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risali negli anni

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19 Aprile 2012

Vi ho già raccontato di Brandwashed, l’ultimo libro del guru del marketing Martin Lindstrom. Se vi interessa un assaggio, leggete la lunga intervista che ha rilasciato a brandchannel.com. In fondo ci trovate anche le 10 nuove linee guida etiche per le aziende nell’età dei social media. La 10 mi piace moltissimo e mi accingo ad applicarla in un paio di lavori testuali che ho di fronte: Non nascondete o complicate le condizioni o i termini legali in fondo agli annunci, […]

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27 Dicembre 2011

È buffo come molti enti pubblici, che pur si impegnano a comunicare in modo più trasparente e diretto con il cliente, fatichino ad abbandonare il linguaggio che hanno usato per decenni e a sintonizzarsi su nuovi strumenti, tempi e modalità di lettura. Stamattina ho ricevuto questa email dall’azienda municipalizzata del trasporto, anzi dal suo direttore che la firma: Gentile Cliente, ci eravamo lasciati con un’ipotesi di riattivazione del Servizio Pagososta entro il mese dicembre. Non ce l’abbiamo fatta. Stiamo ancora […]

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3 Novembre 2011

Ieri nel suo blog Visual Communication Elena Veronesi ci ricorda quanto siano importanti in un sito web le prime parole, che hanno il compito è di agganciare la nostra attenzione. Le ricerche di Jakob Nielsen confermano che non dovremmo mai “sprecare” l’incipit con premesse, lungaggini, ovvietà e banalità. Questo però è vero anche sulla carta, dove siamo meno inclini alle innovazioni. Stiamo diventando lettori un po’ diversi, e la nostra attitudine all’esplorazione veloce prima di dedicarci alla lettura vera e propria ce […]

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16 Ottobre 2011

Oggi la parola del giorno Zanichelli in realtà sono quattro: succitato, suddetto, summenzionato, sullodato. Aggettivi che appartengono al linguaggio burocratico e che ormai tutti i manuali di semplificazione del linguaggio amministrativo consigliano di non usare. Io li ho messi ormai da anni nella mia black list. Gli aggettivi che ci rimandano in su non sono solo brutti e pesanti, ma compromettono la leggibilità di un testo. Il povero lettore si deve fermare, rileggere e tornare su alla ricerca del succitato. […]

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7 Ottobre 2011

La semplificazione del linguaggio amministrativo ha fatto un lungo cammino in questi anni, ma spesso ci si ferma dove cominciano aspetti e temi legali. Lì improvvisamente sembra tutto intoccabile, e non solo nelle amministrazioni ma anche nelle aziende. Eppure nel mondo anglosassone il Legal Plain Language è un tema all’attenzione da anni. E da anni io sono abbonata a una ricca newsletter australiana che tratta questi temi. L’ultima segnalava il Better Information Handbook, recentissimo manuale di comunicazione dei temi legali […]

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17 Agosto 2011

L’obiezione principale all’adozione dei principi di base del Plain Language (il linguaggio semplice e chiaro), nelle amministrazioni pubbliche come nelle aziende, è la perdita di precisione perché gran parte dei costrutti sintattici e del lessico derivano dal linguaggio legale, considerato sempre il massimo della garanzia in fatto di accuratezza. Eppure proprio un professore di diritto, Alfredo Fioritto, nel suo Manuale di stile dei documenti amministrativi è chiarissimo al riguardo: “In qualunque tipo di testo giuridico, atto amministrativo, legge, contratto o […]

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4 Luglio 2011

Stavo per buttare via l’email arrivata da Dropbox quando nell’anteprima poche parole hanno attirato la mia attenzione: We did this to make our policies easier to read and understand. Ho aperto e letto un messaggio sintetico e garbato che annuncia la riscrittura delle policy in occasione di alcuni cambiamenti. Tre link portano al post sul blog, invitano a dare feedback e a leggersi comunque i documenti. Il post è leggero, amichevole e preciso, un esempio che dimostra ancora una volta […]

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28 Giugno 2011

Amo molto viaggiare in treno ma come tutti sono ormai rassegnata al fatto di ricevere le informazioni in un linguaggio assurdo, fatto di “termine corsa del treno”, “servizi di controlleria”, “prodotti di caffetteria”, “effetti personali”, “benvenuti a bordo dei propri treni”. Ero però convinta che si trattasse di tipico vizio italico e a ogni tirata del capotreno dall’altoparlante gracchiante mi ritrovavo anche io a sospirare: “L’inglese sì che è più asciutto… dicono le stesse cose con metà delle parole, e […]

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20 Giugno 2011

Martedì scorso l’ABI (Associazione Bancaria Italiana) e il CeSPI (Centro Studi Politiche Internazionali) hanno presentato una ricerca sulla “cittadinanza economica” dei migranti e Benvenuto in banca, una brochure in sei lingue per illustrare agli stranieri che vivono e lavorano in Italia i servizi bancari più adatti a loro (scaricabile dal sito dell’ABI). La ricerca conferma il buon livello di scolarizzazione dei migranti, simile a quello degli italiani, e la loro vivacità imprenditoriale, e fornisce parecchi dati che non mi aspettavo. Per esempio, che su […]

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4 Aprile 2011

Ho appena tirato un sospiro di sollievo: il pagamento dei contributi della colf sul sito dell’INPS “è avvenuto con successo”. Se sono stata col fiato sospeso è perché di barriere verbali ne ho trovate parecchie e in alcune pagine ho dovuto rileggere più e più volte gli esili testi per capire bene cosa volessero dire. pificazioneIl servizio lo uso da un bel po’, ma negli ultimi tempi è stato rinnovato sia nell’interfaccia sia nella sostanza. Qualche giorno fa mi è […]

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8 Marzo 2011

La manomissione delle parole è un bel libretto piuttosto ineguale. Gianrico Carofiglio dà decisamente il meglio di sé quando si muove nel suo campo, quello del diritto, e devo dire che ho trovato molto più affascinante la manomissione della parola “lodo” piuttosto che quella di “scelta” o bellezza”. E così ho particolarmente apprezzato l’ultimo capitolo, Le parole del diritto. Forse perché l’oscurità del linguaggio dei giuristi, e la pretesa della sua legittimità, si sono riversate a cascata sul linguaggio amministrativo […]

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14 Febbraio 2011

Un testo è chiaro se i suoi contenuti informativi sono ben riconoscibili e interpretabili da parte del destinatario e se la loro concatenazione logica rispetta uno sviluppo coerente e graduale rispetto alle conoscenze pregresse del destinatario e alle sue aspettative di conoscenza dell’argomento trattato. Un testo è preciso se le parole usate e le connessioni logiche tra le frasi risultano univoche ed esplicite. La vaghezza e l’ambiguità lessicali, infatti, favoriscono incertezze nell’interpretazione del testo, e connettivi frasali troppo lunghi, arcaici […]

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29 Ottobre 2010

Attraverso il blog Writing Matters ho scoperto lo stupefacente Toolkit for making written material clear and effective di Medicare e Medicaid, cioè i due programmi di assistenza sanitaria pubblica degli Stati Uniti. Non ho usato alla leggera l’iperbolico aggettivo. Il Toolkit è in realtà una vera cattedrale editoriale che copre tutti gli aspetti della comunicazione scritta al pubblico dei due servizi, cioè milioni di persone, in gran parte povere, malate, anziane, poco alfabetizzate. Dà indicazioni su come scrivere brochure, lettere, […]

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6 Settembre 2010

Qualche mese fa il Comune di Roma mi aveva mandato un avviso di pagamento per un omesso pagamento ICI del 2004. Io avevo pagato e il bollettino postale lo confermava. Ho chiamato il numero verde e una gentilissima impiegata mi ha spiegato come stavano le cose, mi ha assicurato che non dovevo preoccuparmi, ma solo inviare il bollettino. Anzi, potevo farlo anche subito per email. Così ho fatto, ricevendo persino la conferma, chiarissima, nel giro di pochi minuti. Da non […]

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15 Giugno 2010

A Plain English Handbook How to create clear SEC disclosure documents è un testo che consiglio sempre a chi desidera scrivere in modo più chiaro, preciso e leggibile, soprattutto quando il tema è complesso. La Security and Exchange Commission (SEC) è la Consob statunitense e la chiarezza dei documenti è un elemento essenziale per gli investitori. Nel 1998, vera antesignana, ha elaborato e poi messo in rete a disposizione di tutti questo eccezionale manuale di 80 pagine.sem Il Plain English […]

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23 Maggio 2010

Negli ultimi due anni ho molto lavorato alla semplificazione e alla comunicazione di testi giuridici o su temi giuridici. Con molta apprensione all’inizio, dato che il mio background di studi è del tutto diverso, poi con sempre maggiore dimestichezza e anche con gusto. Non saranno lavori “creativi” nel senso corrente del termine (e qui Annamaria Testa avrebbe un sacco di cose da dirci, ma possiamo leggere il suo ultimo libro), eppure a me hanno insegnato tantissimo sul piano della precisione […]

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29 Marzo 2010

Io le chiamo le “frasi cornice”. Sono le frasette introduttive rituali che nei testi delle aziende e delle amministrazioni spesso aprono i capoversi. Incorniciano le informazioni più importanti e tolgono loro evidenza, perché la nostra attenzione è massima per le prime parole. Un’attenzione che così in qualche modo va sprecata. Se si tagliano le frasi-cornice in fase di revisione, al contenuto non succede nulla. Anzi. Fate la prova. Ecco un piccolo repertorio dai miei lavori di editing di questi giorni: […]

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1 Marzo 2010

Per una presentazione che devo fare domani ho ripercorso stamattina il cammino della semplificazione del linguaggio amministrativo in Italia e ho messo in fila i libri dedicati a questo tema. Ne mancava uno, il primo. Ho cercato parecchio nei menadri delle mie librerie e alla fine l’ho trovato con un gran senso di sollievo: il Codice di Stile delle comunicazioni scritte ad uso delle amministrazioni pubbliche.Un libro cui tengo molto sia perché mi aprì un mondo e mi permise di […]

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4 Febbraio 2010

Lo sapevo già, ma nel primo capitolo del Manuale di stile dei documenti amministrativi di Alfredo Fioritto è scritto con chiarezza cristallina: Qualunque tipo di testo giuridico, atto amministrativo, legge, contratto o sentenza che sia, le parole del diritto, cioè i concetti necessari ed essenziali del diritto, variano tra i 2,5 e il 4%. I dati coincidono e le percentuali sono analoghe nei diversi paesi: questo vuol dire che, in un testo a carattere giuridico, su 100 parole soltanto 3 […]

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31 Agosto 2009

Ieri la Stazione Centrale di Milano era un vero bivacco e dopo un po’ ho capito perché: la stazione è in ristrutturazione, le sale d’aspetto erano chiuse (tranne il Club Eurostar), i due unici sordidi baretti non offrivano neanche un posto a sedere. Nel weekend con bollino rosso, quello del grande rientro, solo poche e scomodissime panche nella stazione della seconda città italiana. In compenso le parole sul cartellone che sbarrava la sala d’attesa erano davvero tante, complicate, in gran […]

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