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“Se tutto può diventare banale, tutto può ridiventare meraviglioso. Che cos’è il banale se non il meraviglioso fatto decadere dall’abitudine?” Aveva proprio ragione Gyula Halász, il fotografo ungherese che volle farsi francese e che conosciamo con lo pseudonimo di Brassaï, ma per trasformare il banale in meraviglioso ci voleva un occhio come il suo. La mostra che lo celebra a Milano a Palazzo Morando è piena di queste meravigliose trasformazioni, 260 per l’esattezza, quante sono le foto di Brassaï. Pour […]