Leggere #Luminol di Mafe de Baggis, uscito come ebook solo l’altro ieri, mi ha fatto bene.
Nella sua introduzione Mafe chiama in causa soprattutto i giornalisti, politici e intellettuali che rifiutano a priori di vivere la rete e quindi di capirla, ma l’effetto benefico dell’illuminazione è davvero per tutti, perché ognuno si troverà di fronte ai propri pregiudizi, resistenze, desideri e paure. Confesso che i miei mi hanno fatto una certa impressione, la mia orsaggine in primis, quella che mi porta a privilegiare tutti i media in cui posso esprimermi molto senza interagire troppo.
“I social media non sono niente senza quello che ci mettiamo dentro noi” e questo bel saggio breve che si legge piacevolmente in un’ora ci parla, appunto, soprattutto di noi.
Il frutto di tutte le spruzzate di luminol che l’autrice è andata spargendo in giro sono sette vizi umani e altrettante virtù rivelate da internet. Queste ultime ci ricordano che poche generazioni nei 50.000 anni di esistenza dell’homo sapiens hanno avuto la fortuna di vivere un periodo denso di opportunità come il nostro. Quindi, per concludere con l’hashtag di Mafe, spruzzate il luminol e #bastalagne.