Oltre al piacere di leggere molti più libri di prima, possedere un ereader mi riserva ogni tanto qualche strana sorpresa.
Cedo molto facilmente alle lusinghe del prezzo basso, così qualche giorno fa ho colto al volo l’edizione per Kindle dell’ultimo libro di Dacia Maraini, La grande festa. Costava 1.99 e, come quando spulcio tra le bancarelle al mercato, mi sono detta “Questo proprio non glielo puoi lasciare.”
È un libro che altrimenti non avrei comprato anche perché l’altro suo libro di memorie, Bagheria, nonostante il grande successo non mi piacque affatto. Ebbe però l’effetto di spronarmi a scrivere anche io il libro della mia famiglia, dando vita a uno dei testi di cui sono più felice e orgogliosa.
La grande festa è l’incontro ideale di tutte le persone care che Dacia Maraini ha perso negli anni. Speravo soprattutto di conoscere qualcosa di più su suo padre Fosco, l’orientalista italiano più famoso al mondo, autore di uno dei libri più affascinanti che abbia mai letto, Case, amori, universi.
C’è solo di straforo, mentre vi sono forti e presenti la malinconica sorella Yuki, un’innamorata Maria Callas, Pier Paolo Pasolini nei viaggi africani e sul tavolo dell’obitorio, Alberto Moravia con le sue frivole camicie, e l’ultimo compagno Giuseppe Moretti, incontrato tardi e perso troppo presto.
Ma soprattutto c’è lei, Dacia, che racconta tanto della sua vita attraverso i suoi morti. Eppure non è un libro triste, ma dolce e sereno – un po’ ineguale, forse, con troppe citazioni – che ho letto d’un fiato e che fa onore al suo titolo.
Invece, per scoprire di più sull’avventuroso padre di Dacia, questo è davvero l’anno buono: nel 2012 Fosco Maraini avrebbe compiuto cento anni e ci saranno pubblicazioni ed eventi a ricordarlo. Ne vale la pena, perché è stato un grandissimo italiano, anche se ha vissuto in mezzo mondo, e un esempio attualissimo di cosa sia una vita davvero creativa, costruita interamente sulle proprie passioni. Culturali e amorose. In Case, amori, universi, difficile dimenticare la scena in cui il giovanissimo Fosco arriva in moto a Bagheria proveniente da Firenze solo per fare una sorpresa alla nobile ragazza siciliana di cui è innamorato: è praticamente un uomo di polvere e il vecchio domestico della villa si inginocchia a baciargli le mani. O quando molla tutto per seguire per mesi in Tibet lo studioso Giuseppe Tucci: era il 1937.
La grande festa, di dacia Maraini fa parte dei miei ultimi acquisti (cartacei) e lo sto aspettando come il pane. Non ho mai letto un suo libro e questo è il momento giusto per farlo, con l’uscita del suo ultimo romanzo che – stando anche a quello che scrivi – sembra genuino e di vitale importanza. Quindi, grazie per le informazioni. 🙂
Anche io ho fatto lo stesso tuo acquisto con ereader a 1.99, invogliata soprattutto dal prezzo. Ora, col tuo articolo, ho un motivo in più per leggermi questo libro. Grazie per la dritta!
mi piace leggere e scrivere però quando inizio a scrivere non riesco a incominciare perchè non mi piace mai quello che ho iniziato, se leggi queste righe mi puoi dare un consiglio grazie.