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risali negli anni

2 Gennaio 2021

2021: tre letture propiziatorie

Strampalato: il mio 2020 posso definirlo così. Strampalato, ma alla fine bello e appagante. Mi sono spaventata, soprattutto all’inizio, ho patito, ma ho anche tanto scoperto e tanto imparato.

Strappata improvvisamente all’aula, dove mi muovo perfettamente a mio agio, ho dovuto reinventare, riprendere misure, camminare con attenzione per schivare i vetri e non farmi male. La formazione online richiede tutt’altri tempi di progettazione, si diluisce in sessioni più brevi, ti obbliga a stare ferma ─ io che non so parlare e insegnare se non camminando e gesticolando.

Lo dico sempre: sono una che dà il meglio di sé nei momenti difficili, perché mi danno la sveglia, mi tirano fuori dal torpore e dai soliti binari in cui mi adagio quando tutto va bene. Alla fine, sono contenta di essere stata messa alla prova. Così è stato anche questa volta.

Anzi, ho fatto e visto cose che in condizioni normali mai avrei fatto e nemmeno intravisto. La più importante è stata Designer in gioco, il velocissimo e allegrissimo frutto del lockdown. Mi ha regalato la gioia del fare insieme, il sostegno dell’amicizia, il gusto di impegnarmi in qualcosa per puro piacere eppure serissimamente. Dopo, tutto è stato diverso: il gioco si è insinuato ovunque, mi ha regalato nuovi sguardi e molta spavalderia. Le ultime mie formazioni di dicembre, in un gruppo IT e in una banca, sono state in gran parte ludiche e hanno funzionato alla grande. Allontanati dal cosa, gioca con gli estremi (come ho imparato dal Design Thinking) e riscoprirai il come, che nella scrittura professionale è tutto.

Intanto ho dedicato il passaggio dell’anno ai libri. Ve ne propongo tre, scritti da persone che conosco e stimo. Sono diversissimi, ma vi ho trovato tante risonanze, sia tra loro, sia con le mie scoperte ed esperienze dell’anno strampalato. Sono stati tutti scritti nel 2020: mi hanno ispirata molto e sono felice di averli letti proprio ora, prima di ricominciare.

Giovanna Cosenza Cerchi di capire, prof. Un dialogo tra generazioni. Enrico Damiani Editore.

Giovanna Cosenza non è solo una delle più brave e audaci studiose di comunicazione che abbiamo, ma una di quelle prof. che tutti vorrebbero avere o avere incontrato nel proprio corso di studi.

In questo libro è studiosa e affabulatrice insieme. Nel suo studio alla facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Bologna vediamo sfilare studentesse e studenti di tutti i tipi. Con il loro carico di aspettative, paure, ingenuità, incoscienze, desideri, frustrazioni. La prof. ascolta, li fa parlare, consiglia, comprende, qualche volta bacchetta. Loro parlano e scrivono come fiumi in piena, noi ridiamo, sorridiamo, ci commuoviamo, riflettiamo, qualche volta ci arrabbiamo.

La prof. contrappunta i suoi racconti con osservazioni e dati. Tanti, precisi, aggiornati, per farci andare oltre le apparenze e gli stereotipi sui ragazzi di oggi. D’altra parte la dedica è “A chi non rinuncia mai a capire”.

Il libro comincia con una ventiseienne che confessa di sentirsi inesorabilmente vecchia e si conclude con la visione di un girotondo danzante tra generazioni degno del miglior Nanni Moretti. La chiave per salvarci tutti è quella del sottotitolo del libro: età che si parlano, anzi che si mescolano:

Non ho mai sopportato gli steccati generazionali. Per intenderci: il fatto che ventenni frequentino solo ventenni, i bambini solo amichetti della stessa età, i settantenni altri settantenni. Per me un ragazzino di dieci anni dovrebbe divertirsi anche col nonno, oltre che con i coetanei, andare al cinema con il vicino di casa ventenne e sfidare ai videogiochi la madre quarantenne. Più ci si mescola, più si cresce. Da zero a cent’anni.

Roberto Battaglia Startupper in azienda. Liberare il potenziale imprenditoriale nascosto nelle organizzazioni. Egea Editrice

Anche in azienda ci si salva e si cresce contaminandosi. Anche in un’organizzazione altamente strutturata e regolamentata quale è una banca. Roberto Battaglia, che guida la Direzione del Personale della Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo, ci racconta come.

Non ho scelto a caso il verbo “raccontare”. Non vi spaventi il ruolo dell’autore, la copertina austera e che a pubblicare il libro sia la casa editrice della Bocconi. Le quasi 300 pagine sono il racconto di un’avventura appassionante e la risposta alla domanda: come fare perché un’azienda “scateni” nei suoi dipendenti spirito di iniziativa, visioni, audacia, tenacia, propensione al rischio e apprendimento dagli errori che sono propri degli startupper? come trasformarli in valore per loro, l’azienda, i clienti?

Prima di tutto facendo spazio agli “irrequieti” e alla “intelligenza che si diverte fuori di qui”, offrendo loro una “stanza dei giochi” dentro l’azienda. Quanto appassionanti, ma anche seri e impegnativi siano quei giochi lo si scopre lungo tutto il libro, che è un libro corale, impaginato come un album e magnificamente scritto. Non vi troverete un briciolo di paternalismo, né verbi come “supportare”, né alcuna traccia dell’armamentario lessicale del risorseumanese.

Vi troverete invece un’analisi lucida, a tratti un po’ impietosa, di “cosa sta accadendo alle organizzazioni”, interventi di designer, imprenditori e artisti, casi di studio e soprattutto il percorso concreto e dettagliato del metodo UP (Unlock Potential) così come è stato portato avanti negli ultimi tre anni in Intesa Sanpaolo. Ispirazioni ma anche tanti strumenti concreti per “valorizzare l’energia e l’intraprendenza interna senza ucciderle nella culla”.

È fondamentale studiare tanto, leggere tanto, curiosare il giusto, frequentare gente diversa e lasciar sperimentare. In altre parole: studiare da designer, architetto, ispiratore, connettore e, talvolta, agitatore.

Il libro esce l’11 gennaio ma potete farvi un’idea sul sito dedicato (non perdetevi il Manifesto) o scorrere l’indice e leggere l’introduzione sul sito della casa editrice Egea.

Mafe de Baggis Libera il futuro. Quindici lezioni dal digitale per migliorare il nostro mondo. Enrico Damiani Editore

Una delle quindici lezioni, la quinta, si intitola “Attenzione sì, paranoia no”. Io sono una precisa e attenta, ma spesso rischio la paranoia: credo sia questo uno dei motivi per i quali leggere quello che scrive Mafe mi piace sempre. È densa nei contenuti e forte nelle convinzioni ma leggera nell’atteggiamento. Questa sua leggerezza fa molto bene. A me di sicuro, ma credo a tutti.

A dispetto del titolo, nel libro non impartisce lezioni, ti porta con sé in lunghe passeggiate nella sua vita, nei luoghi che ama, nelle sue letture e passioni. Del resto, lei stessa si definisce una flâneuse: di luogo in luogo e di libro in libro, ti convince che sì, ti puoi imbarcare in una nuova avventura anche se non sei ultrapreparata, che per le cose che ti appassionano il tempo puoi trovarlo sempre, che bighellonare può essere produttivo, che tutti faremmo bene a essere un po’ hacker, che per superare uno stallo può bastare girare un foglio o cambiare stanza, che la propria vita può essere smontata e rimontata come un giocattolo, dopo averne sbirciato ben bene il meccanismo. Soprattutto che il digitale è uno straordinario laboratorio in cui puoi sperimentare senza troppi rischi cosa può funzionare al meglio per te nella vita reale.

Torno dalle lezioni-passeggiata piena di buoni propositi, con una lista di libri interessanti da leggere e di concretissimi esercizi da fare. Vi ho ritrovato la serietà del gioco, la fecondità dell’incontro tra persone di età diverse, l’utilità del provare comunque invece dell’eterno elucubrare che mi è proprio.

La digitalizzazione spesso vuol dire aumento della fisicità ─ dello sport, della cucina, dell’orto, dei viaggi a piedi, della meditazione. Il digitale non è un’alternativa, è un arricchimento, a meno che non lo usi per impoverire la qualità della tua vita. È una tua scelta, l’importante è non cadere nel tranello che per arricchirla sia sufficiente rinunciarci. Sarebbe troppo facile.

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7 risposte a “2021: tre letture propiziatorie”

  1. Energizzante, il tuo post, cara Luisa. Il miglior modo per salutare l’anno trascorso sotto una luce nuova, colma di fattività. Grazie, mi hai aiutato disancorare il 2020 dal grigiore che gli si è tatuato addosso.

    Grazie anche per averci suggerito altri titoli, alla tua maniera appassionata e generosa. Di getto sono ritornata al tuo post di agosto intitolato “Il museo sentimentale dei libri” . Sarà bene che anch’io mi decida a sfrondare la libreria di casa per accogliere i nuovi arrivi, liberando lo spazio fisico e mentale.

    Grazie, infine, per (di)mostrarci che anche nell’apparente stasi ci può essere movimento purché la mente non si lasci ingabbiare.

    Un augurio a tutti di un anno gioioso, ora più che mai.
    Marinella Simioli

  2. grazie ! La leggo sempre con attenzione e interesse e ne ricavo sempre prospettive interessanti, scorci, suggestioni. Come aprire le finestre e far entrare un po’ di aria nuova. Tre suggerimenti di lettura molto diversi questa volta, che invogliano tutti, anche sapendo che ormai ho più libri da leggere che tempo per farlo! tre libri diversi però legati da un filo rosso che ha il profumo del viaggio e del cambiamento: la parola contaminazione.
    Un bel modo di iniziare quest’anno, ancora grazie e buon anno
    Giulia Cerrone

  3. Grazie Luisa, per la scelta e la ricca presentazione di ciascun libro, e per le tue note personali, sempre illuminanti nell’aggiungere un tassello alla comprensione delle proprie esperienze. Linda

  4. Metto tra le mie letture per il 2021, grazie Luisa. MI attira particolarmente quello sullo startupper.
    Complimenti invece per il Designer in gioco: ho ricominciato a giocare con le carte!
    Buon 2021.

  5. Li metto tra le mie letture per il 2021, grazie Luisa. Mi attira particolarmente quello sullo startupper.
    Complimenti invece per il Designer in gioco: ho ricominciato a giocare con le carte!
    Buon 2021.

  6. Mi sono imbattuta per puro caso in questo interessante argomento e mi sono proposta di approfondirlo. I testi consigliati sono in vendita online o si trovano in libreria ? Abito in una cittadina dove non c’è una libreria vera e propria, spero quindi nella vendita online. Sono iscritta da anni a Kindle, su cui leggo molti libri, ma non credo di potervi scaricare dei vostri volumi.
    Per ora molti cordiali saluti e a presto.
    Carlelisa Ormezzano
    Via pr. Parco Casana, 9/1- 16035 Rapallo (Genova)

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