Draft, la serie dedicata alla scrittura sul sito del New York Times mi è piaciuta talmente che ho comprato il libro dell’autrice Constance Hale.
Sin and Syntax è suggestivo e magnificamente scritto, a cominciare dal titolo.
Sono all’inizio e ho deciso di centellinarlo perché la lettura è una goduria.
Penso che ci tornerò su con diversi post.
La Hale parte con i mattoncini del testo: le parole, i nomi.
E invita a cominciare a scegliere proprio da lì, dalle parole, una a una.
Invece nella scrittura professionale si fa quasi diversamente: si scelgono le frasi belle e pronte. Ce ne sono alcune comuni a tutti i settori di mercato e alcune – diciamo così – specializzate.
Io ho sempre chiamato queste frasi “le frasi da scaffale”: le sai a memoria ormai, non devi far altro che prenderle e assemblarle.
La Hale usa un’espressione più felice: “le frasi da prefabbricato”:
Prose consists less and less of words chosen for the sake of their meaning, and more and more of phrases tacked together like the sections of a prefabricated hen-house.
Usare i kit – quelli di Ikea o quelli del linguaggio aziendale – è molto comodo e spesso aiuta, ma il risultato è inevitabilmente un testo uguale a tanti altri, poco riconoscibile e quindi anche poco incisivo e memorabile.
Se si parte dalla scelta delle parole, invece, è molto più difficile cadere nell’effetto “prefabbricato”.
Buongiorno Luisa,
come sempre, complimenti per il post.
sulla tematica dei “peccati linguistici” (capitali o veniali che siano) in questo periodo ho rispolverato “L’italiano – Lezioni semiserie” di Beppe Severgnini. Nella seconda parte del libro ho trovato una bella definizione di quelli che la Hale chiama testi “prefabbricati”: “E’difficile capire perché scegliamo l’Italiano Parallelo. Timidezza? Tracce di antico servilismo? Conformismo? O pigrizia? Potrebbe essere. Non abbiamo voglia di pensare ad commiato originale, e – porgiamo distinti saluti – .”
E’un manualetto semplice e divertente (simpatica l’idea dei “masotest” e “sadoquiz”). Lettura ideale per l’estate.
That’s the thnkniig of a creative mind
[…] le frasi da scaffale, come le chiama Luisa Carrada, ovvero le frasi fatte e quelle sentite o lette decine di volte […]