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risali negli anni

24 Ottobre 2014

Densità informative e pepite d’oro

In The Sense of Style Steven Pinker non dice cose nuovissime – io ho avuto soprattutto conferme di intuizioni e pratiche cui negli anni ero arrivata da sola –, ma da scienziato del linguaggio ti spiega molto bene perché devi scrivere in un modo e non in un altro e ti mostra moltissimi esempi.

Il quarto capitolo è dedicato alla sintassi, “il codice che traduce una rete di relazioni concettuali nella nostra testa in un prima-e-dopo sulle nostre bocche o in un da-sinistra-a-destra sulla pagina”. Il problema è che chi ci ascolta o legge deve poi ritradurre tutto questo in immagini e relazioni concettuali nella sua, di testa. Un’operazione tutt’altro che semplice e che dipende molto da quale ordine scegliamo per le nostre parole.

Un  periodo può essere grammaticalmente impeccabile, eppure complicato da leggere, un vero “sentiero nel giardino” come i linguisti anglosassoni chiamano le ambiguità di significato dovute a una sintassi poco chiara, quelle che ci costringono a fare su e giù nel testo per capire meglio.

Non illudiamoci: la nostra mente non è affatto multitasking, anzi è capace di elaborare pochi elementi alla volta, per cui un periodo con troppe informazioni già la mette a dura prova:

Poiché fino a oggi, in prossimità della scadenza del corso obbligatorio Sicurezza sul lavoro, prevista per mercoledì 5 aprile, solo un terzo dei dipendenti ha completato il corso sulla piattaforma AlfaBeta, contrariamente a quanto previsto dalla Circolare 12/2014 emessa dalla Direzione del Personale, quest’ultima raccomanda di procedere allo svolgimento del corso nei termini previsti.

Il problema non è solo la frase lunga, né solo la densità informativa, ma la “geometria della frase”.

La mente non riesce a ricordare tutto quello che gli diciamo all’inizio mentre aspetta di arrivare all’informazione principale; quando ci arriva è già stanca morta. Le informazioni vanno date nell’ordine in cui il destinatario può accoglierle integrandole man mano in ciò che già sa: quindi meglio prima il cosa, poi il come e il perché:

La Direzione del Personale raccomanda a tutti i dipendenti di completare il corso obbligatorio Sicurezza sul lavoro entro mercoledì 5 aprile sulla piattaforma AlfaBeta (Circolare 12/2014), perché solo uno su tre lo ha fatto finora e la scadenza è vicinissima.

L’inizio di un periodo è una vera pepita d’oro e la cosa più importante dobbiamo metterla lì.

A sinistra l’informazione principale, a destra quelle complementari. A sinistra l’informazione più semplice, a destra quelle più complesse. Non vale sempre sempre, ma il più delle volte sì.

Avete voglia di sentire e vedere il professor Pinker? Ecco una recente conferenza in cui parla per più di due ore. TED, invece, lo ha costretto nei tassativi 18 minuti. Ancora troppo lungo? Allora godetevi il dialogo socratico di cui è protagonista insieme alla moglie in un delizioso film di animazione di soli 15 minuti, con sottotitoli anche in italiano.

Su questo blog leggi anche:

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Frasi di fiume e di mare
Il critico letterario che colleziona le frasi
Dietro la porta della frase lunga
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0 risposte a “Densità informative e pepite d’oro”

  1. Assolutamente vero Luisa, nella redazione tecnica ancora di più. Specialmente nelle procedure dove la concentrazione è sul capire cosa “fare” magari in poco tempo.
    Spero di aver rispettato la regola di Pinker con queste mie frasi 😉 ..

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