L’abilità del sarto
La parola è orlo del silenzio,
ma bisogna saper prendere
la giusta misura e piegare
il bordo dove è necessario.
Pochi sanno tendere il filo
e maneggiare l’ago. Il ritmo
è la perfezione di questa
piega e l’abile sarto si
riconosce da quel che resta
dietro e noi non vediamo.
Questa è una poesia della mia amica Elena Petrassi, poetessa e comunicatrice aziendale, autrice di un bellissimo blog in cui raccoglie versi, voci e citazioni che riguardano la scrittura: Frammenti del tredicesimo mese.
La poesia la conoscevo già e mi ero ripromessa più volte di postarla, soprattutto per quegli ultimi versi, che mi sembra definiscano come meglio non si può anche l’abilità di chi scrive: l’abile sarto si riconosce da quel che resta dietro e noi non vediamo.
Se me ne sono ricordata oggi, e l’ho postata senza indugi, è perché ho letto un altro testo che racconta quanto la scrittura sia anche etimologicamente legata al mondo dei tessuti, fin dall’antichità. È un lunghissimo post di Gianni Da Re Lombardi, insegnante di yoga e copywriter, dedicato a uno dei testi più importanti dello yoga, scritto più o meno duemila anni fa. Ecco il brano che mi ha colpito:
Gli Yogasutra, sono composti da circa duecento versetti chiamati sutra, termine sanscrito che letteralmente vuol dire filo, cucitura. Da sutra deriva etimologicamente il termine latino sutura che oggi ha assunto il significato di cucitura solo in campo medico. Da notare che anche il nostro termine testo ha una derivazione etimologica dal mondo tessile: infatti testo deriva da “textum” che vuol dire appunto tessuto. Come “tantra”, in cui uno dei molti significati è testo, tessuto. Altre parole relative alla scrittura hanno origine tessile: intreccio, trama, ordito, canovaccio.
Il post è lunghissimo, sì, ma vale tutta la lettura, anche per chi non è appassionato dell’antica arte e scienza dello yoga (ma tra le lettrici e i lettori di questo blog so che ce ne sono un bel po’). Vi si parla di come si facevano, scrivevano e copiavano i libri molti secoli fa e ha tanto da dire anche ai comunicatori di oggi.
Brevi e compiuti come perle, gli Yogasutra sono preziosi ed esoterici tweet. Che proprio grazie alla scrittura ci arrivano da molto lontano.
“Brevi e compiuti come perle, gli Yogasutra sono preziosi ed esoterici tweet. Che proprio grazie alla scrittura ci arrivano da molto lontano.”
Ho imparato molto sulla punteggiatura, mio tallone di Achille, anche su questo blog, e mi chiedevo anche i maestri sbagliano? O il tallone non è ancora guarito e dopo il tweet il punto ci sta eccome?
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