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risali negli anni

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8 Settembre 2009

Attraverso il blog 60 Questions sono approdata al dossier La lecture change, nos cerveaux aussi del mensile francese di divulgazione scientifica Science et Vie. Interamente disponibile online, fa il punto su come stanno cambiando le nostre abitudini di lettura (e il nostro cervello) da quando leggiamo sempre più su schermi grandi e piccoli. Dopo cinquecento anni in cui ci siamo abituati a leggere su un libro, sfogliando pagina dopo pagina, ora il testo dilaga sui supporti più diversi. Il nostro […]

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23 Maggio 2009

Leggere ad alta voce ci fa riscoprire la fisicità delle parole. Leggere con i polmoni e col diaframma, con la lingua e con le labbra è ben diverso dal leggere con i soli occhi. Il linguaggio diventa una parte del corpo, e forse è per questo che c’è sempre una strana tenerezza, quasi una qualità erotica, in quelle scene di lettura ad alta voce, in compagnia, che incontriamo spesso nei romanzi di fine settecento. Le parole non sono solo parole. […]

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9 Marzo 2009

In una delle sue ultime Alertbox Jakob Nielsen torna sulla scrittura: Write for reuse. Niente di particolarmente nuovo, ma richiama attenzioni e buone abitudini spesso ancora ignorate o disattese, per cui vale la pena approfittare del suo articolo per ricordarle. Primo: sul web non c’è un unico modo di leggere, ma almeno quattro: lettura lineare, più o meno dalla prima parola all’ultima esplorazione della pagina per valutare se ci interessa esplorazione della pagina per individuare una sola informazione specifica spiluccamento […]

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7 Gennaio 2008

Il numero a cavallo dell’anno di Internazionale si intitola Storie e raccoglie gli scritti di alcune scrittrici di tutto il mondo, con bellissime illustrazioni come è nella tradizione della rivista. Siccome sono storie che si possono leggere tutto l’anno, non l’avevo ancora sfogliato. Se lo segnalo ora, è soprattutto perché contiene la traduzione italiana di un saggio molto bello di Zadie Smith sulla scrittura e la lettura che avevo già leggiucchiato sul Guardian mesi fa: Fail better, che si ispira […]

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8 Ottobre 2007

Lo sospettavo, ma ora ne ho la certezza: Anobii è una droga. E infatti finora mi ero tenuta ben alla larga dal social network libresco. Poi ho visto le librerie di persone che mi piacciono e non ho resistito. Ci sono cascata dentro calzata e vestita e così – solo per provare e per sfizio, mi sono detta – ho inserito una trentina di libri, tra cui i miei ultimi acquisti. E’ solo una minima parte dei miei libri sulla […]

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18 Maggio 2007

Mi è sempre piaciuto viaggiare in treno, ma adesso considero quelle ore un tempo incantato e sospeso, che posso dedicare unicamente alla lettura. Ieri e l’altro ieri ho deciso finalmente di sottrarmi al multitasking ferroviario e di lasciare a casa il mio pur leggero e sottilissimo portatile. Mi sono così letta e goduta per intero L’ultima copia del New York Times, di Vittorio Sabadin. Un libro che appartiene a quella categoria che non ti racconta cose inedite e non ti […]

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29 Marzo 2007

Ieri a Washington sono stati presentati i primi risultati di Eyetrack07, la ricerca che il famoso Poynter Institute realizza ogni due anni circa per studiare come si leggono i giornali di carta e online e come evolvono nel tempo le abitudini di lettura. Risultati preziosi per chi scrive e comunica sul web, anche se si tratta solo di anticipazioni, perché la pubblicazione dell’intera ricerca è prevista per giugno. Ecco le principali novità: si legge molto testo, e più sul web […]

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10 Febbraio 2007

Nelle tre settimane passate ho tenuto una serie di incontri sulla scrittura ai maturandi delle scuole milanesi, organizzati dal BocconiLab, il servizio di orientamento dell’università. È una cosa che faccio ormai da due anni, con l’obiettivo di aiutarli ad affrontare da “professionisti della scrittura” la prova di italiano alla maturità e al tempo stesso di far capire o intravedere loro quanto sarà importante la scrittura nel loro futuro. Quest’anno ho iniziato mostrando blog non di ragazzini, ma di stimati e arrivati […]

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5 Ottobre 2006

Leggere non dà soltanto soddisfazione a chi ne ha la passione; non è solo espediente per i tempi dell’insonnia; e non è solo imparare, pur considerando che “se ne ha sempre bisogno”. Leggere è, in certo modo, diventare “signori” del tempo: una giornata arrivata a sera, tutta presa da occupazioni, affanni, corse e affetti, o inconcludente e dispersiva, può trovare riscatto, respiro, piacere in un tempo “libero”, “signore” appunto, in cui trovare distensivamente e simbolicamente tutto il senso e il […]

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18 Novembre 2004

La Repubblica sta per lanciare il suo Almanacco dei Libri, che uscirà da dopodomani tutti i sabati. Una bella concorrenza allo storico Tuttolibri della Stampa. Per questo, ieri la pagina della cultura ospitava una lunga intervista a Daniel Pennac, che in realtà non diceva qualcosa di molto diverso da quanto abbiamo tutti letto nel suo libretto Come un romanzosui diritti del lettore. Oggi la stessa pagina è più interessante e originale, con l’articolo Quel gesto chiamato leggere a firma di […]

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21 Settembre 2004

La lettrice prende tutti i giorni la metropolitana per andare al lavoro. Un tragitto breve, che le piace, perché per una mezz’oretta osserva un po’ di mondo prima di sedersi a scrivere davanti a un pc. Ha sempre un libro nello zaino, possibilmente piccolo e non troppo prezioso, perché ci fa rapidamente le orecchiette quando deve scendere di corsa. Ieri ha creduto per un attimo di avere le allucinazioni, perché alla fermata piena di turisti che cercano la strada per […]

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25 Agosto 2004

L’Economist di questa settimana lo ha detto chiaro e tondo. I libri sul tema business sono quasi tutti orrendi, noiosi, senza un’idea forte, praticamente inutili. La formula è ormai standard: frasi brevi, liste puntate a più non posso, stili diversi che rispecchiano l’effetto collage dato dalla quantità di autori diversi, linguaggio tra il powerpoint e la relazione di un consulente, caratteri tipografici aggressivi, aneddoti e storielle di ogni tipo e nei titoli, possibilmente almeno un animale e un numero. Gorilla, […]

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5 Aprile 2004

L’usabilità va bene, la funzionalità pure, ma il web sognato dal guru dublinese Gerry McGovern si va scarnificando un po’troppo. L’ideale è Google, da applicare ovunque: puri servizi e pure informazioni, senza fronzoli, colori inutili, virgole di troppo. Solo core content, niente di più, guai a distrarre il povero “tunnel reader” dalla sua traiettoria dritta e mirata. Come Mondrian, che partì dagli alberi rosa fioriti di pesco per arrivare alla griglia di linee nere e colori primari. La chiusa del […]

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