Gli ultimi libri
Diario chiude con la doppia pagina Se ne sono andati, Il Foglio ha la colonna Vite Parallele. Il titolo della rubrica sull’ultima pagina dell’Economist è ben più tetro, Obituary, ma vi si leggono storie bellissime di persone note e meno note, raccontate magnificamente in una settantina di righe. Dei capolavori di giornalismo narrativo. Questa settimana la rubrica è dedicata a Kurt Vonnegut, e la storia inizia a Dresda, in una giornata di febbraio del 1945, poco prima del grande incendio… […]
Non so se sia vero che la metà degli italiani ha poesie, manoscritti, sogni di gloria letteraria nel cassetto. Certo è che questi piccoli segreti devono averli davvero in parecchi. Il concorso letterario esce infatti dai siti specialistici, dal mondo di giornali e riviste e diventa un vero strumento di marketing, anche per aziende che con le parole non c’entrano niente (ma è pur vero che le parole c’entrano con tutto). Unica condizione: testi minimali, brevi, brevissimi, quindi (per me, almeno) […]
Sono riuscita a scrivere poco in questi giorni, non per mancanza di idee, ma di tempo. Anzi, di idee me ne sono venute fin troppe. E non per merito mio, ma perché ispirata da letture notevoli. Ho passato un bel po’ di ore in treno e sono quindi riuscita a leggere con calma e per intero due libri splendidi, che parlando di blog, social media e web.2 mi hanno inchiodata come un romanzo. Sono The Corporate Blogging Book di Debbie Weil […]
Tra le motivazioni che più di tre anni fa mi spinsero ad aprire questo blog – talmente tante, ora lo so, che non le conto più – tra le più chiare c’era quella di rompere la corazza di razionalità in cui mi avevano costretto per anni sia il Mestiere di scrivere, sia il mio lavoro in un’azienda di informatica. Razionalità di pensiero, di organizzazione, e anche di linguaggio. Insomma, come scrissi nel mio primo post, dare un po’ di spazio […]
In questi giorni molte storie attraversano la mia vita. Sotto forma di racconti personali e sotto forma di libri. Ci sono le fiabe sonore su cd, con quel ritornello che il mio nipotino ascolta incantato e che mi riporta indietro di tanti anni: identiche le illustrazioni e identico quel “a mille ce n’è (eeee) nel mio cuore di fiabe da narrar, da narrar”. Solo che oggi ad ascoltare la storia di Hansel e Gretel mi vengono francamente i brividi. Eppure […]
Ci sono dei libri che leggo piena di pregiudizi. Dico a me stessa che li leggo per distrarmi. Tra questi quelli delle scrittrici sudamericane, soprattutto cilene, insomma Allende & Co. A dire il vero la famosissima Isabel non la leggo più, non ce la faccio proprio. Ho letto con piacere immenso La casa degli spiriti, uno di quei rari libri che uno scrittore porta per anni e anni nella testa e nel cuore, finché sgorga fuori quasi magicamente. Ho letto […]
Mi è sempre piaciuto condividere con altri la mia passione per le arti figurative. Davanti a un quadro devo aprire bocca e raccontare a chi mi sta vicino quello che so e quello che in quel preciso momento mi evocano le linee, le figure e i colori. Posso fare tutto da sola, tranne andare a una mostra. Ma quando il tuo interlocutore e accompagnatore ha solo tre anni e mezzo – “quasi quattro” precisa lui –, è tutta un’altra storia. […]
Il nastro di asfalto si srotola chilometro dopo chilometro, aprendo memorie, suscitando pensieri, risvegliando immagini e voci. “Tre ore così non ce la faccio” penso. E infilo il cd della poetessa con la voce roca ma i versi soavi. Ascoltando la sua vita dimentico la mia. “Le cose più vere e sorprendenti non vengono quasi mai dalle nostre scelte, ma da ciò che la vita ci impone” sta dicendo mentre mi accorgo di avere voltato dove forse non dovevo. Verso […]
Roma, metropolitana A, ore 13.00. Alla musica dentro i vagoni della metropolitana noi romani ci stiamo abituando. C’è di tutto: gruppi di violinisti tzigani, famigliole intere, ragazzi che nemmeno suonano perché accendono uno strano marchingegno con la musica registrata. A ogni fermata cambiano vagone. Oggi è salito un ragazzino con la fisarmonica, accompagnato da una bambina piccola e bellissima. Uno sguardo intenso da grande, ma alta come un soldo di cacio. Magra magra, con pantaloncini a zampa di elefante e […]
A volte pensiamo che certi temi siano talmente lontani dai nostri interessi che non ci lasciamo nemmeno tentare dalla curiosità. Oppure che siano talmente specialistici da coinvolgere solo un manipolo di studiosi fanatici. Io sono decisamente una di queste persone prevenute. Almeno finché, come mi è successo stamattina, gli steccati dei miei personali interessi vengono buttati giù da qualcuno che ha una sua passione così grande da tirarci dentro anche me, almeno per un po’. Oggi ho affrontato il traffico […]
Ieri sera in treno leggevo le ultime pagine del libro-conversazione tra Arpaia e Sepúlveda. Dopo la letteratura e la politica, lo scrittore cileno parlava del suo rapporto con i diversi paesi in cui si è trovato a vivere e con le diverse lingue in cui parla e legge. Mi sono molto riconosciuta nella sua valutazione della Germania e dei tedeschi, un paese tutto da scoprire e un popolo su cui pesano troppi pregiudizi e luoghi comuni. E mi è piaciuto […]
Il 22 novembre di 40 anni fa, nel tardo pomeriggio, stavo mangiando presto nella cucina di mia nonna. Eravamo tutti intorno al tavolo, tre generazioni. Senza televisione – nelle nostre austere case sarebbe arrivata per scelta solo alla fine degli anni Sessanta –, chiacchierando del più e del meno. Probabilmente tutta la mia attenzione era concentrata sulla pappa. Fu un grido improvviso del mio giovanissimo zio, attaccato alla radiolina con il suo auricolare, a scuotermi e a farmi capire che […]
Quando il primo libro di uno scrittore ci appare compiuto e perfetto, aspettiamo con ansia di leggere ancora qualcosa di lui, ma al tempo stesso ci domandiamo se è possibile andare oltre quella perfezione. Per me è stato così con L’interprete dei malanni, splendida raccolta di racconti dell’angloamericana Jhumpa Lahiri, che con questo primo libro ha vinto il Premio Pulitzer per la Narrativa nel 2000. L’ho letto in italiano, poi l’ho voluto gustare di nuovo in inglese. Racconti sottili di […]
Oggi pomeriggio sono stata a fare una lezione sulla scrittura professionale online all’Università Roma 3, facoltà di Lettere e Filosofia. Sono sempre un po’ imbarazzata in queste circostanze, combattuta tra il desiderio di trasmettere esperienze e entusiasmo per una professione e quello di smitizzare il mondo della comunicazione, circondato da troppi sogni, troppe illusioni, troppo business. Alla fine delle due ore, uno studente si è avvicinato, mi ha detto molto consapevole “Io sono un piccolo editore” e mi ha messo […]
iRoma, 24 settembre 2003, ore 20.45, treno urbano da Piazzale Flaminio verso la periferia nord. Il treno affollatissimo che prendo la mattina è semivuoto. Siamo tutti stanchi, silenziosi e un po’ assonnati. Sale un ragazzo molto dimesso, sporco di cantiere, con uno zaino sulle spalle, e viene a sedersi accanto a me. Ormai riconosco il genere: sono gli uomini dell’est europeo che la mattina salgono sullo stesso treno, appena un po’ più puliti, ma non tanto, e poi scendono per […]
Ho sempre amato i gialli, fin da piccola, quando la Mondadori pubblicava delle serie di polizieschi dedicati ai ragazzi: l’eroina Nancy Drew per le femmine, i Pimlico Boys per i maschi. Chissà se esistono ancora… Sono seguiti Maigret, Poirot, Miss Marple, Pepe Carvalho, naturalmente Montalbano, fino a Kay Scarpetta e al commissario Brunetti. Con questi ultimi due sono decisamente scaduta: tra le autopsie della medichessa legale americana e i luoghi comuni su cui Donna Leon (antipaticissima scrittrice americana residente a […]