Gli ultimi libri
Lo tenevo lì, questo tweet della Guida di stile dell’Economist, pronto per un post che ho rimandato di giorno in giorno e poi di settimana in settimana. È stato un periodo densissimo di lavoro, in cui mi sono dovuta concentrare sul fare lasciando da parte il leggere, navigare e riflettere, dai quali nascono sempre i post di questo blog. Poi una piccola vacanza in cui ho scelto di disconnettermi completamente, come faccio ogni tanto. Ma sia le attività professionali – tante […]
We live today not in the digital, not in the physical, but in the kind of minestrone that our mind makes of the two. Mi piace molto questa affermazione di Paola Antonelli, direttrice del dipartimento di Ricerca e Sviluppo del MoMA, e ne ho fatto una slide che uso molto spesso. È proprio vero: la mente è una sola, che legga sulla carta, sullo schermo di un pc, di un tablet o di uno smartphone. Passa da un medium all’altro […]
Il video con l’intervento dello psicolinguista Steven Pinker che Edge ha pubblicato nei giorni scorsi è stato citatissimo e segnalatissimo in rete, ma 37 minuti e la lunghissima trascrizione nelle mie dense giornate lavorative proprio non ci stavano. Così ho tenuto la lettura per il fine settimana. Ho apprezzato molto alcuni libri di Pinker e il titolo del video, altisonante e banalotto, era comunque invitante: Writing in the 21th century. Pinker si chiede subito come debba essere oggi un manuale […]
“Sbaglierò, ma continuo a lavorare con carta, penna, dizionari, mappe e un sacco di altra roba antiquata e a diffidare delle liste di nomi generate con l’aiuto del computer…” Annamaria Testa conclude così il suo ultimo articolo su Internazionale dedicato al naming, Chiamare i prodotti per nome. Ho alzato lo sguardo sulla mia scrivania di appoggio (ne ho tre, piccole, ma tutte attaccate per avere tutto a portata di mano) e ho visto un sacco di roba antiquata anch’io, soprattutto […]
Per narrare le loro attività e i loro prodotti, quante aziende mettono in piedi superpiattaforme digitali, lanciano contest, li condiscono di hashtag, li sostengono con campagne multimediali! E poi magari le storie, invece di raccontarcele, le chiedono a noi. Forse per questo mi ha colpito la ricca e gustosa semplicità dei video con i quali Coltura & Cultura racconta la ricerca sui prodotti della terra. Per aiutarci a capire quanta innovazione, di ieri e di oggi, è stata necessaria per […]
Da domenica scorsa l’insegnante e scrittrice Paola Mastrocola tiene una rubrica – a dire il vero, un paginone – sulla Domenica del Sole 24 Ore. “Riflessioni sparse sulla società, la scuola, la cultura” dice l’occhiello. La sua prima riflessione è su un tema che mi sta molto a cuore e riguarda da vicino il mio lavoro e quello di molte persone che leggono questo blog: la sintesi, la brevità, la concisione, così necessarie in tanti dei nostri strumenti comunicativi quotidiani. […]
Giovedì pomeriggio sono stata a If Book Then, quarta edizione dell’evento dedicato al futuro dell’editoria (now!) organizzato da Bookrepublic. Il tema di quest’anno era più intrigante che mai: There are more stories than books. Sì, sono talmente tante le storie e ci circondano da tutte le parti, che una sempliciotta come me si domanda cosa sia oggi veramente una “storia”. Una storia in italiano, non una story, che in inglese tutto è story, anche un articolo di giornale. Così ho deciso di seguire un […]
D’accordo, le pagine potevano essere anche un po’ meno, lei è furbissima e con la faccia di plastica, l’operazione editoriale altrettanto furba e di un tempismo perfetto, ma a me Thrive di Arianna Huffington è piaciuto e spero che anche qui in Italia – dove è pubblicato da Rizzoli con il titolo così così di Cambiare passo – lo leggano molte persone, soprattutto persone che comandano e che possono cambiare il modo in cui nelle aziende si vive e si lavora. […]
Buffa giornata oggi, in cui mi trovo a fare un’operazione opposta su due testi diversi. Nella revisione di un lungo contratto devo assicurarmi non solo di aver usato sempre le stesse parole per dire le stesse cose, ma anche le stesse strutture sintattiche e lo stesso ordine per lo stesso tipo di informazioni. La ripetizione che rassicura, chiarisce, orienta. Nella stesura dei testi per un sito web devo invece dare fondo a tutte le mie capacità di variazione. Si tratta […]
“La retorica, grazie all’uso delle figure, riesce a porre davanti agli occhi un mondo che ancora non c’è. Non solo. Lo fa vivere, lo rende presente, ne fa cogliere i vantaggi e i limiti. Con un potere di envision, una capacità quasi sciamanica, riesce a portare il pensiero verso il nuovo che, per definizione, nessuno ha ancora visto, ma che potrebbe essere la soluzione cercata per conquistare mercati, per aumentare la produttività, per salvare posti di lavoro.” È qui che […]
Oggi è il primo giorno del Salone del Libro di Torino. Anche se ho tempo solo per fuggevoli sbirciatine, Twitter mi sciorina una novità dietro l’altra. Una è il flipback, il nuovo formato lanciato da Mondadori: un libro che “cambia verso”, anche lui, nel senso che si legge dall’alto verso il basso invece che da sinistra a destra. Un ibrido, anche lui, né carne né pesce. Il vantaggio dovrebbe essere di tenerlo con una mano e sfogliarlo con la stessa […]
Il Nielsen Norman Group (dove Nielsen sta per il famoso Jakob) ha pubblicato un paio di giorni fa un articolo con 5 consigli per scrivere oggetti efficaci per le email, oggetti che facciano subito capire se il messaggio interessa o meno. Senza un oggetto chiaro e informativo, molte email rischiano di finire direttamente nel cestino. Con un oggetto chiaro e informativo la via del cestino è almeno frutto di una decisione consapevole. Mentre leggevo, sbirciavo la mia casella email per […]
Conoscevo l’uno e l’altra, ma le Segnalazioni di Claudia Neri sul blog dell’ADCI mi hanno portato dritta ai loro siti. Sono un illustratore italiano, Guido Scarabottolo, e una illustratrice e drawn journalist californiana, Wendy Macnaughton. Di prima mattina, rifacciamoci gli occhi. www.scarabottolo.com www.wendymacnaughton.com
Sono un’inguaribile snob, che guarda dall’alto in basso le mostre molto popolari per recitare poi regolarmente il mea culpa. L’ho recitato anche ieri uscendo dalla mostra di Frida Kahlo alle Scuderie del Quirinale. Conoscevo appena la pittrice messicana dal destino crudele, la passione inguaribile per la vita, le mille passioni amorose, le grandi sopracciglia, i vestiti e le acconciature eccentriche con cui negli anni trenta se ne andava in giro per le avenue di New York. Ma sono stata felice […]
Le aziende fanno di tutto per avere la nostra data di nascita, e il compleanno è appunto una volta l’anno. Dovrebbero giocarsela bene. A parte quello che decidono di regalarti, le parole con cui preparano la confezione contano. In fondo, è un’email che ha più probabilità di altre di essere aperta. Qualche giorno fa è toccato a me e ho scartato i regali con cura e curiosità. Italo Treno salta gli auguri e presenta sbrigativamente i 250 punti Italo Più […]
Dopo il successo travolgente di Steal like an artist – inno al furto creativo –, Austin Kleon ci riprova con Show your work! – inno alla condivisione –. Inno piuttosto generico a dire il vero (tra i consigli non manca – of course – “tell good stories”), anche se scritto con garbo e confezionato molto bene. Austin si definisce infatti “scrittore che disegna” e spesso disegna meglio di come scrive. Le cose più godibili del libretto quadrotto sono proprio le immagini disegnate a […]
Sulla prima pagina di poynter.org Roy Peter Clark celebra oggi il 450° compleanno di William Shakespeare esaminando in un lungo post una sola frase, tratta dal Macbeth: The Queen, my Lord, is Dead. annuncia un messaggero a Macbeth. Una frase che, in sole sei parole, può insegnarci tantissimo. Ecco la piccola grande lezione. Shakespeare, scrive il più famoso docente di scrittura degli Stati Uniti, avrebbe potuto scriverla anche in altri modi: The Queen is dead, my lord.My lord, the Queen […]
Non avrei mai pensato che tra le mille cose da fare in questi giorni avrei trovato un’ora e passa per immergermi in una storia avvenuta nel Mississippi tra gli anni 50 e 60 del secolo scorso. Ma questa è esattamente la forza di una buona storia, cioè di una storia “che hai voglia di ascoltare” direbbe Robert McKee. La storia in questione l’ho ascoltata, ma anche letta e guardata; vi ho interagito aprendo vecchi documenti e fogli di giornale ingialliti […]
I post quotidiani di Seth Godin sono quasi sempre stringatissimi, ma efficaci. Quello di ieri parlava di parole: They’re your words, choose them. Hai visto i cartelli: NON SI ACCETTANO CARTE DI CREDITO SI DECLINA OGNI RESPONSABILITÀ PER OGGETTI SMARRITI O RUBATI USO DEL BAGNO RISERVATO ESCLUSIVAMENTE AI CLIENTI Lo sai? Non sta scritto da nessuna parte che i cartelli di informazione al pubblico debbano farci apparire come rigidi rompiscatole: Per contenere i prezzi il più possibile, accettiamo solo contante. La […]
Mi piace molto la rubrica Correzioni che Giulia Zoli tiene su Internazionale ed è sempre la prima cosa che leggo quando il giovedì mattina ricevo la copia digitale del settimanale. La scorsa settimana parlava dell’uso del presente per trascinare i lettori dentro una storia: “Il passato prossimo racconta quello che è appena successo, ed è una delle cose che non vede l’ora di sapere chi compra un giornale. Ma a volte, quando dalla semplice notizia si passa all’articolo di cronaca o alla corrispondenza dell’inviato speciale, non c’è niente di […]