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risali negli anni

30 Dicembre 2014

La propria rima

Io sono certa che nulla più soffocherà la mia rima,
il silenzio l’ho tenuto chiuso per anni nella gola
come una trappola da sacrificio,
è quindi venuto il momento di cantare
una esequie al passato.

Alda Merini

Questa breve poesia di Alda Merini mi è subito sembrata una vera celebrazione per il passaggio dell’anno.

Me l’ha offerta il blog di Nicoletta Cinotti, una psicoterapeuta che ho conosciuto questa estate in un ritiro di mindfulness. Non conoscevo però il suo blog e il suo sito, che ho scoperto solo in questi giorni e di cui – nonostante la mia voracità di lettrice e ascoltatrice – sono riuscita a esplorare solo una piccola parte tanto sono immensi.

Vi troverete contenuti importanti, che arrivano dritti alla mente e al cuore, scritti con voce precisa e limpida, fotografie scelte con amore e attenzione, video e podcast curatissimi. Ma soprattutto vi troverete una generosità, una passione e una capacità di condivisione che raramente ho trovato in un professionista.

Così, anch’io per il nuovo anno auguro a me e a ciascuno di voi di poter cantare la propria rima.

0 risposte a “La propria rima”

  1. Buon Anno Luisa. Ti seguo da un po’ di anni e ti ringrazio per la ricchezza e la quantità di letture e consigli che dai a chi si occupa di scrittura, e non solo.
    Grazie
    Simonetta

  2. Insieme ai doverosi Auguri di Buon Anno, vorrei manifestare tutta la mia gratitudine per gli insegnamenti che ricevo e di cui faccio tesoro, leggendo i post e il materiale di questo blog! Grazie di cuore all’infaticabile autrice.

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