Seguo sempre con molto interesse gli innumerevoli e lunghi post di Hubspot. Ne leggo per intero solo alcuni, ma solo scorrerne i titoli mi aiuta a seguire i temi più importanti del web marketing. Ieri mi sono soffermata sulle 11 domande cruciali dell’email marketing, frutto di un loro webinar di qualche giorno fa.
In questo periodo sono impegnatissima sul tema DEM, cioè Direct Email Marketing, le email promozionali che devono portare a un’iscrizione o a un acquisto, in cui ogni singola parola conta, da quelle dell’oggetto fino alla fatidica call to action.
Delle 11 domande, 5 interessano direttamente il copy. Me le sono appuntate, con le risposte:
È meglio che il mittente sia un’azienda o una persona?
Non c’è una risposta definitiva. Se la persona è conosciuta al mittente, il tasso di apertura con il nome della persona è leggermente più alto. Ma se la persona è sconosciuta, meglio andare con il nome dell’azienda.
Quante battute per l’oggetto?
Una volta si diceva massimo 70, oggi la raccomandazione è di stare sotto le 50 perché sempre più spesso le email sono lette sul piccolo schermo dello smartphone. Sempre più valida quindi la regola: parole chiave al primo posto! Dalle prime due il destinatario deve capire di cosa si parla.
Numeri e caratteri speciali nell’oggetto influenzano il tasso di apertura?
Sì, ma non poi tanto. In positivo ampersand (@), virgolette e parentesi; in negativo punti interrogativi e hashtag(#). I punti esclamativi potrebbero far finire l’email nella cartella Spam.
Qual è il miglior momento per mandare una DEM?
Nella giornata il momento migliore è alle 6 del mattino, seguito dalla fascia 10-10, per poi avere un altro picco di aperture in tarda serata.
Il giorno della settimana meno indicato è il martedì, i migliori il mercoledì e il venerdì.
Si possono mettere più link nel testo?
Sì, anzi è un’ottima cosa purché non troppi e non si facciano concorrenza tra loro. Per questo, meglio che linkino a pagine e contenuti diversi diretti allo stesso obiettivo. Se due link puntano allo stesso contenuto, che siano visivamente diversi (nel post un ottimo esempio ispiratore).