Lunghetto il post, no? Una vera lenzuolata, da scrollare e scrollare.
Ma l’autore, Mario Garcìa, ha tanto da dire e da mostrare. In più sa il fatto suo perché è forse il più famoso newspaper designer al mondo, sia su carta sia in digitale.
Per non rinunciare alla ricchezza dei suoi post, vi premette il Takeaway: tre righe, al massimo quattro, in cui ci riassume il “succo” di tutto il post e così ci invita a leggerlo.
Il takeaway, nel business writing anglosassone, è usatissimo e mostra subito, o subito dopo, cosa c’è di speciale, “da portar via” in un testo. In documenti lunghi e complessi aiuta molto. L’ho visto in libri come in documenti aziendali. Si può chiamare anche diversamente, ma la sostanza non cambia. Io stessa l’ho usato in Lavoro, dunque scrivo! alla fine di ogni capitolo e l’ho chiamato Tiriamo le fila. Ecco quello del terzo capitolo, dedicato al processo della scrittura, Dalle fondamenta al tetto dell’edificio testuale:
Oddio, alcuni miei post sono ben più lunghi di quello 😀
Però questa cosa del “takeaway” è interessante. Gli trovo un nome e magari la uso nei prossimi post lunghi che scriverò.
[…] di sottotitoli interni – chiari precisi e informativi – nei lunghi documenti aziendali. O il takeaway alla fine di un capitolo o di una sezione. Altri sono dettagli, che però uno dietro l’altro […]
[…] Takeway (se non sai cos’è, guarda qui come li scrive un vero maestro) Fai subito capire al lettore cosa si porterà a […]
[…] lunghi e generosi, ma preceduti da un sintetico takeaway che mi dice subito se quella lenzuolata di testo e immagini è di mio […]