A Roma siamo in piena campagna per le prossime elezioni regionali.
I muri sono pieni di manifesti, uno sull’altro. A parte le campagne dei due candidati a presidente della Regione, entrambe molto professionali, il resto è una fiera di facce dai sorrisi forzati e inquietanti e di slogan senza senso.
Eccone un piccolo campione:
“La tua energia. La mia voglia di fare.”
“Io ci credo!”
“La tua fiducia al centro del mio impegno.”
“I tuoi diritti. Il mio dovere.”
mi fa piacere averti (ri)trovato. e comunque anche dalle mie parti se ne vedono e sentono parecchie. quando impareranno?
Mi pare che questa, oggettivamente, sarà la campagna elettorale più costosa che si sia mai vista.
Pensa che c’è uno che ha usato il vecchio slogan: “Basta la Parola”(io ho pensato a Falqui, ma lui forse si rivolge agli elettori più giovani)
Più insensati sono e più funzionano:
“Meno tasse per tutti” DOCET!
Baci Nicola.
più che negli slogan senza senso io trovo disgusto nel modo con cui questi vengono proposti…
a Roma l’appiccicare selvaggiamente manifesti ovunque…
a Milano quei faraonici totem in stazione centrale… terribile!
“Chiamami Europa, sarò la tua patria”. E’ dello scorso anno, invitava – ovviamente – a dare il voto alla ex protagonista delle pubblicità Peroni degli anni ’70… “Chiamami Peroni, sarò la tua birra…”
Ma soprattutto mi domando? perche’ mai gli spazi per le affissioni delle campagne elettorali hanno finito per confondersi col mare magnum della pubblicita’?
Un’amica, recentemente trasferitasi a Roma, mi diceva di avere scoperto con sgomento che al “Master in marketing politico” che ha deciso di frequentare, si apprende l’arte del vendere un candidato alla stregua di un comune barattolo di pelati, destinato alla scansia di un supermekato (pare non si faccia cenno al programma e/o agli improbabili obiettivi).
Scelgo di non mi stupirmi, ma nessuno si stupisca allora se in una scheda delle prossime elezioni comparira’ il nome di Sean Penn. In tutta sincerita’ è il volto piu’ espressivo che sia riuscita a scorgere dal finestrino del mio autubus (linea 92) in circonvallazione a Milano.
Rita