“Perché la poesia faccia sentire la propria presenza, perché rimanga una costante nella consapevolezza, non è necessario conoscere un gran numero di testi. Pochi versi possono bastare per una vita intera, sempre presenti tra le quinte, come suggeritori in attesa. Ogni volta che li si richiama, qualcosa riprende vita e nitidezza, o si rafforza, o brilla, o forse duole. Oppure fa tutto questo insieme.”
Seamus Heaney, Premio Nobel per la letteratura 1995
Pochi versi possono bastare, e quelli cui torniamo come a suggeritori in attesa spesso sono sempre gli stessi o ci accompagnano per lunghi periodi della vita. Però è bello anche scoprirne di nuovi, di poetesse e poeti.
Io molti li ho scoperti negli anni con la Poesia del giorno della storica rivista Poesia.
Una scansione quotidiana ha anche la rubrica Una poesia al giorno della Treccani, completa di bio dell’autore, parafrasi e commento.
Grazie per questa bella citazione.
Mi ha fatto riflettere su quali potrebbero essere questi pochi versi, nella mia, di vita.
Uno, senz’altro, è il Montale di “Non chiederci la parola”:
Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.
Luca,
anch’io amo moltissimo Montale.
Con gli anni sono diventata più leggera e ottimista e oggi i miei versi suggeritori sono spesso quelli di Wisława Szymborska.
Luisa