Gli Yogasutra sono un testo fondamentale della cultura dello yoga: circa 200 brevi testi scritti o raccolti dal misterioso filosofo Patanjali tra il II e il IV secolo dopo Cristo. Aforismi, frasi, frammenti più o meno della lunghezza di un tweet, concentrati di saggezza autonomi su ascesi, meditazione, conoscenza di sé, ma legati l’uno all’altro da fili invisibili a creare una solidissima trama. Del resto in sanscrito sutra significa letteralmente filo.
Misterioso l’autore, misteriosi i Sutra. Affascinanti nella loro concentrazione, ma difficili da interpretare, tanto che ne esistono innumerevoli traduzioni e commenti. Ora abbiamo una nuovissima traduzione dal sanscrito in italiano, curata da Federico Squarcini, indologo e coordinatore del Master in Yoga Studies dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Bello sapere che lo studio dello yoga ha trovato posto in una delle più prestigiose università italiane e gli Yogasutra nella collana Nuova Universale Einaudi (potete scaricare un estratto dal libro).
Per chi scrive, poi, Patanjali è un doppio nume tutelare: è infatti anche l’autore della più importante codificazione della grammatica del sanscrito, lingua sorella delle nostre lingue europee.
Molti di noi inaugurano la loro pratica yogica ringraziando Patanjali “per la serenità e la santità della mente attraverso lo yoga, e la chiarezza e purezza della lingua attraverso la grammatica”.
Chi pratica lo yoga pratica anche una lingua, seppur da molto lontano. Ma è stupefacente notare quante radici ci legano al sanscrito:
Atman, anima… atmen respirare in tedesco.
Tri, tre… la radice di tutti i nostri numeri perfetti.
Cona, angolo… esquina, angolo in spagnolo, coin in francese.
Vira, eroe… vir, uomo in latino.
Pada, gamba o piede.
Supta, sdraiato, come il nostro supino.
Vayu, vento.
Om, il primo di tutti i suoni, così simile all’amen con cui concludiamo le nostre preghiere.
Shanti, pace, è così simile all’ebraico shalom.
La radice sanscrita sva (“proprio, che appartiene a se stesso”) dà vita sia al possessivo latino suus, sia al sé riflessivo, soi, self, selbst…
Per chi volesse avvicinarsi al bellissimo testo degli Yoga Sutra – che molti considerano anche un vero trattato di psicologia – il prof. Federico Squarcini terrà una lezione venerdì 10 luglio pomeriggio presso Lo Studiolo di Roma (costo 40 euro, per informazioni: scrivere a corsi@spaziocorpo.it oppure telefonare 3407772363).
Domani è la Notte Bianca dello Yoga. Le manifestazioni in tutta Italia sono tantissime e in posti meravigliosi: non vi è venuta voglia di cercare quella più vicina a voi?
Asteya – nicht stehlen. Buona pratica ! Patrizia
Vero! Non rubare…