Gli ultimi libri
Never use a metaphor, simile or other figure of speech which you are used to seeing in print. Never use a long word where a short one will do. If it possible to cut out a word, cut it out. Never use the passive when you can use the active. Never use a foreign phrase, a scientific word or a jargon word if you can think of an everyday English equivalent. Break any of these rules sooner than say anything […]
La prossima settimana (lunedì 29 settembre) partecipo alla presentazione del libro di Eloisa Mondoblog alla libreria Mel di Roma: penso sia per questo che in questi giorni mi capita spesso di pensare al senso e alla funzione del blog. Non in generale, ma per me. Stasera, dopo aver incrociato per un lunghissimo istante gli occhi color del mare di Amos Oz, mi sono data una delle tante risposte. Sono uscita dalla libreria Feltrinelli e mi sono detta: “Arrivo a casa […]
Ieri, 28 agosto, ricorreva il quarantennale del discorso I have a dream, che Martin Luther King pronunciò sulla scalinata del Lincoln Memorial a Washington. La BBC ha dedicato all’anniversario un bel dossier, in cui potete rileggere il discorso per intero. Discorso che viene citato e studiato in tutte le facoltà e le scuole di comunicazione americane, soprattutto per mostrare ed esemplificare il valore della ripetizione nella redazione dei discorsi: I have a dream… Let freedom ring…
Maria Emanuela Piemontese ci segnala l’uscita del numero giugno-luglio di dueparole, il giornale di facile lettura per i “lettori dimenticati”. Come sempre, politica, attualità, sport, cultura con articoli dal linguaggio semplice e accessibile davvero a tutti. Nella sezione Cultura, diversi articoli su Don Milani, brevi ma utilissimi per richiamare la vita e l’opera del prete insegnante di Barbiana. Rubo a dueparole una sua bellissima citazione: “Sono otto anni che faccio scuola ai contadini e agli operai e ho lasciato ormai […]
Martedì sera spiaccicata contro una ringhiera, ieri sera mi ritaglio un piccolo spazio in una pedana rialzata, in mezzo a migliaia di altre persone che da due ore sono lì ad aspettare Paul Auster. Arrivo all’ultimo momento, parcheggio il motorino e corro su per le scale a cercare il posticino conservato per me. Solo il tempo di due chiacchiere, poi il buio e il silenzio scendono su Massenzio. Mentre aspetto le parole e le note, mi accorgo di cosa ho […]