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risali negli anni

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22 Aprile 2014

Non avrei mai pensato che tra le mille cose da fare in questi giorni avrei trovato un’ora e passa per immergermi in una storia avvenuta nel Mississippi tra gli anni 50 e 60 del secolo scorso. Ma questa è esattamente la forza di una buona storia, cioè di una storia “che hai voglia di ascoltare” direbbe Robert McKee. La storia in questione l’ho ascoltata, ma anche letta e guardata; vi ho interagito aprendo vecchi documenti e fogli di giornale ingialliti […]

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24 Aprile 2012

Il saggio, vittima dell’iPad: il titolo dell’articolo di Roberto Casati sull’ultima Domenica del Sole 24 Ore è un po’ iperbolico, ma l’autore è seriamente preoccupato per il destino dei saggi e della qualità della loro scrittura, perché così conclude. Il punto chiave del mio argomento è dunque che l’ecosistema è veramente nuovo: non si tratta di una semplice digitalizzazione di situazioni preesistenti. L’ebook comincia a far breccia e a sostituire il libro cartaceo perché esiste un nuovo contesto, in cui […]

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28 Settembre 2011

Sul Corriere della Sera di oggi Maria Laura Rodotà fa notare che con gli ebook stiamo diventando grandi accumulatori di libri che spesso finiamo per dimenticare o per lasciare a metà, cosa che non succede con la pila di libri sul comodino. In parte ha ragione, ho sperimentato la cosa su di me negli ultimi mesi. I libri sull’iPad non mi guardano, sono io che mi devo ricordare di loro e andarli a cercare. Per i libri non sono mai […]

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23 Agosto 2011

Una volta si deprecava l’abitudine di rovesciare sui siti web i testi scritti per la carta. Contenuti verbosi e lunghissimi definiti shovelware, buttati lì a palate. Non vorrei che con le app si cominciasse a fare la stessa cosa. L’ipad è diverso dalla carta e pure dal pc, perché lo scroll – chiamiamolo così – si può fare in quattro direzioni. Nuovi orizzonti, da sperimentare per gli autori, da esplorare per i lettori. La app del Macro, Museo di Arte […]

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17 Luglio 2011

Ho l’iPad da due settimane e la vera novità – assolutamente inaspettata – è che ho ricominciato a leggere come si deve. “Come si deve” perché, contro i miei desideri e le mie intenzioni, negli ultimi tempi sentivo di leggere in maniera distratta e impaziente. Una cosa che non mi piaceva per niente. Sull’iPad non vedo il libro, non ne sento lo spessore, posso persino ignorare il numero della pagina, non ho più la scusa del carattere troppo piccolo. C’è […]

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2 Luglio 2011

Mi sono comprata l’iPad2 stamattina e non so ancora se sono più affascinata e incuriosita o più spaventata dall’ennesimo effetto “distrazione” cui vado incontro, soprattutto nelle prime fasi di scoperta. È anche per questo che il nuovo studio di Miratech sull’usabilità e la leggibilità dell’iPad ha attirato subito la mia attenzione. La società francese se ne sta occupando da vari mesi e questa volta si concentra sulle differenze tra la tavoletta e il pc nel caso di un processo di […]

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27 Marzo 2011

“Io vorrei anche che le tavolette non fossero smisuratamente larghe, avendo conosciuto il caso di un giovane, del resto studioso, che teneva dei discorsi troppo lunghi, perché egli li misurava dal numero delle righe, e questo difetto, di cui non si era potuto correggere nonostante frequenti richiami, sparì con il cambiamento delle tavolette.” Lo scriveva Quintiliano quasi 2.000 anni fa e le tavolette in questione erano quelle di cera. Lo ricorda oggi Armando Massarenti nella sua rubrica Filosofia minima sul […]

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3 Febbraio 2011

Ieri l’esordio di The Daily di Murdoch. Oggi leggo (via Plume Interactive) che l’azienda francese di Eyetracking Miratech pubblica uno studio in cui confronta la lettura di un quotidiano su carta e su iPad. Ecco i risultati: a parità di tempo, sull’iPad si leggono più articoli, quasi il doppio che su carta si vedono più o meno lo stesso numero di pubblicità l’Pad induce a passare più tempo sulle pagine, ma stanca anche di più. Uno studio precedente di Miratech […]

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27 Gennaio 2010

“La porta d’entrata è sempre il nostro cervello e non è che si allarghi per questo, e la porta d’uscita è la nostra capacità verbale. Il nostro linguaggio non subisce grandi modifiche da una tecnologia come questa, anzi si arricchisce”. E poi, tutte le rivoluzioni tecnologiche dopo un po’ di disorientamento sono diventate ricchezza. Coraggio, non mi pare ci siano motivi di pessimismo, caso mai sono in altre cose”. Tullio De Mauro, impressioni a caldo sull’iPad.

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