Qualche giorno fa Brain Pickings ha dedicato un lungo post al libro A history of reading di Steven Roger Fischer.
Dai piccoli estratti sembra bellissimo, ed è una vera tentazione l’intera trilogia dello stesso autore che comprende anche la storia della scrittura e quella del linguaggio.
Traduco il brano dedicato alla lettura e alla scrittura come lo yin e lo yang, che mi ha ispirato anche il maldestro disegno mattutino:
Anche se lettura e scrittura vanno mano nella mano, la lettura è l’antitesi della scrittura – e in realtà attivano anche parti diverse del cervello. La scrittura è un’abilità, la lettura una facoltà. La scrittura è stata prima ideata e poi deliberatamente adattata; la lettura si è evoluta in parallelo con la comprensione sempre più profonda delle possibilità latenti della parola scritta. La storia della scrittura ha seguito una serie di prestiti e raffinamenti, la storia della lettura è passata attraverso stadi successivi di maturazione sociale. La scrittura è espressione, la lettura impressione. La scrittura è pubblica, la lettura è personale. La scrittura ha i suoi limiti, la lettura ha un finale aperto. La scrittura congela il momento. La lettura è per sempre.
Sembrano letture davvero interessanti. Le aggiungo alla mia wishlist anobii.
Sulla differenza tra le due tecnologie, ho trovato illuminante il saggio di M. Squillacciotti, La parola, l’immagine e la scrittura: una prospettiva etno-cognitiva
http://arlian.media.unisi.it/DOCUMENTI/Quaderno%201%20SQUILLACCIOTTI%2002.pdf
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