Gli ultimi libri
Sul New York Times del 2 aprile scorso è stato pubblicato un articolo molto interessante sul lettering usato in tutta la comunicazione di Barack Obama: To the Letter Born. La sua campagna, secondo Brian Collins, art director intervistato dal quotidiano, è un capolavoro di attenzione e accuratezza visiva. Proprio perché quella di Obama è la prima vera campagna transmediale – che corre sui cellulari, device mobili, siti web, email, social network, iPod, portatili, così come sui media più tradizionali – […]
Il colore è una delle modalità espressive più importanti per ogni comunicatore, anche per chi scrive. Ho appena scoperto Sensational Color, un sito da mettere all’istante tra i Preferiti. C’è tutto: colore nella moda, nella psicologia e nelle diverse culture, nella casa e soprattutto nel business, dal brand al nome, al packaging. Più blog, test per capire qual è il colore indovinato per la nostra azienda, più un sacco di altre cose che non ho ancora esplorato.
Oggi l’inserto domenicale di Repubblica ha chiesto all’ottuagenario ma lucidissimo designer Bob Noorda (il papà del cane a sei zampe dell’Eni e della F di Feltrinelli) di analizzare giocosamente il guazzabuglio dei segnali stradali italiani (vedi le pgg. 8-9). Leggete l’intervista: è una gustosa ed efficacissima lezione sui font e sull’equilibrio tra testo e immagine per chiunque scrive. Tra l’altro, Noorda taglia definitivamente la testa al toro sulla questione dell’uso del TUTTO MAIUSCOLO, che renderebbe più difficile da leggere persino il […]
Mentre i siti e le brochure nostrane ancora pullulano di parole con l’iniziale maiuscola (Cliente, Prodotto, Servizio, Valori, Gennaio…) senza alcuna buona ragione per la loro “capitalizzazione”, il minuscolo viene sempre più visto come una delle chiavi per rendere testi e soprattutto marche più amichevoli e vicine. Esemplare è il caso di Xerox, la più famosa azienda di macchine fotocopiatrici al mondo. Talmente famosa che to xerox in inglese è ormai sinonimo di fotocopiare, come to google di fare ricerche […]
Nei racconti di Munari che accompagnavano la mostra milanese di un paio di post fa, il designer dà delle definizioni semplicissime ma precise come il taglio di un diamante di quattro parole vicine, confinanti e spesso confuse, soprattutto nel mondo della comunicazione. Non sono riuscita ad annotarle, ma le ho ritrovate in rete. Eccole: invenzione produce qualcosa che prima non c’era, ma senza problemi estetici: la cosa inventata deve funzionare bene, ma non deve essere necessariamente bella fantasia permette di […]
“L’uomo di Munari è costretto ad avere mille occhi, sul naso, sulla nuca, sulle spalle, sulle dita, sul sedere…” ha scritto Umberto Eco del nostro più grande designer del novecento. E in effetti passare un paio d’ore tra le creazioni di Bruno Munari, come sono riuscita a fare domenica pomeriggio, significa moltiplicare i punti di vista, avere la sensazione di affondare lo sguardo – come un periscopio – dentro i volumi chiusi delle cose, oltre la superficie dei materiali e gli orizzonti […]
Se fosse possibile mettere un’intestazione, una breve introduzione, una dedica a un post, a quello che sto scrivendo premetterei un foglietto sul quale nel 1925 il pittore catalano Joan Mirò stese una piccola pennellata, un batuffolo azzurro, e sotto scrisse una breve frase: questo è il colore dei miei sogni. Come tanti artisti delle avanguardie del novecento, dai futuristi a Klee, anche Mirò amava mescolare continuamente la parola e l’immagine. Senza alcuna opposizione, senza conflitti, anzi in una pacifica convivenza […]
Un maestro indù mostrò un giorno ai discepoli un foglio di carta con un puntino nero nel mezzo. “Che cosa vedete?”, chiese. Ed essi: “Un punto nero!”. “Come? Nessuno di voi è stato capace di vedere il grande spazio bianco tutt’attorno?” Questa storiella mi è rivenuta in mente leggendo un breve testo scritto dal copy Mauro Mongarli sulla rivista Pythagoras. Il Biancotesto inizia così: “Ci sono momenti nei quali se leggo una rivista vengo preso dal punto di vista del […]