Tutto parte dalla frase, ma è buffo che l’attenzione maniacale alla frase, alla sua lunghezza, al suo ritmo, all’ordine delle parole, ti arrivi solo dopo molti anni. Un ritorno alle origini dopo aver girato intorno al testo in lungo e in largo.
“Scrivere frasi brevi” è una sorta di imperativo per le scritture professionali. Lo leggi in tutti i manuali, lo certifica l’indice di leggibilità: più le frasi sono brevi, più il testo è leggibile. In più, ora ci sono i limiti stringenti dei social a tenere le nostre scritture compatte e senza fronzoli.
“Nell’era digitale i testi brevi sono sovrani. Abbiamo sempre più bisogno di ottimi testi brevi.
Testi che ci facciano fermare, leggere e riflettere in un mondo sempre più veloce.
Una cultura affamata di tempo ha fame di testi snelli, semplici, puliti e diretti.”
ha scritto Roy Peter Clark nel primo capitolo del libro How to write short. Vero: se si vuole inchiodare il lettore, sorprenderlo, fare affermazioni decise, non c’è niente di meglio di una frase breve. Meglio ancora: una frase breve all’inizio o alla fine. All’inizio è un invito, alla fine è un sigillo.
Ma la frase breve sprigiona tutto il suo effetto potente solo se precede o segue frasi più lunghe. Per questo i testi fatti di tante frasi brevi possono essere chiari e funzionali, però raramente sono belli. Informano, spiegano, ma non trascinano né emozionano.
Io stessa, che pur predico la sintesi e la brevità, scrivo spesso in questo blog periodi molto lunghi. Ci ho riflettuto dopo aver letto l’ultimo articolo dello stesso Clark su Poynter.org: Fear not the long sentence, Non temere la frase lunga.
La lunghezza della frase è un falso problema. Ci sono frasi lunghissime che si leggono d’un fiato e con piacere. Altre cortissime in cui ti sembra di inciampare. Il vero problema è la fluidità: se il periodo scorre in virtù dell’ordine delle informazioni, delle parole e del loro suono, nessuno di accorge della lunghezza; se la lettura è frenata da un lungo inciso iniziale, se soggetto e verbo sono inutilmente separati, se ci sono parentesi all’interno del periodo, per la povera mente è tutto uno strapazzo.
La buona frase lunga è quella che ti trasporta con sé e quasi ti fa volare. Clark individua almeno tre buoni motivi per scriverne una:
- condurre il lettore in un viaggio fisico o emozionale
- creare un catalogo o un inventario (non necessariamente di cose!)
- costruire un meccanismo logico, a sostegno di un’argomentazione.
E aggiunge qualche consiglio:
- aiuta se soggetto e verbo della principale arrivano presto, senza far aspettare troppo la mente che legge
- meglio una frase lunga per descrivere qualcosa di lungo
- aiuta se la frase lunga è scritta in ordine cronologico: quello che viene o succede prima è detto anche prima
- una frase lunga alternata a frasi medie o brevi serve il ritmo e la variazione
- la frase lunga è l’ideale per elencare prodotti, nomi, immagini – riservandosi per la fine l’elemento più importante
- le frasi lunghe richiedono una revisione più attenta di quelle brevi.
Su questo blog leggi anche:
Thanks, William, una frase perfetta
Frasi di fiume e di mare
[…] paragrafo più lungo permette di dare al testo un ritmo disteso, quello che si ottiene alternando frasi lunghe e frasi brevi, quello che ti trascina con sé e ti porta alla fine senza che nemmeno te ne sei […]
Credo che la regola “giusta” la possa indicare solo la lettura di buoni libri. Imparare, in sostanza, da chi ha dato esempio di maestria nell’arte di scrivere. In fondo, la giusta misura dell’alternanza nella lunghezza dei periodi è lì sotto i nostri occhi; leggere un romanzo famoso e di comprovato valore letterario, è alle volte la strada veramente più semplice per sapere come fare a dare la giusta armonia a un testo. Ricordiamoci sempre, comunque, che chi legge ciò che noi scriviamo, per prima cosa usa la voce (anche se lo fa mentalmente).
[…] La scrittura segue un ritmo gestibile dalla punteggiatura. Le frasi brevi funzionano, sono semplici da digerire. Le frasi lunghe accompagnano il lettore verso un significato ricco, complesso. Non per forza noioso. Ora prova ad articolare un paragrafo con un’alternanza ritmata di frasi brevi e lunghe. Proprio come suggerisce Luisa Carrada: […]