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9 Giugno 2010

Ci sono blog che seguo a tratti. Quando nel mio aggregatore si accumulano ormai decine di post, li scorro velocemente tutti insieme. Poco fa l’ho fatto con il blog di Seth Godin, sfiziosetto ma dove raramente trovo qualcosa di utile. Il post del 12 maggio però mi è piaciuto e l’ho tradotto al volo: Frasi, paragrafi e capitoli È incredibilmente facile trovare chi ti riscrive una singola frase, ti rimette l’accento al posto dell’apostrofo o ti fa notare che soggetto […]

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7 Gennaio 2010

dalla Piccola posta di Adriano Sofri sul Foglio 7 gennaio 2010 Cara Concita De Gregorio, ti scrivo da tifoso della tua Unità, e dell’impegno che mette a far tesoro della sua anima femminile. Penso che la candidatura di Emma Bonino nel Lazio sia la miglior occasione per il Pd, e mi auguro che non sia sprecata. Ma naturalmente sono interessato a conoscere qualunque altra candidatura, e per esempio quella della tua collaboratrice Loretta Napoleoni, della quale questo giornale forniva ieri […]

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22 Luglio 2009

Ci deve essere un abisso tra gli speechwriter di Obama e quelli di Sarah Palin. L’ormai ex-governatrice dell’Alaska ha tenuto un discorso di dimissioni giudicato dai media veramente scadente, anche dal punto di vista formale. Vanity Fair ha affidato il testo ai suoi editor e fact checker e poi ha messo online l’impietosa revisione.

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1 Luglio 2009

“Importa tanto un accento?” mi sono chiesta per l’ennesima volta stamattina di fronte all’altissimo livello di sciatteria editoriale raggiunto dall’edizione online di Repubblica. Sarà che ormai appena salto su dalla sedia mi vedo di fronte Andrea Debenedetti (che non conosco e non ho mai visto, quindi lo immagino come un occhialuto professore che sicuramente non è), che mi addita e mi mette senza tante discussioni dalla parte dei neo-crusc. A meravigliarmi non sono tanto i frequenti refusi (certo che nei […]

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9 Giugno 2009

Vero, gentile, necessario. Sono i tre principi su cui, secondo i Sufi, dovrebbe essere incentrata la comunicazione fra le persone. Carol Fisher Saller, autrice di un breve ma necessario manualetto dal titolo The Subversive Copy Editor, si è indubbiamente ispirata a questi principi per formulare le regole che un bravo redattore (e nel mucchio ci mettiamo anche i correttori di traduzioni) dovrebbe seguire. Vero, gentile, necessario: comincia con questa bella triade di aggettivi semplici e quotidiani il post che Beba […]

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23 Maggio 2009

Leggere ad alta voce ci fa riscoprire la fisicità delle parole. Leggere con i polmoni e col diaframma, con la lingua e con le labbra è ben diverso dal leggere con i soli occhi. Il linguaggio diventa una parte del corpo, e forse è per questo che c’è sempre una strana tenerezza, quasi una qualità erotica, in quelle scene di lettura ad alta voce, in compagnia, che incontriamo spesso nei romanzi di fine settecento. Le parole non sono solo parole. […]

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16 Gennaio 2009

L’avevo letta di corsa prima di Natale, e stamattina ci sono tornata sopra, anche per mantenere il buon proposito di dedicare allo studio più tempo di quanto non abbia fatto ultimamente. È la prefazione del libro Getting the words right, 250 pagine su un tema che mi appassiona da sempre, la revisione e l’editing. Mi sono riconosciuta in tutto. Per esempio: Cominciare la giornata lavorativa rileggendo i testi del giorno prima Lo faccio sempre: la notte dà il necessario distacco e […]

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30 Settembre 2008

Detesto i correttori automatici e in fatto di correzioni sono molto all’antica: rileggo e rileggo. Punto. Non avevo ancora resettato Word come si deve sul nuovo pc, ma oggi pomeriggio ho dovuto farlo, e di corsa. Nella mia relazione tutti gli abstract erano diventati astracan.

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2 Febbraio 2008

“Scrivere è umano, fare editing è divino” Lo afferma Stephen King nel ringraziare l’editor del suo On Writing. Se sia proprio divino non lo so. Di sicuro il lavoro di editing sui testi altrui è utilissimo e formativo e non andrebbe mai snobbato, neanche dagli scrittori professionali più esperti. Lontano dai terreni così ambiti della creatività, è il retrobottega dell’artigiano delle parole, il tavolino dell’apprendista. Il luogo migliore dove farsi le ossa, e al quale ogni tanto tornare. Io ci […]

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8 Dicembre 2007

Ricevo spesso email di persone che chiedono come si fa a diventare correttori di bozze e se esistono corsi di preparazione a questo mestiere. Scoraggio sempre tutti, perché io la considero un’attività pesante e snervante. Se scrivi, devi saperla fare, ma non la puoi esercitare da sola. Ci pensavo in questi giorni in cui sto correggendo le bozze di un mio lavoro. Tante pagine, tantissime, già viste e riviste non solo da me. Eppure salta sempre fuori un refuso, un […]

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11 Dicembre 2006

Bellissimo set di simboli per un editing apparentemente fantasioso e peregrino, in realtà utilissimo.

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11 Agosto 2005

“Sub” in inglese, anzi in british English – scopro ora – significa “svolgere il lavoro di copy editor”, quindi The simple subs book, sul quale mi sono rotta la testa negli ultimi dieci minuti, è un manuale di copy editing e il subbed text è il testo revisionato.

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4 Aprile 2005

Oltre a scrivere, in azienda ho sempre fatto tanta attività di editing sui testi altrui. Attività che ho sempre apprezzato molto perché leggere i testi per capire se sono efficaci, correggerli, spesso riscriverli, aiuta moltissimo a scrivere meglio. Aiuta sia a diventare dei bravi editor di se stessi nella indispensabile fase di revisionedi ogni nostro testo, sia a diventare scrittori consapevoli delle proprie scelte testuali. Quando correggiamo noi stessi, ci correggiamo e basta, finché i testi non suonano bene. Ma […]

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2 Dicembre 2003

Ultimamente ho letto vari libri di scrittori che parlano del loro lavoro: Da dove vengono le storie di Kureishi, Lettere a un aspirante romanziere di Vargas Llosa, Il lettore allo specchio di Yehoshua. Ieri mi sono comprata Raccontare, resistere, una lunga conversazione di Bruno Arpaia con Luis Sepúlveda. È un libretto fatto in economia, praticamente senza margini, ma di quelli che puoi stropicciare, leggere in metropolitana, buttarlo in borsa e farci pure le orecchie. Penso che Sepúlveda non sia un […]

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14 Novembre 2003

C’è una parte importante, per me essenziale, del processo della scrittura, cui non sono mai riuscita a dare un nome. È l’insieme delle parole (c’è dentro di tutto, dagli aggettivi agli avverbi, a frasi intere) che mi aiutano a cominciare, a scrivere la prima stesura, e che poi regolarmente butto via in fase di revisione. Fino ad oggi le ho chiamate “le parole-stampelle”, ma c’è un’espressione molto più azzeccata: “l’impalcatura”. Me l’ha suggerita Chip Scanlan, autore di un bellissimo pezzo […]

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9 Novembre 2003

Appartengo alla categoria di editor che se scoprono un refuso si sentono male. Sono una maniaca dei controlli sulla grammatica e su Google. Rileggo e faccio rileggere un testo mille volte, soprattutto quando è destinato alla stampa. L’attuale diffusa disinvoltura nei confronti di apostrofi e accenti non mi consola dei miei errori e non me li fa apparire meno gravi. Non me ne importa niente se persino la Mercedes, nella sua ultima campagna sulla Classe E, uscita su tutti i […]

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1 Novembre 2003

Quella del copy editor è una figura professionale credo non molto o sempre presente nelle redazioni dei giornali italiani, ma che in quelli anglosassoni ha un ruolo importante. È il giornalista che corregge i pezzi, li titola, li lima. Che scrive le didascalie delle figure, che controlla nomi, dati e numeri. Che, soprattutto, rilegge, risistema, riscrive, mettendosi dalla parte del lettore. Io non ho mai lavorato in una redazione giornalistica, ma ho sempre provato una grande simpatia per il copy […]

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