Non avrei mai pensato che tra le mille cose da fare in questi giorni avrei trovato un’ora e passa per immergermi in una storia avvenuta nel Mississippi tra gli anni 50 e 60 del secolo scorso. Ma questa è esattamente la forza di una buona storia, cioè di una storia “che hai voglia di ascoltare” direbbe Robert McKee.
La storia in questione l’ho ascoltata, ma anche letta e guardata; vi ho interagito aprendo vecchi documenti e fogli di giornale ingialliti o esplorando i luoghi in cui si è svolta. Tutto dallo schermo dei mio iPad. Un’app? In realtà il regista dell’operazione, Joe Zeff, ha chiamato il suo prodotto “appumentary”: a digital application that tells a factual story using interactive tools not possible in a book or film, so that the audience can engage, explore and respond.
A raccomandare l’appumentary è stato Mario Garcia sul suo blog qualche giorno fa, e siccome del famoso newspaper designer mi fido molto mi sono scaricata gratuitamente Spies of Mississippi.
E così mi sono immersa nella storia. Nel Mississippi segregazionista degli anni 50 cominciano a farsi sentire i movimenti per i diritti civili, che però vi trovano vita difficilissima. Le università rifiutano regolarmente le iscrizioni dei giovani neri con ogni pretesto, sugli autobus le parti riservate ai neri e ai bianchi sono rigidamente divise, numerosi attivisti finiscono in carcere per i motivi più banali. Dietro tutto questo c’è un’organizzazione segreta, una rete clandestina di spie e informatori che si è data come missione mantenere a ogni costo la segregazione dei neri: la Mississippi State Sovereignty Commission, che per anni spiò oltre 87.000 privati cittadini e organizzazioni compilando 134.000 pagine di rapporti. Il più imponente programma di spionaggio nella storia degli Stati Uniti. A scovare e raccontare la storia è stato il giornalista investigativo Rick Bowers, che ci ha scritto il libro Spies of Mississippi, la regista Dawn Porter ci ha fatto un film. Joe Zeff l’appumentary.
Esplorando lo schermo con le dita si scorrono le tappe della storia sullo sfondo di magnifiche foto d’epoca, accompagnati dal bianco e nero e una splendida colonna sonora. A colori sono invece le interviste ai protagonisti di allora: politici, attivisti, cittadini, giudici, giornalisti. Ci si può fermare qui, o approfondire guardando stralci del film o consultando i documenti. La sezione Ora tocca a te propone una serie di materiali e spunti di lavoro per insegnanti e studenti, che chiamano in causa la coscienza di ciascuno. Alla fine si può postare la propria storia in tema di diritti civili e leggere le citazioni più significative.
Un racconto interattivo e multimediale, che si guarda e si legge davvero, molto più riuscito e coinvolgente del famoso e noiosetto Snow Fall. Una grande storia, perché attraverso le storie individuali parla di valori e passioni che toccano tutti. Imperdibile per giornalisti, editori, insegnanti.
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