta quando, iscrivendomi sul sito del New York Times e dovendo barrare la casellina Job, ho trovato tra le non moltissime voci Writer/Editor. Ho cliccato con grande soddisfazione: finalmente qualcuno che mi capisce.
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2 Settembre 2003
…sono stato di recente a visitare amici missionari in Mozambico. Lì la gente è speciale, e quando entri in una comunità o in un villaggio vieni sommerso di domande in scindau (una lingua del ceppo bantu) alle quali devi rispondere con la mediazione di chi ti accompagna.
Io svolgo il tuo stesso lavoro.
Beh: è davvero dura spiegare a chi non ha casa, pane, acqua (non dico luce, o gas, o computer dell’ultima generazione…), a chi non ha nella propria lingua nemmeno il termine per tradurre la parola ‘dottore’, che razza di mestiere è il tuo!
E lasci che il tuo interprete si inventi un mestiere più giusto, più adatto, per renderti un loro fratello e non un ‘marziano’ che trascorre le giornate facendo non si capisce che cosa…
ale
E cosa fare quando svolgi in pratica due attività, tra cui quella del cosiddetto “Writer/editor”? La mia situazione è questa (per questioni economiche: fare solamente il writer/editor non mi permetterebbe di mangiare tutti i giorni e di pagare le rate del mutuo!) e spesso la gente mi guarda, non capisce e pensa che sia un po’ fuori di testa perchè non so neppure io che mestiere faccio!
ciao,
Barbara
comprendo l’imbarazzo.
che lavoro fai?
per non rispondere copywriter:
scrivo testi pubblicitari.
ma ti pagano?
Una tipica cena.
«Che lavoro fai?»
«Addetto stampa e responsabile Relazioni Esterne!»
«Ah, bello…»
«…»
«…»
«…»
«Cioè, cosa faresti?»
«Sono quello che in azienda non lavora, ma si diverte!»
Ho anch’io lo stesso problema: spiegare ai miei amici che lavoro faccio. Non qualcosa di immediato come “commerciante ” o “avvocato”…mestieri che tutti conoscono. Ma un lavoro in cui si trascorre la giornata leggendo, pensando e scrivendo! Di solito mi dilungo in spiegazioni articolate, mentre vedo comparire sul volto dei miei amici un’espressione da punto interrogativo…alla fine la conversazione si chiude con un “mmh…ho capito”, che ogni volta mi porta a chiedermi: perché non sono diventata avvocato? Sarebbe stato tutto più semplice…
Anna
beati voi che fate lavori così belli!
Che lavoro fai?
Dovrei rispondere: Business Writer e Web Content Manager.
Invece impronto ardite spiegazioni che iniziano con: “Mi occupo di comunicazione, scrivo testi” .
Quando va bene non hanno idea di che tipo di lavoro sia però dicono tutti “Bello, interessante, fortunata ” (??).
Altrimenti mi sento dire: “A cosa servirà mai!” E allora rispondo “Beh, piuttosto che lavorare…” e sorrido.
L’unico cruccio che mi rimane è di non essere ancora riuscita a spiegare a mia nonna il mio mestiere e così con le sue amiche, quando si dilettano al “Chi ha la nipote più brava?” lei non riesce mai a farsi valere. 😀 Povera nonna che contiua a chiedermi:
“Con tutto quello che hai studiato cosa saresti diventata? ”
Raffaella