Mi viene sempre da ridere quando mi si chiede quali sono i “trucchi” e i “segreti” per superare il panico da foglio bianco.
Il panico, per fortuna, non si supera mai. Ti sorprende meno spesso, lo aggiri, lo sorprendi prima tu, ma arriva sempre il momento in cui ti chiedi come farai non dico a riempire, ma anche a cominciare quel foglio. Meglio così, almeno l’adrenalina sotto forma di paura si rimette in circolo e così ti riavvii. Magari piano, come il mio vecchio motorino, ma riparti.
Uno di questi momenti mi ha preso, di brutto, stamattina.
Eppure avevo tutto: una scaletta, materiali pronti, il documento già iniziato da giorni, cui aggiungere soltanto gli ultimi capitoli, la musica, persino una bellissima giornata e il canto degli uccelli intorno. Ho cincischiato per un paio d’ore in cerca di quella “chiave”, di quella “prospettiva” diversa dalla quale guardare il mio tema e iniziare con un attacco decente, che si facesse leggere, che tirasse il lettore dentro.
Finché non ho cominciato a cincischiare col mio nuovo pc e con la nuova versione di word. Word è un programma che uso forse al 10% delle sue reali possibilità: pagina davanti, zoom 100%, come su una vecchia macchina da scrivere.
Ho cominciato ad allontare il mio documento, a riavvicinarlo, ad affiancare le pagine, a guardarle piccole piccole tutte insieme come sono abituata a fare con powerpoint. Ho guardato il documento come un oggetto da rigirare tra le mani, da guardare dall’alto come un paesaggio e poi da vicino come con una lente. Visto tutto insieme, ho cominciato a trovare le connessioni tra i 40 titoli delle 40 pagine. Poi la funzione Revisione mi ha rivelato gli strati e le storie delle mie correzioni. Tanta concretezza mi ha fatto ripartire per fermarmi solo adesso.
Quel “per fortuna” è rasserenante.
This shows real extsrpiee. Thanks for the answer.
Sei grande…..Ghigno di Tacco.
Sentirsi vivi attraverso attacchi di panico, proprio stamattina che ne ho uno pazzesco, daccordo mi sento molto viva, ma anche tanto isolata.
🙂