Gli ultimi libri
L’avevo detto che mancava ancora un piccolo post sulle lezioni tratte da The Sense of Style di Steven Pinker. Il tema sembra uno di quelli di lana caprina: i connettivi, cioè le paroline che permettono di collegare un periodo con l’altro in un testo coerente e coeso. Il testo coerente – scrive Pinker – è quello in cui il lettore sa sempre quale relazione c’è tra periodo e il successivo e può seguire agevolmente il ragionamento dell’autore. I libri di […]
Stamattina almeno per un po’ sono riuscita a seguire su Twitter l’evento dedicato al webmarketing BE-Wizard!, quest’anno all’insegna del H2H, cioè human-to-human. E mentre nella mia timeline scorrevano cose come umanizzare il brand, be authentic!, the human side of communication, semplicity, empathy, scrivere storie, non testi!, umanizzare il brand, i più grandi umanisti di sempre… mi arriva come un pugno nello stomaco la risposta alla mia richiesta di assistenza di Trenitalia di almeno venti giorni fa. Non me ne ricordavo […]
The Sense of Style di Steven Pinker sarà pure una mattonata, ma è stata la mia lettura decisiva del 2014 e ancora continuo a piluccare indicazioni utilissime, non tanto per il cosa scrivere o non scrivere, ma soprattutto per i suoi perché. Io istintivamente tendo a eliminare dai miei testi e da quelli che scrivo per i clienti gli avverbi che intensificano la quantità: molto, estremamente, altamente. Scrivendo testi promozionali è facilissimo lasciarseli scappare, ma rassicurano soprattutto chi scrive. Ben […]
In The Sense of Style Steven Pinker non dice cose nuovissime – io ho avuto soprattutto conferme di intuizioni e pratiche cui negli anni ero arrivata da sola –, ma da scienziato del linguaggio ti spiega molto bene perché devi scrivere in un modo e non in un altro e ti mostra moltissimi esempi. Il quarto capitolo è dedicato alla sintassi, “il codice che traduce una rete di relazioni concettuali nella nostra testa in un prima-e-dopo sulle nostre bocche o […]
Tutto parte dalla frase, ma è buffo che l’attenzione maniacale alla frase, alla sua lunghezza, al suo ritmo, all’ordine delle parole, ti arrivi solo dopo molti anni. Un ritorno alle origini dopo aver girato intorno al testo in lungo e in largo. “Scrivere frasi brevi” è una sorta di imperativo per le scritture professionali. Lo leggi in tutti i manuali, lo certifica l’indice di leggibilità: più le frasi sono brevi, più il testo è leggibile. In più, ora ci sono […]
Lungo tutto il suo librone The Sense of Style, Steven Pinker ci invita a pensare alla scrittura come a una conversazione in cui l’autore sceglie le parole per suscitare visioni nella mente del lettore. Se invece di imparare regole fisse, che spesso è necessario infrangere, quando scriviamo pensiamo piuttosto a intavolare questa conversazione, molte buone scelte e comportamenti vengono da sé. Per esempio la scelta di parole concrete e vivide, tanto più quando ci occupiamo di temi alti e astratti. Tra le […]
The Sense of Style di Steven Pinker è uscito ieri, preceduto da un notevole battage sui media anglosassoni. Si capisce: l’estroso e riccioluto psicologo del linguaggio di Harvard è una vera star. Le interviste dei giorni scorsi mi avevano molto incuriosita e così il sottotitolo del libro: The Thinking Person’s Guide to Writing in the 21st Century. L’ho prenotato e ieri mattina è puntualmente comparso sul mio Kindle. Ho cominciato a leggere le quasi 400 pagine e non ho più smesso. […]
iL’unico giornale per il quale ormai vado in edicola è il Sole 24 Ore la domenica perché il suo inserto cultura rimane imbattibile per ricchezza di temi, vivacità di opinioni, scritture di altissimo livello (quanti esempi ne ho tratto per Lavoro, dunque scrivo!). Non sempre tutto mi interessa e in genere scelgo solo quello che mi attira. Il numero di ieri, invece, era un tale concentrato di belle cose che ci ho passato buona parte del pomeriggio, saltando dal jazz come emblema della […]
Ho lavorato gran parte della mattina alla semplificazione di un modulo contrattuale. Due sole pagine, ma un vero campo di battaglia. Sapevo già che avrei dovuto togliere molte parole superflue (ivi comprese, la presente dichiarazione, le polizze suddette, ostativo, relativo a, pari a…) per far posto a elenchi puntati e ingrandire le terribili “small print”. Il tutto senza dilagare a pagina 3 e facendo “vedere” la trasparenza dell’azienda. Però la cosa che mi ha dato più soddisfazione è avere dimensionato […]
Piramide rovesciata. clessidra, diamante… sono tanti i modelli che si possono adottare per ordinare le informazioni in un testo. In Lavoro, dunque scrivo! ho giocato con qualcuno di loro, ma ultimamente mi diverto a scoprirli anche all’interno di una piccola porzione di testo, magari un solo capoverso. Nei testi altrui, e qualche volta anche nei miei, dopo averli scritti di getto. Un testo è sempre una piccola architettura percorribile, ma le sue forme – così come quella delle case – […]
Sarà perché sono laureata in storia dell’arte e l’interesse per le immagini è arrivato ben prima di quello per le parole o sarà perché oggi tutto è immagine (anche il testo!), ma do sempre una grandissima importanza all’aspetto visivo, anche di un avviso, anche di una paginetta semplice semplice. Non credo che un buon aspetto salvi un testo scadente, ma di sicuro esalta moltissimo un testo già buono. E non sto parlando di chissà quali soluzioni grafiche, che non sono […]
Lo tenevo lì, questo tweet della Guida di stile dell’Economist, pronto per un post che ho rimandato di giorno in giorno e poi di settimana in settimana. È stato un periodo densissimo di lavoro, in cui mi sono dovuta concentrare sul fare lasciando da parte il leggere, navigare e riflettere, dai quali nascono sempre i post di questo blog. Poi una piccola vacanza in cui ho scelto di disconnettermi completamente, come faccio ogni tanto. Ma sia le attività professionali – tante […]
We live today not in the digital, not in the physical, but in the kind of minestrone that our mind makes of the two. Mi piace molto questa affermazione di Paola Antonelli, direttrice del dipartimento di Ricerca e Sviluppo del MoMA, e ne ho fatto una slide che uso molto spesso. È proprio vero: la mente è una sola, che legga sulla carta, sullo schermo di un pc, di un tablet o di uno smartphone. Passa da un medium all’altro […]
Sulla prima pagina di poynter.org Roy Peter Clark celebra oggi il 450° compleanno di William Shakespeare esaminando in un lungo post una sola frase, tratta dal Macbeth: The Queen, my Lord, is Dead. annuncia un messaggero a Macbeth. Una frase che, in sole sei parole, può insegnarci tantissimo. Ecco la piccola grande lezione. Shakespeare, scrive il più famoso docente di scrittura degli Stati Uniti, avrebbe potuto scriverla anche in altri modi: The Queen is dead, my lord.My lord, the Queen […]
I post quotidiani di Seth Godin sono quasi sempre stringatissimi, ma efficaci. Quello di ieri parlava di parole: They’re your words, choose them. Hai visto i cartelli: NON SI ACCETTANO CARTE DI CREDITO SI DECLINA OGNI RESPONSABILITÀ PER OGGETTI SMARRITI O RUBATI USO DEL BAGNO RISERVATO ESCLUSIVAMENTE AI CLIENTI Lo sai? Non sta scritto da nessuna parte che i cartelli di informazione al pubblico debbano farci apparire come rigidi rompiscatole: Per contenere i prezzi il più possibile, accettiamo solo contante. La […]
Quando oggi ho intercettato il nuovo libro di Nancy Duarte, mi sono precipitata su duarte.com, dove ho avuto la bella sorpresa di poterlo scaricare subito, e gratuitamente. Ma la vera sorpresa è stato il tema, tra i più attuali in tutte le organizzazioni: come creare presentazioni fatte non per essere di supporto a un oratore, ma per “girare” come documento autonomo? Da almeno dieci anni persone come Nancy Duarte e Garr Reynolds ci invitano a non riempire le slide di […]
Twittava così qualche giorno fa la mia amica architetta delle informazioni Cristina Lavazza alla fine di un laboratorio di scrittura, condividendo un interessantissimo articolo di Fast Company dedicato proprio al più negletto degli stili del carattere oggi nel web: il corsivo. Lo spunto è il nuovo sito del New York Times, che riporta in auge il corsivo dopo almeno due decenni di vero bistrattamento. In home page i titoli che appaiono a sinistra sono in grassetto corsivo. Perché? Perché si […]
L’Atlantic Il New Yorker, che ha dedicato loro un articolo a dicembre (A list of reasons why our brains love lists), definisce le liste un “formato venerabile”. In effetti lo sono, anzi sono forse il formato testuale più antico, visto che i primi testi che conosciamo registravano cosa entrava e usciva da un magazzino. Oggi è uno dei formati più di successo per confezionare contenuti sul web, fin troppo direi. E lo dice una che le liste le ama moltissimo, […]
I ritmi e i temi di questo blog seguono quelli della mia vita, del mio lavoro, delle mie letture. Leggere, ahimè, ho letto pochissimo in questo mese di novembre che sta per chiudersi. Scorrere Twitter la sera è il massimo che ho potuto fare per capire cosa succedeva nell’universo mondo e non perdermi cose importanti. Ho passato molto tempo nelle aule impegnata in laboratori di scrittura su testi complessi da “tradurre” in un linguaggio più naturale e chiaro, ma autorevole […]
Fastweb mi ha appena riconnessa col mondo e posso tornare a postare con comodità. Il sospiro di sollievo l’ho tirato riaccendendo il telefono mentre ero ancora in centro: La informiamo che a seguito di verifiche tecniche il problema da lei segnalato è stato risolto. Verrà contattato a breve per confermare il funzionamento. Grazie. Apprezzabile essere avvertiti, ma il tono superburocratico mi ha fatto ridere. A cosa è dovuto? Sicuramente a la informiamo (ovvio, mi state scrivendo), sicuramente a a seguito […]