Qualche giorno fa volevo leggere in un’aula il famoso esercizio di stile di Italo Calvino sulla lingua burocratica, quello con il povero diavolo che va a fare la denuncia ai carabinieri e con l’appuntato che traduce il tutto in antilingua stretta.
Così ho fatto una ricerca al volo sull’iPad, e inaspettatamente ho trovato il brano sul sito del Ministero della Difesa, all’inizio di un articolo dal titolo allettante, Farsi capire si può.
Ho letto il brano, ma dopo la lezione sono tornata sull’articolo. Oltre a essere molto ben documentato, dà indicazioni su come semplificare il linguaggio di un’organizzazione militare. E, a proposito di semplificazione del linguaggio amministrativo, linko anche un altro documento utile che ho trovato di recente, Il linguaggio amministrativo italiano, di Daniele Fortis, autore del Quaderno del MdS Il Plain language: quando le istituzioni si fanno capire.
Interessante ma… l’articolo del Ministero della Difesa è praticamente copiato dal tuo quaderno sul plain language! Ma forse te ne sei accorta benissimo e segnalarli nello stesso post è un modo sottile per evidenziarlo 😉
A proposito di “farsi capire” e semplificazione del burocratese… dal Comune di Parma apprendiamo oggi dell’istituzione delle “assistenti alle iniziative di conciliazione dei tempi di lavoro e cura”. In pratica: baby sitter al proprio domicilio (o tagesmutter). Imbarazzante.